Sarà un percorso un po’ tortuoso quello che i futuri viaggiatori della ciclopista dell’Arno dovranno percorrere per attraversare il comprensorio. Un percorso fatto di saliscendi e ostacoli da aggirare, sopra e sotto gli argini, in una zona dove lo spazio a ridosso del fiume, specialmente a San Romano, è già abbondantemente esaurito. Ad ogni modo il tracciato è stato finalmente definito, all’interno del progetto esecutivo che i comuni di San Miniato e Montopoli firmeranno questo martedì, 14 novembre, con l’obiettivo di procedere alla messa a gara dei lavori all’inizio del 2018.

E’ il risultato di un percorso travagliato, iniziato due anni fa su spinta della Regione Toscana, intenzionata a creare un gigantesco percorso ciclabile che dalle sorgenti dell’Arno raggiunga la foce di Marina di Pisa. Da qui la suddivisione dell’itinerario in una serie di aree geografiche compatte, per ciascuna delle quali era stato individuato un Comune capofila, incaricato di guidare e affidare la progettazione del proprio tracciato di competenza. Sotto la direzione del comune di San Miniato, le amministrazioni del comprensorio avevano inizialmente suggerito un percorso a zig zig con ben tre attraversamenti da una parte all’altra del fiume, in modo da toccare indifferentemente tutti i Comuni. Un’ipotesi che la Regione non aveva gradito, suggerendo di semplificare il quadro con un tracciato più lineare che corresse tutto sulla sponda sinistra del fiume: di fatto attraversando solo i territori di San Miniato e Montopoli. Per finanziare la realizzazione di questo tratto, la Regione ha concesso a settembre un finanziamento da 1 milione e 360mila.
La ciclopista ‘aggira’ San Donato da sud
Anche in questo modo, tuttavia, i grattacapi non sono mancati, soprattutto per aggirare l’ostacolo di via Arginale Ovest, la strettoia di lungarno Guicciardini ma soprattutto il pericoloso stop tra lungarno Pacinotti e il ponte di Castelfranco. In pratica, provenendo da Marcignana (nel comune di Empoli) la futura

ciclopista attraverserà la zona rurale di Isola e Roffia, per poi proseguire (usufruendo di una serie di strade di campagna) fino alla zona di San Donato a ridosso dell’interporto. Da qui , proseguendo a sud del del paese, il tracciato sbucherà su via Arginale Ovest poco prima del depuratore Cuoiodepur. Precedentemente era stata valutata anche l’ipotesi di portare la ciclopista interamente su via Arginale, istituendo un senso unico che, tuttavia, avrebbe creato non poche difficoltà alla viabilità del comprensorio. Da qui la decisione di ‘aggirare’ San Donato, sfruttando percorsi ciclopedonali che l’Unione Europea, in realtà, aveva già voluto e finanziato anche in passato. Gli stessi percorsi che si incontrano anche nel tratto finale di via Arginale dove arriverà la ciclopista. “In questo punto – spiega l’assessore ai lavori pubblici di Montopoli Alessandro Varallo – il progetto permetterà di recuperare i tratti di ciclabile realizzati in passato sotto l’argine, raggiungendo in questo modo l’abitato di San Romano”.

La strettoia di Lungarno Guicciardini
Arrivati a questo punto, l’inconveniente che ha messo in difficoltà i progettisti è stato il tratto di lungarno Guicciardini (nella foto sopra a destra). “Alla fine – spiega Varallo – è stato deciso di creare un percorso protetto, sia ciclabile che pedonale, sul lato della strada rivolto verso le case, dove spesso stazionano auto in divieto di sosta, per poi attraversare la carreggiata alla curva e proseguire sulla ciclopedonale già esistente che conduce in lungarno Pacinotti”. Da qui in poi, il tracciato della ciclopista esiste già e corrisponde al marciapiede che collega la stazione con il ponte di Castelfranco, dove pedoni e biciclette anche in futuro continueranno a viaggiare assieme. “Il mio suggerimento – aggiunge l’assessore – era stato quello di creare un percorso ciclabile ‘a sbalzo’, alla stessa altezza del muro che costeggia il lungarno ma rivolto verso il fiume. Qualcosa di simile, per intendersi, alla passerella pedonale di via Fratelli Rosselli. In questo modo avremmo tenuto separati ciclisti e pedoni, ma l’opera avrebbe avuto costi insostenibili”.

Ostacolo ponte: la ciclopista ci passa sotto
Il più maggiore dei problemi, però, è rappresento dall’incrocio tra lungarno Guicciardini e il ponte di Castelfranco (nella foto a lato): la ciclopista, infatti, dovrà proseguire dritto in via Vaghera per raggiungere Casteldelbosco e La Rotta, ma attraversare l’incrocio su due ruote rischia di essere una manovra da brividi. Da qui l’idea: anziché attraversarlo da sopra, il ponte sarà attraversato da sotto, entrando solo in questo punto dentro l’alveo del fiume. In pratica, pochi metri prima dello stop, dal marciapiede di lungarno Guicciardini si staccherà un tratto di ciclabile che scenderà sotto il ponte per poi risalire dalla parte opposta in via Vaghera. “Siamo consapevoli – riprende Varallo – che ci potranno essere quei due o tre momenti dell’anno in cui la ciclopista sarà allagata dalle piene del fiume, ma purtroppo non esistono alternative, a meno che in futuro non si realizzi una rotatoria al posto dell’incrocio”.

Via le bici dalla rete: arrivano le rastrelliere
In ogni caso, l’arrivo della ciclopista potrà essere il primo passo per cominciare a mettere mano anche alla riqualificazione della stazione di San Romano. “Nel progetto – spiega l’assessore – è prevista
l’installazione di rastrelliere all’uscita di Lungarno Guicciardini, in modo da far sparire le biciclette che ogni giorno vengono appese alla rete della ferrovia e che certo non rappresentano una bella immagine. Sul lato frontale della stazione, invece, è prevista la creazione di un bike sharing. Ovviamente non basterà per riqualificare la piazza, ma sarà comunque un primo passo in attesa di poter intervenire sull’area dell’ex scalo merci”.

Giacomo Pelfer

Sezioni

via Arginale

In Primo Piano

Ferita dopo il fuori strada con l’auto a San Donato di San Miniato.css-1qggthf{color:var(--accent);}

“Anche via Arginale è a San Miniato”

Ciclopista a ostacoli: tratto in alveo sotto al ponte

Il taglio continua: dopo l’Arno tocca a Egola e via Arginale

Ferita dopo il fuori strada con l’auto a San Donato di San Miniato