Dopo il terzo decesso per meningite causata dal meningococco di tipo C in due mesi, l’utimo è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì 30 (leggi qui), la Asl 11 di Empoli vara un piano di prevenzione e attiva l’unità di crisi predisponendo vari protocolli.

La Regione toscana inoltre dopo i quattro casi della Asl 11 di cui tre mortali, riscontrati nel 2015 starebbe per approvare la delibera con cui rende obbligatorio per tutte le persone tra gli 11 e i 13 anni la vaccinazione contro il meningococco che causa la meningite di tipo C. “Misure assolutamente superiori al necessario – qui infatti non siamo di fronte a un caso di epidemia per due motivi – hanno speigato i medici della Asl 11 e dell’Azienda universitaria di Careggi – non c’è correlazione tra le vittime e i tempi sono assolutamente troppo dilatati. In tutta la toscana nel 2015 abbiamo avuto 15 casi di cui 5 mortali tre dei quali quattro nel bacino della Asl 11, uno in quello della asl 5 di Pisa e uno a Firenze. Ovviamente la disposizione del richiamo obbligatori in età adolescenziale serve per tranquillizzare la popolazione e inoltre consigliamo a tutti i cittadini della Asl 11 di età inferiore ai 45 anni di sottoporsi a una vaccinazione”. Per prenotare le vaccinazioni contro la meningite di tipo C i cittadini possono rivolgersi al cup della Asl 11, mentre per avere informazioni è possibile contattare i numeri che si trovano sul sito, ne sono stati attivati atri tre oltre a quello ordinario proprio per prevenire un eventuale psicosi.

L’ultimo caso di meningite comunque sia, ha fatto scattare tutte le procedure di prevenzione e assistenza come hanno spiegato il direttore generale della Asl 11 Monica Piovi, il direttore sanitario Renato Colombai, il direttore del dipartimento della prevenzione Gabriele Mazzoni. Inoltre proprio per affrontare la situazione è stato anche attivato il supporto dell’unità operativa complessa, di malattie infettive della asl 10 di Firenze rappresentata dal suo vicedirettore Massimo Di Pietro. “Per quanto la situazione non abbia rilevanza dal punto epidemiologico – ha spiegato – il direttore dalla Asl 11 Monica Piovi – abbiamo avviato anche un percorso di sensibilizzazione dei medici di base che incontreremo propri martedì sera per capire come meglio operare anche con il loro aiuto”. Per il caso poi ultimo, che abbiamo dovuto affrontare, ovvero il decesso della nostra infermiera abbiamo già avviato le procedure di profilassi per circa 120 persone e probabilmente prima di notte (lunedì 30 marzo ) avremo contattato e sottoposto a una profilassi circa 180 persone che possono essere entrate in contatto con la vittima tra cui anche i pazienti che negli ultimi giorni erano entrati nel reparto di endoscopia dove la donna lavorava”.
Una malattia che i medici chiamano sepsi da meningococco di tipo C ovvero non una forma di meningite tradizionale, ma un’infezione acuta e molto rapida nel decorso che può essere mortale per le complicanze cardiorespiratorie che causa, proprio come è accaduto nell’ultimo caso e per quanto è stato attivato anche l’ecmo dell’Aoup di Careggi.
“Inoltre – hanno aggiunto i vertici della Asl 11 – lunedì mattina è subito stata fatto una riunione in regione per fare il punto anche con l’assessore alla sanità dove appunto ci è stata comunicata la decisione di sottoporre a richiamo vaccinale contro la meningite C tutti gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e 18 anni residente in Toscana”.
Secondo il personale medico la principale causa dei casi che sono morti di sepsi meningococcica potrebbe essere nell’influenza stagionale che quest’anno purtroppo ha colpito con particolare virulenza, la causa dell’insorgenza della patologia potrebbe essere da ricercarsi principalmente nello stato di debilitazione del sistema immunitario in cui si trovano i pazienti dopo aver superato un influenza virale. A complicare le cose il fatto che qust’anno vi sarebbe anche stata una bassa percentuale di persone che si sono sottoposte al vicino antinfluenzale nella asl 11, si è registrato un caso di circa un terzo e questo ha permesso ai virus influenzali di compire con più forza la popolazione.
L’ultimo caso
“L’ultimo caso , quello della nostra infermiera , che possiamo escludere con assoluta certezza che abbia contratto l’infezione in ospedale. E’ arrivata – speigano i medici di Empoli – al pronto soccorso con un quadro già abbastanza complesso che faceva pensare ad un’influenza, ovvero disturbi gastro-intestinali, cefalea, febbre alta , poi dopo due ore che era ricoverata hanno iniziato ad insoegere le petecchie cutanee, un infezione – continuano i medici – particolarmente aggressiva –. E’ stato fatto tutto il possibile per salvarla con il trasferimento in terapia intensiva dove abbiamo attiva l’ecmo di Careggi per cercare di salvarla attraverso il supporto dei macchinari con circolazione sanguigna e respirazione extracorporea, ma la situazione ha avuto un’evoluzione insostenibile”.
Il contagio
Non è ancora chiaro perché una persona sviluppi la patologia visto che circa il 40 per cento delle persone hanno comunemente nelle proprie narici o nella gola il meningococco che causa l’infezione. Certo è che il contagio deve avvenire attraverso il passaggio dei fluidi, in particolare della saliva, il batterio infatti non vive nell’ambiente circostante e nuore subito se vi si trova, per avere un contagio – continuano i medici – bisogna stare a stretto contatto con una persona infetta e questo significa che in realtà avere pranzato con una persona infetta o avere frequentato lo stesso luogo o la stessa festa , non costituisce un rischio anche se le persone che sono entrate in contattato con l’ultimo caso sono già state sottoposte a profilassi. Insomma un caso assai difficile , per questo i medici hanno invitato tutti a stare tranquilli e a non preoccuparsi , dal momento che non siamo di fronte ad un caso di epidemia.
Meningite meningococcica, i dati toscani
I casi registrati ad oggi in Toscana sono 15: 11 da meningococco C, 2 da meningococco B e 2 da ceppo non noto. Più il caso del 18enne di Monte Argentario ricoverato la notte scorsa all’ospedale di Grosseto per sospetta meningite meningococcica, per il quale sono ancora in corso gli
accertamenti. Nel 2014 sono stati 16; nel 2013, 12; nel 2012, 18; nel 2011, 12; nel 2010, 16. E molti di più negli anni ancora precedenti: hanno toccato i 36 nel 2005, i 27 nel 2004, i 22 nel 2002. (dati dell’Istituto superiore di Sanità)
Offerta vaccinale della Asl
Vista che i casi verificati sono legati ad infezioni da meningococco di tipo C l’azienda ha deciso di rinnovare l’invito a vaccinarsi per chi ha un’età inferiore a 18 anni di offrire gratuitamente un richiamo dopo 10 anni dalla prima vaccinazione nella fascia di età tra gli 11 ed i 18 anni e di estendere, in via straordinaria, in accordo con la regione, l’offerta di vaccinazione gratuita fino all’età di 45 anni.
L’eventuale prima vaccinazione o il richiamo verranno eseguiti con un nuovo vaccino polivalente che oltre al ceppo C copre anche i ceppi A, W, Y. I
Prendere appuntamento al CUP (sportelli CUP o telefonicamente 0571 7051). Chi può essere esposto da un eventuale contagio? Tra le persone vi sono quella che sono più esposte ad un ventaule contagio per tanto è stata stilato un’elenco per capire che d e sottoparosi al vaccino. E’ bene che si sottoponga alla profilassi chi ha avuto contatti conviventi col malato, chi ha avuto contatti dei bambini degli asili nido e delle scuole materne. Le persone che state esposte direttamente alle secrezioni del paziente ammalato attraverso baci, condivisione dello spazzolino da denti, delle posate o dei bicchieri e le persona che ha frequentato l’abitazione dell’ammalato. Per il personale sanitario se ci sono stati contatti non protetti durante manovre a rischio come intubazione o respirazione bocca-bocca è bene ce si sottopongano trattamenti preventivi. La profilassi può essere eseguita direttamente dal proprio medico o all’Ambulatorio Igiene e Sanità Pubblica via Cappuccini, 79 – Empoli aperto dalle 8 alle 18 il 30 e 31 marzo. Chi è entrato in contatto con l’ammalato di meningite inoltre deve osservare un’attenta vigilanza sanitaria per 10 giorni dall’ultimo contatti.

Dopo il terzo decesso per meningite causata causata dal meningococco di tipo C in due mesi (La meningite uccide ancora, un altro decesso a Empoli ), l’utimo è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì 30, la Asl 11 di Empoli vara un piano di prevenzione e attiva l’unità di crisi predisponendo vari protocolli. La Regione toscana inoltre dopo i quattro casi della Asl 11 di cui tre mortali, riscontrati nel 2015 starebbe per approvare la delibera con cui rende obbligatorio per tutte le persone tra gli 11 e i 13 anni la vaccinazione contro il meningococco che causa la meningite di tipo C. “Misure assolutamente superiori al necessario – qui infatti non siamo di fronte a un caso di epidemia per due motivi – hanno speigato i medici della Asl 11 e dell’Azienda universitaria di Careggi – non c’è correlazione tra le vittime e i tempi sono assolutamente troppo dilatati. In tutta la toscana nel 2015 abbiamo avuto 15 casi di cui 5 mortali tre dei quali quattro nel bacino della Asl 11, uno in quello della asl 5 di Pisa e uno a Firenze. Ovviamente la disposizione del richiamo obbligatori in età adolescenziale serve per tranquillizzare la popolazione e inoltre consigliamo a tutti i cittadini della Asl 11 di età inferiore ai 45 anni di sottoporsi a una vaccinazione”. Per prenotare le vaccinazioni contro la meningite di tipo C i cittadini possono rivolgersi al cup della Asl 11, mentre per avere informazioni è possibile contattare i numeri che si trovano sul sito, ne sono stati attivati atri tre oltre a quello ordinario proprio per prevenire un eventuale psicosi.

L’ultimo caso di meningite comunque sia ha fatto scattare tutte le procedure di prevenzione e assistenza come hanno spiegato il direttore generale della Asl 11 Monica Piovi, il direttore sanitario Renato Colombai, il direttore del dipartimento della prevenzione Gabriele Mazzoni. Inoltre proprio per affrontare la situazione è stato anche attivato il supporto dell’unità operativa complessa, di malattie infettive della asl 10 di Firenze rappresentata dal suo vicedirettore Massimo Di Pietro. “Per quanto la situazione non abbia rilevanza dal punto epidemiologico – ha spiegato – il direttore dalla Asl 11 Monica Piovi – abbiamo avviato anche un percorso di sensibilizzazione dei medici di base che incontreremo propri martedì sera per capire come meglio operare anche con il loro aiuto”. Per il caso poi ultimo, che abbiamo dovuto affrontare, ovvero il decesso della nostra infermiera abbiamo già avviato le procedure di profilassi per circa 120 persone e probabilmente prima di notte (lunedì 30 marzo ) avremo contattato e sottoposto a una profilassi circa 180 persone che possono essere entrate in contatto con la vittima tra cui anche i pazienti che negli ultimi giorni erano entrati nel reparto di endoscopia dove la donna lavorava”.
Una malattia che i medici chiamano sepsi da meningococco di tipo C ovvero non una forma di meningite tradizionale, ma un’infezione acuta e molto rapida nel decorso che può essere mortale per le complicanze cardiorespiratorie che causa, proprio come è accaduto nell’ultimo caso e per quanto è stato attivato anche l’ecmo dell’Aoup di Careggi.
“Inoltre – hanno aggiunto i vertici della Asl 11 – lunedì mattina è subito stata fatto una riunione in regione per fare il punto anche con l’assessore alla sanità dove appunto ci è stata comunicata la decisione di sottoporre a richiamo vaccinale contro la meningite C tutti gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e 18 anni residente in Toscana”.

Secondo il personale medico la principale causa dei casi che sono morti di sepsi meningococcica potrebbe essere nell’influenza stagionale che quest’anno purtroppo ha colpito con particolare virulenza, la causa dell’insorgenza della patologia potrebbe essere da ricercarsi principalmente nello stato di debilitazione del sistema immunitario in cui si trovano i pazienti dopo aver superato un influenza virale. A complicare le cose il fatto che qust’anno vi sarebbe anche stata una bassa percentuale di persone che si sono sottoposte al vicino antinfluenzale nella asl 11, si è registrato un caso di circa un terzo e questo ha permesso ai virus influenzali di compire con più forza la popolazione.

L’ultimo caso
“L’ultimo caso , quello della nostra infermiera , che possiamo escludere con assoluta certezza che abbia contratto l’infezione in ospedale. E’ arrivata – speigano i medici di Empoli – al pronto soccorso con un quadro già abbastanza complesso che faceva pensare ad un’influenza, ovvero disturbi gastro-intestinali, cefalea, febbre alta , poi dopo due ore che era ricoverata hanno iniziato ad insoegere le petecchie cutanee, un infezione – continuano i medici – particolarmente aggressiva –. E’ stato fatto tutto il possibile per salvarla con il trasferimento in terapia intensiva dove abbiamo attiva l’ecmo di Careggi per cercare di salvarla attraverso il supporto dei macchinari con circolazione sanguigna e respirazione extracorporea, ma la situazione ha avuto un’evoluzione insostenibile”.

Il contagio
Non è ancora chiaro perché una persona sviluppi la patologia visto che circa il 40 per cento delle persone hanno comunemente nelle proprie narici o nella gola il meningococco che causa l’infezione. Certo è che il contagio deve avvenire attraverso il passaggio dei fluidi, in particolare della saliva, il batterio infatti non vive nell’ambiente circostante e nuore subito se vi si trova, per avere un contagio – continuano i medici – bisogna stare a stretto contatto con una persona infetta e questo significa che in realtà avere pranzato con una persona infetta o avere frequentato lo stesso luogo o la stessa festa , non costituisce un rischio anche se le persone che sono entrate in contattato con l’ultimo caso sono già state sottoposte a profilassi. Insomma un caso assai difficile , per questo i medici hanno invitato tutti a stare tranquilli e a non preoccuparsi , dal momento che non siamo di fronte ad un caso di epidemia.

Offerta vaccinale della Asl

Vista che i casi verificati sono legati ad infezioni da meningococco di tipo C l’azienda ha deciso di rinnovare l’invito a vaccinarsi per chi ha un’età inferiore a 18 anni di offrire gratuitamente un richiamo dopo 10 anni dalla prima vaccinazione nella fascia di età tra gli 11 ed i 18 anni e di estendere, in via straordinaria, in accordo con la regione, l’offerta di vaccinazione gratuita fino all’età di 45 anni.

L’eventuale prima vaccinazione o il richiamo verranno eseguiti con un nuovo vaccino polivalente che oltre al ceppo C copre anche i ceppi A, W, Y. I cittadini per prendere appuntamento al CUP (sportelli CUP o telefonicamente 0571 7051).

Prendere appuntamento al CUP (sportelli CUP o telefonicamente 0571 7051). Chi può essere esposto da un eventuale contagio? Tra le persone vi sono quella che sono più esposte ad un ventaule contagio per tanto è stata stilato un’elenco per capire che d e sottoparosi al vaccino. E’ bene che si sottoponga alla profilassi chi ha avuto contatti conviventi col malato, chi ha avuto contatti dei bambini degli asili nido e delle scuole materne. Le persone che state esposte direttamente alle secrezioni del paziente ammalato attraverso baci, condivisione dello spazzolino da denti, delle posate o dei bicchieri e le persona che ha frequentato l’abitazione dell’ammalato. Per il personale sanitario se ci sono stati contatti non protetti durante manovre a rischio come intubazione o respirazione bocca-bocca è bene ce si sottopongano trattamenti preventivi.

La profilassi può essere eseguita direttamente dal proprio medico o all’Ambulatorio Igiene e Sanità Pubblica via Cappuccini, 79 – Empoli aperto dalle 8 alle 18 il 30 e 31 marzo.

Sorveglianza Sanitaria: si ricorda che un attenta sorveglianza sanitaria deve essere osservata per 10 gg dalla data dell’ultimo contatto con l’ammalato.

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