Lupi Santa Croce, archiviata con autorità la pratica Brescia

Il PalaParenti sorride ai biancorossi che siglano il quarto successo stagionale
Lupi Santa Croce – Consoli Brescia 3-0 (25-22, 25-19, 25-15)
LUPI SANTA CROCE: Coscione 3, Allik 11, Mati 7, Lawrence 20, Colli 9, Cargioli 7, Gabbriellini (L), Parodi, Brucini, Giannini, Loreti (L), Matteini, Petratti, Gatto. All. Bulleri.
CONSOLI SFERC BRESCIA: Erati 4, Braghini, Sarzi Sartori 2, Tiberti 1, Bettinzoli, Ferri 4, Cominetti 2, Malual, Franzoni, Ghirardi, Candeli 6, Klapwijk 14, Mijatovic, Pellegri, Gavilan 7. All. Zambonardi
Il PalaParenti sorride ai Lupi Santa Croce. Una vittoria ancora una volta hiara e netta per i colori biancorossi che si sbarazzano dei lombardi con punteggi eloquenti, soprattutto nel secondo e nel terzo parziale. Una vittoria contro una formazione che è nelle zone alte della classifica e che permette oltre che di conquistare il quarto successo stagionale di distanziare le ultime due posizioni in graduatoria.
La cronaca
Terzo successo di fila per la Kemas Lamipel, che in una settimana ha battuto in sequenza Castellana, Porto Viro e Brescia. Prestazioni in crescendo, senza lasciare per strada neanche un set. Classifica decisamente più guardabile e una ritrovata serenità, aspetti fondamentali per una squadra nuova che sta finalmente trovando la propria identità.
Il Pala Parenti, va sottolineato, ha fatto la propria parte: gran tifo della Curva, ripetuti battimani del pubblico ad accompagnare le migliori giocate dei Lupi in campo. Se i primi due set sono stati combattuti, sempre sul filo dell’equilibrio (tranne gli ultimi scambi del secondo parziale), la frazione conclusiva ha vissuto di un crescendo rossiniano con il divario di punteggio sempre più ampio e la Kemas Lamipel sul velluto, con tutti i protagonisti sopra le righe, dall’esplosivo Lawrence (20 punti anche questa sera) al solido Allik, da capitan Colli ai centrali Cargioli e Mati, fino al libero Loreti e ad un Coscione che, pur febbricitante, si è meritato il titolo di mvp del match. Qualche numero nel globale: 60% in attacco, 70% ricezione positiva e 37% perfetta, 4 aces, 9 muri. Soddisfattissimo, a fine gara, coach Bulleri. Non è stato tagliato nessun traguardo, anzi, sarebbe pericoloso pensarlo o immaginarlo, ma la Kemas Lamipel vista in questi sette giorni è una squadra che può crescere ancora e vivere altre serate come queste ultime.