“Non posso che essere orgoglioso dei miei ragazzi”, Fucecchio dopo il derby

La gioia è nello spogliatorio della Cuoio: "Dobbiamo essere più lucidi e concentrati sulla partita, ci siamo fatti prendere troppo dalla mano"

Chiede di pazientare un attimo, l’allenatore del Fucecchio, la tensione accumulata per tutta la gara deve essere stemperata.
Mister, una gara caratterizzata da tanti momenti. Fino all’errore di Arapi avevate giocato meglio.
“Non posso che essere orgoglioso dei miei ragazzi, soprattutto alla luce della settimana che hanno vissuto per le vicende societarie. Sono stati perfetti. L’avevamo preparata in una certa maniera”

Ovvero?
“Di aspettarli un pochino più bassi. Era andato tutto secondo i piani. Purtroppo l’errore tecnico capita anche ai più forti. Perché fino ad oggi, Arapi è quello che ci aveva dato più di tutti. Bene il primo tempo ma perdevamo due a zero. Si è confermato il motivo che ci accompagna”
State subendo troppi gol?
“Creiamo tanto, si produce tanto. Appena gli altri ci mettono pressione finiamo per subire gol. Purtroppo quello di ieri è stato un infortunio tecnico. La reazione nel secondo tempo è stata importante, meritavamo qualcosa di più, solo per l’impegno e per le occasioni create. Non ho niente da dire a nessuno, anzi sono molto orgoglioso della squadra”

In occasione del raddoppio Benericetti è entrato in area quasi indisturbato?
“I ragazzi mi parlano di un fuorigioco. Se ci sono le immagini le guarderò. Un po’ per mancanza d’esperienza, un po’ per limiti probabilmente, le prime azioni che concediamo agli avversari le paghiamo a caro prezzo. Le altre squadre hanno dei reparti attrezzati, ci può stare”
Dalla tribuna la rete del tre a zero della Cuoiopelli sembrava regolare?
“Bisogna rendere merito anche all’avversario e quello di oggi era di livello”
Poi potevate pareggiare?
“Le partite possono andare in mille modi, basta che un calciatore si fermi a legare una scarpa può cambiare le sorti di una partita. E’ andata così perché probabilmente era giusto che andasse così. Il campo di solito non mente mai”

La sua espulsione?
“So che esistono due tipi di provvedimenti, l’ammonizione o l’espulsione. Mi sono girato all’ennesima offesa ricevuta da parte di un tifoso che definirlo tale non mi sembra. Si è divertito solamente con me per novanta minuti. Sono stato pollo io. Mi ero raccomandato con i ragazzi di non perdere la pazienza. Loro hanno la valvola di sfogo dando due pedate al pallone, io non posso farlo e la pazienza l’ho persa io”
Quali sono state le traversie settimanali?
“La società ora è in grossa difficoltà con i rimborsi. E’ molto probabile che con il mercato di dicembre molti prenderanno altre strade. E’ difficile programmare anche la settimana, o la partita di mercoledì in Coppa a Cecina. Fino a quando ci sarò e finche mi verrà permesso continuo a dare una mano. Anche i ragazzi, sia pur nelle difficoltà, mi hanno assicurato che almeno fino a dicembre, garantiremo che il Fucecchio giochi e si alleni, anche se a regime ridotto”.

Dalla Cuoiopelli

La gioia è a pochi metri di distanza, dallo spogliatoio della Cuoio risuonano le note di notti magiche e il coro la fa da padrona. L’allenatore della Cuoiopelli, Roberto Falivena analizza il derby vinto. Qual è il rammarico? L’annullamento della rete del tre a zero apparsa regolare?
“Non ho fatto caso a questo. Non voglio indagarci. L’importante era portare a casa un risultato pieno per continuare la nostra striscia. Questa è la quarta vittoria consecutiva è importante per il proseguo e per lavorare in settimana in modo più tranquillo. I risultati contano e ti fanno lavorare meglio con una certa mentalità e con la testa libera da pensieri”

Il pallino del gioco l’aveva il Fucecchio e voi avete saputo cogliere l’attimo nell’occasione del primo gol?
“Sono contento a metà. Abbiamo regalato un po’ di campo e di gioco agli avversari. Avevamo approcciato la partita bene nel primo quarto d’ora con il nostro gioco e le nostre idee. Ci siamo fatti prendere dall’ansia e dal risultato della partita. Tutti sapevamo dell’importanza del derby, c’erano molti spettatori, un bellissimo pubblico. Voglio ringraziare i nostri tifosi, accorsi in tanti e i primi ad incitarci. Dopo il quarto d’ora abbiamo regalato un po’ di campo, abbiamo fatto il loro gioco proponendo il lancio lungo sulle punte. Siamo stati bravi a sfruttare le due occasioni. Sono però rammaricato per la fase centrale ove abbiamo fatto il loro gioco, ci siamo innervositi”

Nel secondo tempo in un attimo siete passati dal terzo gol vostro al rischio di essere raggiunti sul due a due.
“Nell’intervallo ho ricordato ai ragazzi di approcciare bene l’avvio perché sarebbe stata un’altra partita, mentalmente il risultato era sullo zero a zero, abbiamo avuto un paio di occasioni all’inizio tra cui questo gol annullato. Dopo però ci siamo fatti innervosire anche per qualche scelta arbitrale, ci è entrato un po’ di timore, abbiamo concesso un po’ troppo. Dobbiamo essere più lucidi e concentrati sulla partita, ci siamo fatti prendere troppo dalla mano. Loro ne hanno approfittato, non avevano nulla da perdere in quanto erano sotto di due gol. Hanno segnato non so se in fuorigioco a meno e sono stati bravi a metterci sotto, si sono procurati il rigore. Ci è andata bene, gli episodi sono andati a nostro favore, siamo riusciti a risalire la china portandola in porto. Bravi a loro che sono arrivati senza avere paura di niente”

Dispensa solo meriti agli avversari?
“I miei sono stati bravi per come hanno saputo soffrire. Il calcio è fatto di episodi che possono essere a favore o contro”
Questo successo vi avvicina alla vetta.
“La classifica la guardo dopo un terzo di campionato, dopo la decima giornata vedremo di che pasta siamo fatti. Pensiamo alla partita che ci aspetta a Camaiore, cercheremo di prepararci nel migliore dei modi con una mentalità vincente quella che chiedo sempre ai ragazzi, se riesci ad acquisirla vuol dire che vinci. Vuol dire che hai consapevolezza dei tuoi mezzi”.