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Scende in campo nonostante il grave lutto, i compagni gli regalano il trofeo

12 settembre 2023 | 22:42
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Scende in campo nonostante il grave lutto, i compagni gli regalano il trofeo
Scende in campo nonostante il grave lutto, i compagni gli regalano il trofeo
Scende in campo nonostante il grave lutto, i compagni gli regalano il trofeo

La squadra ha giocato unita anche fuori dal Rettangolo

Un bel gesto quello fatto dai componenti di una squadra di calcio dell’Ac Giovani Fucecchio nei confronti del loro portiere colpito due mesi fa da un grave lutto familiare. Un gesto che ha riempito di orgoglio le madri di questi ragazzini che hanno iniziato a chiamarsi “Mamme nel pallone”.

E’ successo nei giorni scorsi a Massarosa, dove si è svolto un torneo di calcio per giovanissimi classe 2011, al quale ha partecipato la squadra Leoni B dell’Associazione Calcistica Giovani Fucecchio che si è classificata al terzo posto. Dopo la premiazione i giovanissimi calciatori hanno regalato la coppa al loro portiere toccato di recente da un lutto familiare. A questo ragazzo, è infatti venuto a mancare il babbo, e si sa quanto questa figura è importante per il destino di una famiglia e nel percorso di crescita di un ragazzo che ha affrontato il torneo dopo il grave lutto, ed affronterà il resto della vita senza il genitore. Proprio per cercare di dargli conforto in questo momento difficile e per fargli sentire la vicinanza di tutti, i compagni di squadra gli hanno regalato la coppa ricevuta in premio per il terzo posto.

Un gesto che merita attenzione nel mondo del pallone malato dove si parla troppo spesso e solo di milioni di euro e di recente anche di petro-dollari. Una dimostrazione di affetto, complicità, affiatamento ed amicizia, che dimostra che il calcio può mantenere ancora certi valori indelebili se, come in questo caso, le società di calcio giovanili e le famiglie riescono ancora a trasmettere. “Siamo orgogliose del gesto dei nostri figli, che hanno saputo fare squadra anche fuori del rettangolo di gioco. Per noi equivale ad una vittoria, un gesto che racchiude tutto quello che a volte un ragazzino di dodici anni non sa esprimere”.