Flg Zuma riparte: primo raduno a Castelfranco di Sotto

24 agosto 2023 | 18:24
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Flg Zuma riparte: primo raduno a Castelfranco di Sotto

Inizia la preparazione delle atlete

Raduno a 40 gradi per le portacolori del Fgl Zuma. Il PalaBagagli di Castelfranco di Sotto ha accolto undici pallavoliste, integrate dallo staff tecnico-dirigenziale, accomunate da un obiettivo su cui è preferibile tacere. Si tratta, comunque, del segreto di Pulcinella per una squadra reduce dalla mancata promozione in serie A2 nella finale dei play-off col Volta Mantovana, che ha però rinunciato alla categoria superiore.

In tal caso, la scaramanzia non prevale sul rispetto verso le avversarie di B1 del girone D nel quale la compagine del comprensorio del Cuoio è stata collocata per la stagione regolare. A cominciare dall’Ancona, ospite l’8 ottobre del sestetto di coach Marco Bracci nel turno d’apertura. Dopodiché ci sarà il primo incrocio con una toscana nella trasferta a Figline Valdarno. Nessun proclama avventato, pertanto, di dominare le antagoniste, ma la determinazione a crescere da una settimana all’altra. La strada della prudenza sarebbe stata imboccata da ogni allenatore, figuriamoci da chi ha scritto pagine azzurre indelebili nel volley. “Se fossimo persuasi di vincere tutte le partite – ammonisce Bracci – avremmo difficoltà a riprenderci dalle sconfitte. Andiamo pertanto avanti una gara alla volta e vediamo dove arriviamo”.

Poi ringrazia la società per avergli messo a disposizione una rosa di notevole spessore, pure sul piano numerico, dove ciascuna ragazza ha i mezzi per aspirare a un consistente minutaggio. “Stiamo cercando un’altra pedina quotata – prosegue – per portare il roster a dodici unità. Abbiamo esaminato vari profili e potremmo infine acquistare un opposto, senza escludere ruoli diversi”. Intanto il nuovo mister cura la preparazione nei minimi particolari: “Abbiamo fissato una doppia seduta da lunedì a venerdì: fisica al mattino e con la palla nel pomeriggio; il week end è, invece, libero. Allestiremo qualche amichevole a settembre; sempre con lo scopo di immagazzinare energie per raggiungere il top quando la stagione entrerà nel vivo coi play-off”. L’unica concessione all’estrema accortezza di colui a cui è stata consegnata una formazione candidata al salto in alto, per menzionare il fresco capolavoro di Gianmarco Tamberi. D’altronde le massime rassegne, al di là delle Alpi, si associano in maniera scontata alla carriera agonistica di Marco Bracci. Non sembrava propenso a parlarne, perché da alcuni anni il parquet lo calcano le sue allieve: le ‘nuove’ si sono pure presentate sorridenti ma pronte a mostrare ‘gli occhi della tigre’. La gloria rimane e, insieme, la motivazione tipica del suo ex – solo per la precisione – c.t. azzurro Julio Velasco nelle innumerevoli battaglie vissute dovunque nel mondo. Allora Bracci svela l’esistenza di una chat coi compagni di quella nazionale e i frequenti ritrovi attuali, gli Auguri appena ricevuti dai ‘vecchi’ campioni per il suo compleanno – l’età si può leggere su internet -. Spiega anche le affinità tra tennis e pallavolo, le sole discipline accostabili, per assenza di contatto fisico che acuisce l’importanza delle capacità psicologiche degli interpreti, la rete situata a metà campo, punteggio stabilito dallo scorrere dei set”. Gli era infatti stato chiesto se scorgesse analogie tra basket e volley: una curiosità stravagante, smentitacon toni umili. Forse Bracci non sapeva che lo slogan ‘generazione di fenomeni’ della pallavolo non era stata coniata nel 1994 dal telecronista Rai Jacopo Volpi, che l’aveva viceversa ripresa da un brano degli Stadio inciso tre anni prima.

A maggior ragione, il condottiero del Fgl Zuma è all’oscuro di una frase, detta da un uomo che tifa Italia soltanto alle Olimpiadi, dopo l’argento della fatal Atlanta: “Si vedeva che l’Olanda avrebbe vinto”. In mezzo, per fortuna di tale soggetto, c’era l’Oceano. In chiusura, le pillole delle neo-biancoblu, tranne il capitano Agata Zuccarelli: “Sapete che sono di Carrara ma non ho scelto questo sport per imitare la mia concittadina Maurizia Cacciatori. Adesso vorrei ripetere i successi ottenuti nel beach volley anche perché siamo un bel gruppo. Fra le nuove, mi ha impressionato la schiacciatrice Elisa Vecerina”. L’attaccante ne è lusingata e precisa: “Sono cresciuta nel Trecate e la mia dote migliore è la grinta; anche a Genova è stata una costante”. Con Zuccarelli e Vecerina assieme, dunque, i cali di tensione delle biancoblu dovrebbero essere scongiurati. Dal proprio canto, l’opposto Sofia Renieri, proveniente dal Pinerolo, si rivolge agli amici: “Come lucchese, mi sento a casa e coloro che frequento mi hanno garantito un caloroso incitamento alle nostre sfide interne. Sono davvero contenta di rigiocare in Toscana dai tempi col Nottolini”. Per Florencia ‘Floppy’ Ferraro dev’essere l’anno del riscatto: ‘A Vicenza sono rimasta fuori a lungo per un infortunio – sottolinea la regista di Caltanissetta, figlia dell’ex atleta argentina Susanna Gorostiague, per tamto tempo protagonista nella serie A italiana di volley -; perciò inseguo la continuità in questo ambiente ideale”. I saluti della centrale fiorentina Alessandra Colzi invitano al sorriso: “Sono tornata volentieri da Casalmaggiore e ribadisco che la pallavolo è, anzitutto, un divertimento”.