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Fucecchio, via alla nuova stagione: mister Dell’Agnello presenta la rosa

9 agosto 2023 | 12:17
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Fucecchio, via alla nuova stagione: mister Dell’Agnello presenta la rosa

Primo giorno di preparazione per i bianconeri. L’obiettivo è migliorarsi rispetto alla scorsa stagione, rinforzato l’attacco per risolvere il problema gol

Lo scorso anno, al palcoscenico dell’Eccellenza, Lorenzo Dell’Agnello allenatore del Fucecchio, si era presentato da matricola, e dopo un anno si è meritato la conferma. Oggi (9 agosto) l’inizio del secondo anno in sella ai bianconeri.

“Mi aspettavano un po’ tutti al varco. Mi sono messo alla prova in un campionato così difficile. Penso di averlo superato a pieni voti, vista la nostra situazione societaria”

Ovvero…
Non siamo una super potenza rispetto ad altri, con il budget che c’era, secondo me abbiamo fatto un ottima annata, arrivata con dei culmini come il primo posto a dicembre. Un paio di giornate siamo stati primi. Poi come tutte le squadre giovani, abbiamo avuto un calo coinciso con alcune assenza importanti. Una squadra che ha quattro o cinque vecchi e non di più, quando ne vengono a mancare un paio per un certo periodo di tempo, diventa difficile. Sono soddisfatto della stagione conclusa e molto fiducioso per quelle che verrà

Il primo anno in questo campionato che cosa le ha insegnato?
Tante cose che da allenatore mi possono piacere, non è sempre facile metterle in pratica e forse nemmeno utile. Perché è un campionato molto fisico, dove tutti i campi non sono straordinari, compreso il nostro Corsini. Alcune cose che hai nella testa da tecnico, devi scendere a compromessi per far funzionare la squadra.

Bisogna fare un passo indietro?
Non rinnego quello in cui credo. Credo che sia dimostrazione di intelligenza quando uno si sa adattare all’ambiente in cui lavora. Qualche errore è stato fatto, dico pochi. Ho fatto mediamente gli errori che può fare un allenatore, spero quest’anno di farne ancora meno

Questa era una squadra che aveva difficoltà a fare gol, ma aveva un reparto difensivo impenetrabile
Non sono un fanatico della fase difensiva. La squadra è sempre stata improntata per essere aggressiva e difendere in avanti. Il merito è di tutta la squadra perché partendo dagli attaccanti si muoveva in funzione di fare una fase difensiva importante. L’attacco è stato un problema, ci si aspettava un po’ tutti un qualcosina di più, alla fine l’abbiamo sbarcata. Sono mancati cinque, sei gol. Potevano portarci qualche punto in più. Anche Ceceri che era l’attaccante di riferimento non ha fatto una brutta stagione, lavorava tanto per la squadra. Ci sono annate e annate.

Ora avete provveduto?
Siamo partiti subito da lì. Sulla carta abbiamo messo dentro qualcuno che abbia qualche gol in più nelle corde

Quindi ecco l’arrivo di Andreotti
Un nome che ho subito appoggiato. Se torna ai suoi livelli, come io penso, almeno quindici gol a stagione può farli. Lo stesso Cioni che lo affiancherà, è un ragazzo del duemiladue, dal buon prospetto. Viene da buoni settori giovanili, ha giocato nel Poggibonsi, ha segnato otto gol lo scorso anno alla Chiantigiana. Sono numeri che iniziano ad essere importanti. In un reparto dove c’è sempre la nostra freccia Rigirozzo

Elemento che ha un accelerazione come pochi
Potrebbe fare molto di più. Ha nelle corde dei numeri importanti, deve trovare un po’ di continuità. Abbiamo promosso definitivamente Falconi. Lo scorso anno si giocava il posto con Demi. Da subentrato all’incirca ha fatto la metà del tempo a disposizione del campionato, è arrivato a quattro segnature, in teoria se gioca tutto l’anno può arrivare a sette, otto gol. Siamo ripartiti partendo da queste cose qui

La difesa è rimasta quasi identica
È cambiata per gioco forza. Arrighini è andato a Ponsacco, La Rosa che era un perno di questa difesa, ha chiesto di avvicinarsi a casa, èd e stato accontentato andando a Scandicci. Quello che è stato fatto a me piace

In difesa arriva Ghelardoni?
Ho avuto un bel colloquio con il suo allenatore alla Pro Livorno, Ciricosta. Mi ha parlato bene, fisicamente c’è. E’ integro. Tatticamente sa quello che deve fare. Sono fiducioso che possa in eguale maniera rimpiazzare la rosa

Nessun dubbio?
Ci sono e riguardano la nostra fisicità a centrocampo e l’esperienza che necessita avere in quella zona di campo che non guasterebbe. Malanchi, Cenci, Maccagnola e Arapi sono tutti molto giovani. Mi manca il classico giocatore con la barba che in mezzo al campo, sa quando è il momento di andare. Sa quando è il momento di stare fermi, spero di trovarlo strada facendo. Se sono convinto i ragazzi saranno disponibili come credo, qualcosa faremo

Perdete Del Colle, ma arrivano giovani che hanno giocato anche la serie D…
Del Colle è stato il mio occhio diritto, giocatore di intelligenza superiore alla media, oltre ad essere un bravissimo ragazzo con il quale ho legato tanto. E’ chiaro che si perde un giocatore fortissimo. Arapi viene da un bel settore giovanile fatto a Empoli, dove è stato capitano. Ha giocato la serie D a Cascina, oltre a Maccagnola e Malanchi ragazzi che un paio di anni fa facevano la serie D, con il dinamismo e il temperamento credo di possa rimediare. Sono giovani, ma credo che siano recettivi su quello che gli chiedo, ci si può lavorare. Lavorare con il trentenne, magari bravissimo come Del Colle però con dei vizzi o delle cose che non gli puoi più togliere. Con questi ragazzi penso che si possa lavorare su buone soluzioni”

In sede di campagna acquisti è arrivato tutto quello che occorre?
Con la società ci siamo confrontati. Ho dato delle indicazioni. Lo scorso anno mi ero affidato molto di più di quello che dicevano, io avevo visto quattro o cinque partite non di più. Quest’anno avendo visto, ho dato qualche indicazione. Non mi piace fare nomi, piuttosto ho chiesto caratteristiche. Qualcosa è saltato, qualcosa è arrivato, bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Io l’ho detto ai ragazzi in sede di presentazione. Per me quelli che ho sono i migliori, per me loro sono i giocatori del Real Madrid e io sono il loro tecnico. Poi se altri saranno più bravi, tanto di cappello

La società cosa ha chiesto?
L’obbiettivo è riuscire a fare qualcosa in più della semplice salvezza. Il gioco, racchiude molte componenti, sponsor, risorse. L’idea iniziale era ottima, strada facendo, sono cambiate un po’ le cose. Abbiamo affrontato un paio di problemi. La società ha sempre parlato chiarissimo, non mi ritrovo con delle sorprese. Sono consapevole dei problemi che ci possono essere. Ci sono giocatori da noi trattati che in fase di mercato hanno mirando a altre cose. Io ho sposato la linea, l’obbiettivo per una società come il Fucecchio. È mantenere la categoria, tutto quello che viene ben venga visto che il livello della categoria si è alzato ulteriormente”.

Uno degli obbiettivi dello scorso anno era riportare i fucecchiesi al Corsini
Ce l’avevo fatta. Quando sono tornati siamo incappati nella sconfitta del derby. Eravamo primi, c’era entusiasmo. Ho rivisto il vecchio striscione della tifoseria storica, abbiamo perso un paio di partite e la gente si è allontanata. Era il periodo in cui c’erano i mondiali e le partite alla domenica non c’erano. Ripartita la serie A la gente è tornata quella di sempre. Fucecchio è una Città di Palio dove la gente è calorosa. I cavalli piacciano molto di più del calcio. A livello di piccoli sostentamenti economici chi ha la possibilità, sostiene maggiormente il rione dei cavalli. Fortunamente noi si riesce ad andare avanti lo stesso.

Lo ha definito un campionato più difficile?
Quest’anno con una quota in meno obbligatoria credo che chi può avrà un vecchio in più in campo. Alla fine il livello si alzerà. Non ho visto un mercato mirabolante, l’ho visto abbastanza mirato. Noi portiamo avanti la nostra linea giovane, partiremo quasi sempre con tre quote. Abbiamo dei ragazzi in gamba, per me l’età vuol dire poco

Chi sono le favorite
Le solite di sempre. Sicuramente il Perignano, ad oggi vedo leggermente più avanti la Cuoiopelli con gli arrivi in difesa di Lici e Colombini. Camaiore un’ottima squadra, forse gli manca qual cosina rispetto alle altre due. La Massese ha preso tanti giocatori dalla Fezzanese in serie D, possono puntare a vincere. Il Tuttocuoio dopo la paura dell’anno scorso, vedo che sta allestendo una bellissima squadra

La soddisfazione più grande al termine del prossimo anno, quale potrebbe essere?
Nel campionato passato, ero molto soddisfatto di come giocava la squadra. La gente si divertiva, si poteva vincere o perdere. Dal primo giorno ho cercato di dargli un impronta, dargli un gioco. Spesso si dice che il risultato non conta. Ma non è così, noi siamo molto legati ai risultati. Il risultato deve venire sempre attraverso un certo tipo di percorso, non ci sono scorciatoie. L’unico modo che conosco è lavorare al massimo, sempre con impegno sul campo. Poi ci sono le forze del’avversario. Quando uno lavora dando il massimo cercando di trasmettere quello che pensa non perde mai

In sede di campagna acquisti, avete preso alcuni giocatori che lo scorso anno sono retrocessi. Quali possono essere le motivazioni, costo inferiore o voglia di riscatto?
La voglia di rivalsa può essere un’arma importante,a volte può spostare le montagne. Fa parte del mercato, chi ha vinto chiede, chi ha fatto bene chiede. Chi invece è reduce da una stagione difficile si deve accontentare, per poi il prossimo anno tornare ad avere pretese economiche superiori

Si ritiene soddisfatto?
Soddisfatti per quelle che abbiamo preso, mi è rimasto un po’ di amaro in bocca per chi non è arrivato

Un esempio può farcelo
Montecalvo che è andato alla Pro Livorno Sorgenti. In un periodo particolare di fase di mercato siamo stati costretti a rinunciarci. Mi sarebbe piaciuto allenare Quilici del’Armando Picchi che è andato a Cenaia, qui non è stata una scelta di soldi. Sono soddisfatto dei miei. Ho grande curiosità su Maccagnola. Con qualunque persona che ho parlato mi dice che ha qualità eccelse, deve trovare un po’ di continuità. Si partirà a lavorare forte”

Una squadra disegnata per quale modulo?
Rispetto all’anno scorso giocavamo con le tre punte, andremo come le due punte con il regista alle spalle. Molto dinamico, molto mascherato. Bisogna staccarsi dai moduli, nel calcio moderno contano relativamente. Una squadra si trova a modulo durante una gara, solamente quattro o cinque volte. I moduli sono relativi ormai

La rosa

Portieri: Tommaso Del Bino e Tommaso Rocchi classe 2004
Difensori: Andrea Lecceti, Valerio Ghelardoni dalla Pro Livorno Sorgenti, Iacopo Lotti classe 2004, Lorenzo Nannetti classe 2003, Mathias Boghean classe 2003 dal San Miniato Basso, Francesco Re classe 2004 dal San Miniato Basso, Gabriele Bindi classe 2004 dalla juniores, Iarno Iaia classe 2004 dalla juniores, Gianluca Banti classe 2005 dalla juniores
Centrocampisti: Alessandro Arapi dal San Miniato Basso, Federico Cenci , Francesco Malanchi dal San Miniato Basso, Niccolo’ Tassi classe 2004, Fabio Maccagnola dalla Lampo, Niccolo’ Geniotal 2005 dalla juniores
Attaccanti: Alessio Falconi classe 2003, Luca Andreotti Luca dalla Massese, Lorenzo Agostini classe 2005, Andrea Rigirozzo, Alessio Badalassi classe 2003, Giacomo Cioni dalla Chiantigiana

L’organigramma societario

Presidente: Luca Lazzeri
Vicepresidente: Francesco Del Gronchio
Allenatore prima squadra: Lorenzo Dell’Agnello
Allenatore in seconda: Mirko Giorgetti
Direttore sportivo: Alessio Pardini
Team manager: Enrico Becherini
Preparatore atletico: Stefano Melani
Preparatore portieri: Carlo Lazzerini e Luca Corti
Massaggiatore: Valentina Costagli
Dirigenti: Varis Padovani, Massimo Beconcini e Graziano Cai

Programma allenamenti congiunti

16 agosto alle 17 Fucecchio – Juniores nazionale Tau Calcio a Fucecchio

19 agosto alle 17 Fucecchio – Fortis Juventus a Fucecchio

23 agosto alle 21 Lanciotto Campi – Fucecchio a Campi Bisenzio

26 agosto alle 16,30 Cerretese – Fucecchio a Cerreto Guidi

30 agosto alle 20,30 Fucecchio – Scandicci a Fucecchio