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Santa Maria a Monte, la nuova stagione calcistica è già partita… a tavola

15 luglio 2023 | 15:17
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Santa Maria a Monte, la nuova stagione calcistica è già partita… a tavola

Apericena per presentare vecchi e nuovi volti dlela società. Al timone della squadra c’è Mario Costa

Quella che si è svolta al centro La Giara, per il Santa Maria a Monte, è stata… l’apericena per farli conoscere. È ormai una consuetudine quella adottata dalla società presieduta dal presidente Leonardo Rosi, di ritrovarsi e trascorrere una serata insieme per iniziare a socializzare l’uno con l’altro. A tal proposito, uno sguardo intenso tra il preparatore dei portieri Daniele Balli e l’estremo difensore Matteo Doveri, ha sancito una stretta di mano tra i due dopo che lo stesso Balli ha chiesto al giovane portiere se si sentisse pronto per iniziare la nuova stagione.

A bordo piscina si è svolta questa sorta di primo giorno di scuola. Il direttore sportivo Giorgio Corrradetti ha inaugurato la serie di interventi ricordando come la società per l’organizzazione e l’attività che svolge venga da più parti apprezzata e ammirata per quello che riesce a portare avanti, partendo dall’ affiliazione con Accademy Milan. L’assessore allo sport, Romano Nieri, ha portato il saluto dell’amministrazione ricordando la vicinanza che lega le cariche comunali all’attività svolta dalla società sportiva. Il nuovo allenatore Mario Costa ha dettato le sue linee, ricordando alla squadra di essere un martello che deve attaccare tanti chiodi. Le chiocce, ovvero i giocatori con più presenze con questa maglia, Simone Giordano, coadiuvato dall’altro anziano, Matteo Rosi hanno raccontato, rivolti ai compagni, cosa significa indossare questa maglia con lo scopo ogni domenica di aver cercato di dare tutto di onorarla in tutti i modi, ricordando a tutti la magia che circonda questo ambiente.

Dopo la presentazione dei nuovi arrivati, il presidente Leonardo Rosi ha chiuso la serata, con parole secche e decise. Prima ha voluto ringraziare tutti coloro che fanno parte di questo consiglio, ricordando tutto quello che è stato allestito nell’anno del centenario esortando la squadra a dare tutto perché è un modello di inspirazione per tutti quelli che fanno parte dal settore giovanile dai più piccoli in poi. La squadra deve essere un esempio da un punto di vista comportamentale. Ha tenuto a puntualizzare il rispetto e l’onore che deve essere tenuto nell’indossare la maglia. L’ultimo applauso è stato riservato al cassiere Carlo Mennini, figura storica e memoria vivente a partire da quando questa squadra scendeva in campo con il nome Calzaturieri. Prima del rompete le righe l’appuntamento al 21 agosto  con l’inizio della preparazione.

Abbiamo approfondito con l’allenatore Mario Costa quei concetti che aveva espresso davanti a tutti.

Mister, è pronto da debuttante per questa avventura?
Sì. Per me allenare è qualcosa che ho nel sangue, fa parte dei mio Dna. Non ho mai distinto la categoria. Ho iniziato allenando gli juniores provinciali, poi sono passato ai regionali. Ma per me questo non ha fatto differenza”

Ci illustri il suo percorso…
Sette anni di professionismo. Viareggio, Pistoia, Pontedera, Siena. Non ho mai pensato alla categoria che allenavo, se lo fai con passione, dedizione e la voglia di trasmettere qualcosa. Ribadisco quello che ho detto poco fa, non faccio proclami, quello che ho detto è alla base della mia avventura, la quale mi è stata prospettata dal direttore Corradetti e dal presidente Rosi. È una cosa che mi affascina e lo presa con passione

Il salto che c’è tra il settore giovanile e la categoria, non la spaventa?
Assolutamente no. Parliamo di ragazzi che hanno un loro passato, un percorso calcistico. Forse dovrò vedere un rapporto di gestione

In che senso?
Un ragazzo di venti anni che fa la primavera non può avere gli stessi problemi di uno che alleno e ha mogli e figli. La gestione è diversa, tutte cose da mettere in preventivo. Ora ci sarà da gestire anche uomini più maturi con una vita familiare. Sono pronto e in questo mi aiuta anche il lavoro che svolgo

Cioè?
Sono responsabile delle farmacie del territorio degli ospedali di Empoli, Prato, Pistoia, Ponta a Niccheri, di fatto ho a che fare con persone adulte. Questo mi ha forgiato ancora di più. I ragazzi hanno già visto qualcosa dall’esempio che ho citato

Si riferisce all’esempio che ha fatto del martello?
Nella vita per chi è martello tutto quello che lo circonda diventa chiodo. È una cosa che serve per farti capire se vuoi essere un protagonista o una comparsa. Uno deve scegliere. Se un ragazzo arriva a Santa a Maria a Monte o da Lucca o da Livorno e percorre cinquanta chilometri non può venire qui a perdere tempo. Io non posso deluderli. Questo è un binomio che deve essere portato avanti come idea. Sono pronto

Aveva mai visto giocare la squadra?
Venendo dal mondo professionistico non ho mai avuto la percezione di andar a vedere una squadra di Seconda Categoria. Ho visto qualche partita d’Eccellenza e di Promozione perché qualche mio giocatore era una quota in qualche formazione. Mi sono informato, mi sono documentato. Ho parlato con amici che questa categoria l’hanno già giocata

Che conclusioni ne ha tratto?
È un mondo diverso. Si predilige un po’ meno l’aspetto del gioco del calcio e si da più importanza l’aspetto fisico. In virtù di questo ho chiesto a Corradetti di avere una squadra che sia un mix. Non è detto che tirar pallonate ti faccia vincere la partita. A volte vai in meta facendo tre o quattro movimenti. Avere quei tre o quattro giocatori d’esperienza adatti in quel tipo di gare nelle quali c’è poco della partita di calcio ma molto di calci. Sono arrivati Andrea Meucci, Simone Giordano, Christian Baye, lo stesso Matteo Rosi. Sono elementi esperti sono pronti per affrontare certi tipi di gare”

Nell’allestimento della rosa ha lasciato fare?
No. Ho dato le mie indicazioni per quello che volevo, per una buona parte direi un novanta per cento, il direttore mi ha accontentato

Le richieste hanno guardato maggiormente alle esigenze del campionato, oppure sono andate anche in funzione del modulo?
Entrambe le cose. Il fatto di giocare a quattro o a tre, lo valuteremo in base alla disponibilità che risconterò nei ragazzi. Non mi fossilizzo su un determinato modulo. Può darsi che andiamo in difficoltà con la difesa a quattro passiamo a tre, ma di fatto diventa a cinque con i due esterni. L’importante è non prenderle e aspettare il momento opportuno per fare del male

Quindi una squadra duttile?
In grado di saper fronteggiare un avversario che ci mette in difficoltà. L’idea è quella di dominare le partite ma non sempre è così, vedremo se gli avversari e non credo vogliono essere dominati da noi. Ci proveremo ma se troviamo un ostacolo o qualcosa di insormontabile troveremo le contromisure per poter fare la nostra gara

Il primo impatto con il gruppo al completo come è stato?
Ci ho pensato ieri. Rispetto al mio passato oggi avevo davanti una squadra di adulti. Ho cercato un attimino di entrare nel sistema. Ho cercato di far vedete il mio modo di essere persona e allenatore. Non ho dato un peso all’età o a chi avevo davanti. Ho parlato di calcio facendo capire le mie idee, ai miei giocatori. Oggi avevo qualche piccolo dubbio sul mio impatto. Ho ricevuto i complimenti dai ragazzi perché nelle mie parole si sono ritrovati

Il buongiorno si vede dal mattino?
È una fiammella che ha cominciato ad accendersi. Uno mi ha detto che alla fine del discorso mi sembrava di scendere in campo e andare a giocare. Quando ho detto che dobbiamo essere martelli e tutto quello che ci troviamo davanti sono chiodi

Ha già individuato la password giusta con i ragazzi?
Me lo auguro per il presidente che è una persona molto appassionata, passionale che ha bisogno un po’ di soddisfazione. Merita un po’ di rivincita. Farò di tutto, sarà un annata importante per lui e per la società. Questo la garantisco. Ci vedremo più avanti e vedremo se ho detto qualcosa che non è vero

La rosa

Portieri: Matteo Doveri dal Forcoli, Andrea Forconi dal Calasanzio

Difensori: Marco Novi classe 2003, Pio Cascella classe 2004, Lorenzo Bagnatori dal Marlia, Matteo Rosi, Federico Barbaro, Andrea Meucci dal Montecarlo.

Centrocampisti: Giulio Meliani, Tommaso Carlesi classe 2003, Riccardo Maccanti, Christian Baye dal Real Cerretese, Tairou Diawarra dal Ponsacco, Serigne Ndau Fallou classe 2002

Attaccanti: Marvin Mansaku classe 2004, Simone Giordano dal Monteserra, Luca Gasbarro dal Lajatico, Alex Lleshi, Marco Girolami dal San Frediano

Organigramma

Presidente: Leonardo Rosi

Direttore generale e sportivo: Giorgio Corradetti

Allenatore: Mario Costa

Preparatore dei portieri: Daniele Balli

Massaggiatore: Christian Moroni

Team manager: Nicoletta Vannini

Custodi: Maurizio Morelli e Maurizio Novi

Cassiere: Carlo Mennini