
Simone Benigno presidente e allenatore: “Il calcio unisce e noi ci crediamo”. Disputerà il girone di Lucca
Riparte il calcio Figc a Orentano e colui che ha fatto sì che questo avvenisse è Simone Benigno.
Prima di tutto lei che ruolo occupa?
“Sono il presedente e il fondatore. Ed è l’ora che questo sport torni in voga in questo paese”.
Quali motivi l’hanno spinta a farlo?
“Vede io sono arrivato da Montesano sulla Marcellana in provincia di Salerno quando avevo 21 anni. Mi sono reso conto quanto seguito aveva il calcio a Orentano e quanto la Sagra contribuisse a dare una mano economica anche a questa attività. Nel 2012 insieme a Sabatino Fasolino abbiamo allestito la squadra di calcetto a 5 poi anche la squadra di amatori a 11. Ho sempre voluto riportare in Figc Orentano”
Missione compiuta. Con la denominazione di …
“Secur Job Fc Orentano”.
Tornano le maglie giallo-rosse.
“No. Giocheremo in bianconero, i colori della sponsor. Poi vorremmo allestire anche un centro sportivo. Capiamo che questo è un sogno, ma a volte anche i sogni diventano realtà”.
Presidente, la sentiamo determinato e entusiasta.
“Sì perché Orentano si meritava di tornare a giocare in categoria”.
Come procede l’allestimento della squadra?
“Portiamo avanti il nostro modo di fare calcio, abbiamo tenuto il gruppo il gruppo della squadra amatori. Noi siamo una squadra che racchiude molte etnie, da noi giocano marocchini, senegalesi. C’è chi prima della partita si inginocchia e prega, chi allarga le braccia rivolto rivolgendosi ad Allah. Non ci sono pregiudizi verso nessuno, per noi il calcio è integrazione. Sono questo aspetto da questo punto di vista non abbiamo mai avuto problemi. Il calcio come tutti gli sport di gruppo, unisce e non divide”.
Capisce che il livello dagli amatori alla Terza è differente.
“Lo so benissimo”.
Terza Categoria in quale girone?
“Abbiamo chiesto di essere inseriti su Lucca, dove si gioca il sabato pomeriggio. Visto che abbiamo moti ragazzi che lavorano per noi è la soluzione migliore”.
A chi affida la conduzione tecnica?
“L’allenatore lo faccio io”.
Cade però in un conflitto d’interesse. Allenatore, presidente. Nessuno può esonerarla.
“No, sono molto autocritico se vedo che le cosa non vanno e io posso diventare un problema vedrete che mi faccio da parte”.
Ci può svelare qualche nome della rosa?
“Abbiamo confermato il portiere Saleh, affiancandolo a Giuseppe Nicolò che arriva dagli amatori della Fidelitas di Porcari. Confermiamo Vincenzo Persiano che lo scorso anno faceva parte della nostra squadra di calcio a 5. Rimangono con noi il difensore Mbarek, gli attaccante Simone Antoni Othmane e Abdennaji, i centrocampisti Hicham, Hamza, Fadel e Zacaria e il nostro tre-quartista Sabatino Fasolino il nostro co-fondatore che è essenziale per la squadra a 5 e quella a 11. Tra i volti nuovi ci sarà il giovane Elia Brizzi di Altopascio elemento dotato di tanta potenzialità che arriva da un periodo di inattività”.
Quindi le due squadre vanno di pari passo.
“Sono ragazzi molto versatili che possono giocare nelle due formazioni. Sono tutti ragazzi che tengono a me, la nostra è una bella famiglia. La squadra di calcio a 5 è allenata da Alessio Banducci. Mia figlia Asia e Andrea Ansaldi saranno i nostri dirigenti accompagnatori. Posso dirvi che con orgoglio la squadra di calcio a 5 in Figc lo scorso anno si è classificata al quinto posto abbiamo come candidature all’oscar del Futsal come miglior portiere Saleh e come miglior giocatore Abdennaji. Lunedì 10 luglio a Prato sapremo se le nomination si saranno trasformate in premi”.
Lei freme dalla voglia di iniziare.
“Abbiamo un grande entusiasmo e con rispetto ci affacciamo a questa nuova avventura”
Che era un sogno tramutato in realtà. Comunque vada benvenuto a chi farà ripartire il calcio in una realtà dove la palla ha sempre rotolato.