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“Tutti sono stati determinanti”, l’Arno volley prepara l’A3

9 giugno 2023 | 21:12
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“Tutti sono stati determinanti”, l’Arno volley prepara l’A3

“Lo spogliatoio era molto unito”. La prossima stagione affronteranno 13 lunghe trasferte

Perdura l’atmosfera gioiosa a Castelfranco di Sotto dopo l’impresa della squadra maschile di volley.Il debutto in serie A3 – denominazione pure dell’autostrada che collega Napoli a Salerno – costituisce un evento memorabile però tutti sono consapevoli delle insidie racchiuse in tale categoria, istituita nel 2019. Tranne cambiamenti strutturali nella prossima edizione, la terza serie nazionale di questo sport include 28 club divisi in due gironi (bianco e blu) con 14 compagini l’uno.

L’accenno iniziale alle città campane serve a spiegare che le tredici trasferte in programma per il team del Comprensorio del Cuoio saranno altrettanto lunghe, malgrado si tenga conto del criterio di maggior vicinanza possibile fra le iscritte. Simili problemi verranno, peraltro, affrontati a luglio, lasciando il meritato spazio ai momenti salienti del sogno realizzato dai biancoverdi. Il coach Francesco Mattioli analizza subito l’ultima gara: “Il match cruciale in casa del Massanzago si è, viceversa, rivelato il più semplice in assoluto. Gli avversari non sono stati all’altezza delle precedenti sfide interne tuttavia noi abbiamo ribadito la notevole forza raggiunta, anche sotto l’aspetto psicologico, nel periodo ideale.

Il confronto chiave per centrare l’obiettivo è stato quello sul parquet di Candiano. Ottenuta la sofferta vittoria, la strada è diventata in discesa e abbiamo continuato a inanellare successi come ci era accaduto per numerosi incontri consecutivi in campionato, riscattando le tre sconfitte rimediate in partenza”. Il tecnico fiorentino, figlio di Mario leggenda della pallavolo italiana, accomuna nel trionfo ogni membro dello staff: “Tutti sono stati determinanti nell’arco dell’intera stagione e vorrei citarli uno a uno. Mi limito a rimarcarne la bravura nel settore specifico. Faccio un’eccezione per Claudio Pagano, un giovane che è con noi da un paio d’anni. Ha cominciato da zero a occuparsi dello scout, passando parecchio tempo davanti al computer. Gli sono stato vicino, lui si è appassionato e sono assai contento che partecipi alla festa. Appena colta la promozione, mi ha anzi detto che non aveva mai vinto qualcosa. Adesso, invece, prova una sensazione fantastica”.

Mister Mattioli si sofferma sugli atleti poco utilizzati, confermando spiccate doti umane: “Capisco i ragazzi che sono venuti agli allenamenti macinando chilometri in macchina e per venire impiegati col contagocce. Del resto, il lungo duello con Civita per il primato nel girone mi ha impedito di attuare le rotazioni degli elementi disponibili. Li ringrazio di cuore per aver dato un valido aiuto, standoci accanto per mesi. Alcune ‘riserve’, sebbene il vocabolo non mi piaccia, hanno attraversato giorni critici progettando forse di mollare. Con professionalità li hanno superati e, insieme, abbiamo tagliato il traguardo a braccia alzate”.

Dal proprio canto, il capitano Francesco Da Prato riassume il parere dei compagni: “Ci siamo aggiudicati quattro partite dei play off da tre punti, a differenza della scorsa annata, evitando così il rischio di disputare il tie break al quinto set. Lo spogliatoio era molto unito e, per questo motivo, giocheremo in una serie che ha risalto come l’A3″. Il simbolo di ‘Arno 1967‘, comunque, vanta già una stabile visibilità: le tifose castelfranchesi lo applaudono persino quando sbaglia.