Sfida cruciale al Palabagagli per proseguire il cammino verso l’A3

Le squadre si contendono il lasciapassare nel triangolare all'italiana

Sfida cruciale sabato 20 maggio alle 17,30 al Palabagagli tra Castelfranco di Sotto e Molfetta per proseguire il cammino verso l’A3. Lo spareggio fra il team pugliese e il Cornedo Vicenza, vinto 3-1 dai padroni di casa, ha regalato tre punti ai biancorossi che hanno agganciato il sestetto del comprensorio del Cuoio. A sua volta, l’Arno 67 mira alla qualificazione grazie al blitz compiuto in Veneto nel turno d’apertura delle gare fra seconde classificate.

L’avventura dei vicentini, peraltro, si è conclusa senza soverchi rimpianti: simile risultato ha di per sé rappresentato un’impresa poiché l’organico va migliorato. Dunque saranno la compagine in provincia di Pisa e quella appartenente al bacino di Bari a contendersi il lasciapassare nel triangolare all’italiana. Poi il calendario proporrà le sospirate partite dove saranno designate le formazioni che militeranno nel 2023/24 in terza serie nazionale maschile. Per inquadrare l’obiettivo, il coach biancoverde Francesco Mattioli (ex ‘martello’ anche del Molfetta) e i suoi giocatori confidano sull’incessante spinta dei tifosi attratti da tale evento. Da Prato e compagni hanno le capacità di imporsi sugli ospiti, che hanno incamerato 60 punti (quattro in meno di Turi) nel gruppo E mediante 21 successi, però questo match è diverso da tutti i precedenti.

Un esito negativo non può essere rimediato, a differenza degli scorsi appuntamenti in cui la sconfitta poteva venire riscattata la settimana seguente, sfruttando la grande efficacia del collettivo. Ciascun raggruppamento, inoltre, ha premiato pure la seconda in graduatoria, benché la formula per giungere ai confronti determinanti stia richiedendo sforzi supplementari. A ogni modo, il tecnico originario di Noicattaro, Vito Difino, rimarca l’impeccabile rendimento mantenuto dai suoi atleti che sono persino andati al di là delle aspettative. Quindi la propria squadra è chiamata di nuovo a superarsi per non uscire di scena, malgrado abbia appena offerto un’esibizione sublime con Cornedo. Sembra una piccola contraddizione ma è sufficiente per rievocare l’assoluta coerenza di un allenatore nato a Molfetta (classe 1942) Gaetano Salvemini. Autentico signore, in prestito al calcio.