Impresa Cuoiopelli: vince ai supplementari e vola agli spareggi nazionali

Superati i Fratres Perignano con un gol di Negro dopo il botta e risposta nel finale dei tempi regolamentari fra Di Paola e Cavallini

Fratres Perignano – Cuoiopelli 1-2 dts

FRATRES PERIGNANO: Borghini, Pennini (52’ st Fiumalbi), Falleni, Carani, Genovali, Pecci (20’ st Cornacchia), Campo, Niccolai, Di Paola, Doveri (8’ pts Chiodi), Sciapi (37’ st Kthella, 13’ pts Pulina). A disp. Menicagli, Del Bono, Aliotta, Montagnani. All. Dal Bo’
CUOIOPELLI: Pulidori, Goretti (40’ st Friuli), Guerrucci (12’ st Berti), F. Lucaccini, Viligiardi (34’ st Benericetti), Negro, Passerotti (47’ st Baroncini), Borselli, Andolfi, Cavallini, Bracci (47’ st Mariani). A disp. Rossi, Pasquini, Cinelli, Bagnoli. All. Marselli, squalificato facente funzione Roberto Falivena
Arbitro: Curcio di Siena. Assistenti: Cucciniello di Arezzo e Ginanneschi di Grosseto.
RETI: 45’ st Di Paola (F), 50’ st rig. Cavallini (C), 2’ sts Negro (C)

Note – Angoli: 5 – 9. Ammoniti: 31’ pt Guerrucci, 40’ pr Viligiardi, 42’ pt Pecci, 13’ st Goretti, 24’ st Lucaccini, 26’ st Carani, 31’ st Negro, 10’ pts Fiumalbi, 15’ sts Pulidori, 16’ sts Benericetti. Espulso: 16’ sts Cornacchia (F fallo di reazione). Recupero 1° tempo 0, 2° tempo 8’, 1° tempo supplementare 2, 2° tempo supplementare 3’

C’è una linea sottile che divide lo sconforto dalla gioia. Questa demarcazione la Cuoio è stata capace di superarla, allungandosi la vita e andando a prendersi la qualificazione alle semifinali nazionali ai tempi supplementari. Il Fratres Perignano ha rivisto gli spetti di 3 anni fa quando a Santa Croce vene raggiunto al triplice fischio dal Cascina quando ormai aveva tolto dal freezer le bottiglie per poter brindare, anche allora perse ai supplementari e anche oggi è arrivato a Roma senza vedere il Papa. Non c’è Tapparello che sconta la prima delle tre giornate di squalifica, Marselli è stato fermato dal giudice sportivo e le sue funzioni le svolge Roberto Falivena. Rispetto alla squadra che ha portato a casa la qualificazione con la River, Cavallini viene preferito a Benericetti, Viligiardi affianca Borselli, con Andolfi terminale d’attacco. 3-5-2 per il Fratres e 4-5-1 mascherato nella Cuoio dove Bracci e Cavallini in possesso trasformano il folto centrocampo in un tridente in fase d’attacco andando a dare aiuto a Andolfi.

E’ una partita bloccata nella quale le palle gol nel primo tempo latitato, Borghini mette i pugni su due piazzati di Cavallini e Doveri dal limite calcia fuori. L’inerzia del gioco nella seconda parte passa al Fratres che in virtù del miglior piazzamento può giocare su due risultati. Sciapi in ombra nel primo tempo gira di testa sul fondo lo spunto di Pennini, a metà tempo su suggerimento di Borselli, Andolfi di testa manca l’impatto. La gara si avvia alla fase finale dove il Fratres sembra determinato a chiudere i conti, riuscendo a passare al novantesimo. Corner di Campo, raccolto sul versante opposto da Doveri la cui semirovesciata verso la porta è corretta in gol da Di Paola per il suo 11 centro stagionale. La stagione della Cuoio sembra andare all’archivio e invece arriva il colpo di coda, la reazione di chi non si da ancora per vinto. Subito due cambi le speranze sembrano tramontare sul palo di Benericetti ma non è finita Mariani appena entrato appoggia per Andolfi sul quale Falleni commette fallo da rigore, Cavalini spiazza Borghini facendo esultare la gradinata opposta alla tribuna.

Il pericolo scampato regala slancio ai conciari che tornano a prendere in mano il gioco e all’alba del secondo supplementare piazzato con Negro l’incornata vincente su corner sapientemente battuto da Cavallini, Borselli e compagni tengono il risultato senza affanni e vanno alla semifinale dove troveranno l’ Agazzanese arrivata seconda nel loro campionato di Eccellenza Emiliana. C’è da riscrivere la storia, 5 anni fa la corsa verso la Serie D dopo l’amarezza per un campionato perso ai rigori con il Sangimignano si fermò in semifinale davanti allo Torres vedremo se questa Cuoio saprà andare oltre, gara d’ andata il 28 maggio al Masini, il ritorno la settimana successiva in terra piacentina. Allora fu attraversato il mare, stavolta verrà scalata la Cisa o l’Appennino dipende da quale strada di voglia arrivare.

 

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