Il Tuttocuoio si gioca la salvezza ai playout, Coia fa il mea culpa: “A inizio stagione ho fatto errori nella scelta della rosa”

Affronterà il San Marco Avenza con il vantaggio dei due risultati a favore. La presidente: "Bisogna scendere in campo con determinazione ma anche con serenità"

La gara al Leporaia è terminata da oltre un’ora, la tensione accumulata per i 90 minuti inizia a stemperarsi. I verdetti ci sono tutti. Il San Miniato Basso retrocede dopo aver giocato per sette stagioni in Eccellenza. Paola Coia è una delle ultime persone che lascia l’impianto.

Presidente, tra due settimane voi e il San Marco Avenza vi troverete ancora qui per chiudere un discorso lasciato in sospeso.
“Sì. Questa è la difficoltà perché incontrare una squadra, penso che questo valga anche per loro, che comunque ci hai già giocato vuol dire che ci si conosce per pregi e difetti. Sarà una partita a scacchi veramente difficile. Io a questo gioco non so giocare spero che lo sappia fare il mio allenatore. Se la mia squadra scende in campo con la determinazione che ha mostrato nell’ultimo mese il Tuttocuoio potrebbe salvarsi”.

Che idea si è fatta della San Marco?
“Non sarà una gara facile. Troveremo un avversario più esperto e questo mi preoccupa tanto. Avrei preferito prendere qualcun altro. Dobbiamo preparare al meglio la partita, senza fasciarsi la testa anche perché io nella vita ho imparato una cosa. Bisogna saper anche perdere, capire quando si sbaglia come ho fatto io. Quest’anno a inizio stagione ho commesso degli errori importanti nella costruzione della rosa. Se avessi avuto dall’inizio Lampignano un giocatore che è un piacere avere in squadra anche come uomo mi avrebbe dato molti più punti”.

Lei è la prima volta che si trova a giocarsi un playout.
“Tre anni fa retrocessi in Eccellenza, ma questo non avvenne sul campo ma a tavolino a seguito del Covid. Viverla come è successo in questo campionato è drammatica. È un mese che vivo con un’ansia incredibile e ti fermi a pensare su cosa hai sbagliato. Responsabilità e errori sono solo miei. Ho sbagliato tante cose. Sono contenta di aver lanciato Francesco Tavano come allenatore, gli ho dato una grande responsabilità, prendendolo da giocatore facendogli fare l’allenatore. Non è una cosa facile. Ciccio ha bisogno di tempo però è una persona che potrà fare l’allenatore”.

Cosa la induce a dire questo?
“Una cosa che non è facile trovare a questo mondo. Francesco ha dalla sua la lealtà, la sua onestà, la sua correttezza. Ha dei valori importanti, uniti alla conoscenza del calcio. Gli manca l’esperienza. Se sarà capace di salvare questo Tuttocuoio prenderà ancora più consapevolezza dei suoi mezzi. E’ una persona introversa. Questi limiti sulla consapevolezza li supereremo insieme, al di là della salvezza qualsiasi campionato faremo il prossimo anno, lui sarà ancora il nostro allenatore affiancato da mister Hemmy”

A prescindere?
“A loro ho fatto presente queste cose per il prosieguo”.

Con questa vittoria vi siete assicurati il doppio vantaggio, giocherete in casa potendo disporre di due risultati.
“Sì, questo è un vantaggio, però questa è una gara che si gioca sul filo della tensione. La differenza la farà chi riuscirà ad essere più consapevole dei propri mezzi mantenendo la calma. La gara di oggi è stata molto tesa, maschia ma dove nessuno dei due abbiamo fatto un tiro in porta. Ci vorrà molta, molta tranquillità”.

L’ingrediente base?
“Scendere in campo con determinazione ma con serenità”.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare?
“Questa è la cosa che mi spaventa, perché la mia è una squadra molto giovane a differenza di loro che sono una squadra strutturata fisicamente e rispetto a noi è esperta. In una partita secca anche se ci sono 120 minuti, avendo due risultati non lo so cosa possa accadere. Se dovessimo salvarci a me servire d’esperienza per ripartire evitando di commettere gli stessi errori, diversamente si farà una promozione importante”.

 

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