Simone Vanni, nuova sfida sul ring: il 15 aprile affronta il croato Petrinic

Si alza l’asticella per l’atleta del Leonica Boxing Club. Tre dilettanti impegnati al Trofeo delle Cinture
Giorni infuocati per Simone Vanni e gli agonisti della Leonica Boxing Club. L’atleta della palestra di San Pierino calamiterà l’attenzione generale nel suo quarto match da professionista contro il ventitreenne croato Matija Petrinic, sabato (15 aprile) al Palasport di Lastra a Signa, a cura della società pugilistica locale Paradiso.
Nella stessa sede, il mese scorso, il ‘superleggero’ di scuola empolese ha già colto il successo per ko tecnico ai danni del comasco Oscar Molteni. Altri atleti, che si allenano nella struttura della frazione di Fucecchio, in via del Giardino, saranno di scena sul quadrato, a riprova della crescita della ‘Leonica’ per quantità e qualità.
Il classe 1991 di Capraia Fiorentina è molto soddisfatto di guidare un gruppo tanto numeroso accomunato dall’entusiasmo verso la noble art. A ogni modo, per aumentarne la rilevanza, Simone Vanni sa che la strada è quella di continuare a prevalere su antagonisti sempre più tosti. Non a caso lo sfidante che ha affrontato di recente a Ferrara, il ventinovenne italo-tunisino Mohamed Nasri, è risultato davvero ostico pur lamentando un calo di rendimento alla distanza.
Il boxeur toscano, consigliato al proprio angolo dal maestro Vasco Nencioni e dal fratello Riccardo Vanni, ha comunque vinto ai punti tramite una lucida gestione delle energie. Tale confronto racchiudeva un fascino particolare poiché rientrava nel programma del ventiduesimo memorial Carlos Duran che, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, diventò campione europeo dei pesi medi e dei superwelter. L’italo-argentino, divenuto ferrarese di adozione, scomparve in un incidente stradale nel 1991, mentre i suoi figli Massimiliano e Alessandro ne presero il testimone sul ring con esiti ragguardevoli. Dunque, in avvio di riunione, i contendenti hanno dato vita a un incontro vibrante dove il portacolori della Pugilistica Padana, esordiente professionista ma con vari trionfi fra i dilettanti, ha mostrato una spiccata abilità negli scambi ravvicinati.
Simone Vanni, dopo il sostanziale equilibrio nelle tre riprese iniziali, ha però affondato i colpi migliori durante il quinto e sesto round acquisendo un chiaro vantaggio su Nasri. Al termine, lo speaker ufficiale della rassegna ha chiesto agli spettatori – con spalti al limite della capienza, come avrebbe detto la voce rauca di Sandro Ciotti – un caloroso applauso per entrambi i protagonisti. Solo il verdetto favorevole ha consentito al titolare della palestra fucecchiese di stemperare la tensione emotiva.
Poiché i duri cominciano a giocare quando la posta in palio è alta – concetto ripetuto da Gianluca Vialli parecchie volte – Matija Petrinic dovrebbe costituire un avversario assai temibile per il trentunenne atleta che si allena in un piccolo paese nella zona del Cuoio. Però il boxeur della Croazia che nonostante la giovane età ha collezionato quattordici incontri tra i professionisti, non si è finora distinto.
Al medesimo tempo, nei dilettanti, la ‘Leonica’ vorrebbe imprimere la sua orma coi tesserati della categoria Elite da 0 a 3 match, nel prestigioso Torneo toscano delle ‘Cinture’: Duccio Costoli (kg 63,5), Giuseppe Liguori (kg 57) e Stefano Bettiol (kg 60).
Quindi il 22 aprile, nella manifestazione allestita al PalAramini empolese incentrata sulla sfida per il titolo italiano dei pesi mediomassimi fra Dragan Lapei e Stefano Abatangelo, combatteranno alcuni affiliati della Boxe Sanseverino-Scardigli di Empoli insieme a tre elementi in forza al team sanpierinese, ossia Riccardo Vanni, dinanzi a Edwin Beljulji, Lorenzo Guarguaglini contro Steven Barbieri e Max Costa opposto a Diego Meloni.
La boxe non era finita?