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“I loro successi non sono mai stati in dubbio”, eccellente avvio di stagione per i pugili del Cuoio

27 febbraio 2023 | 12:13
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“I loro successi non sono mai stati in dubbio”, eccellente avvio di stagione per i pugili del Cuoio

L’esordiente Brancati: “Al termine del match, ho abbracciato l’avversario in maniera istintiva”

Inizio di stagione eccellente per i pugili della zona del Cuoio tesserati con la Boxe Mugello. La prima rassegna per Dilettanti del 2023, il torneo ‘Nepi – Etruria‘ in corso alla palestra Montagnola nel quartiere Isolotto di Firenze, ha subito evidenziato le qualità di Gabriele Falaschi, 19enne di San Miniato (Elite 1, peso 67 chili) allenato da Roberto Maglione nella ‘succursale’ Boxe Mugello Valdarno Inferiore di Ponte a Egola gestita da Orazio Santocono, e di Leonardo Brancati, debuttante 24enne, guidato dal tecnico Cristian Sion al club Zero9 fitness di Santa Maria a Monte (Elite, 63,5 chili).

Nel rispettivo impegno d’apertura dell’anno, entrambi si sono imposti in modo piuttosto agevole, dimostrando i requisiti necessari per far bene in questa classica manifestazione nazionale, organizzata nel capoluogo toscano e distribuita in diverse riunioni. Le autorevoli prove dei due atleti della provincia di Pisa sono sintetizzate dal maestro titolare della Boxe Mugello, Gabriele Sarti: “Mi hanno soddisfatto – riferisce – poiché i loro successi non sono mai stati in dubbio. Falaschi ha un po’ stentato a ingranare però è cresciuto alla distanza, come al solito, accumulando un ampio margine. Elogio, quindi, con vero piacere Brancati, che è stato abile pure sotto l’aspetto tattico e ha dominato il suo antagonista, sebbene fosse al primo combattimento.

Lo stesso nostro ‘junior’ Diego Calvani, malgrado la sconfitta, ha palesato chiari progressi reagendo con orgoglio durante il terzo round, dopo aver sofferto nei primi due”. Comunque, nella serata pugilistica fiorentina, il vero protagonista è stato Leonardo Brancati, all’esordio ufficiale: “Avevo l’adrenalina a mille – racconta a mente fredda – ma l’emozione avvertita fino alla vigilia, si è dissolta già al suono del primo gong. Da allora, ho pensato a realizzare ciò che avevamo studiato in un mese di preparazione col tecnico Cristian Sion per vincere prima del limite. Al termine del match, ho abbracciato l’avversario in maniera istintiva: un gesto di reciproca sportività che ha ingrandito il mio amore per la boxe”. Il coach Sion chiosa: “Per capire la supremazia esercitata da Brancati, basta dire che l’arbitro ha contato per tre volte il rivale, fermando la sfida a metà della seconda ripresa. Ci eravamo avvicinati al debutto, in un torneo così prestigioso, con assoluta cura, insistendo nel ‘caricare’ l’arma del pugno destro dritto. Poi Leonardo è stato bravo a usarla sul ring”.