Il Fucecchio e la Cuoiopelli si salvano nel finale, San Miniato a valanga a Piombino






Giornata sostanzialmente positiva per le compagini del comprensorio. Cade ancora il Tuttocuoio
Atletico Piombino-San Miniato Basso 1-5
ATLETICO PIOMBINO: Petruccelli, Curcio, De Gregorio, Ferrau, Diouf (1’ st Brizi), Molia, Catalano, Marini (27’ st Politi), Carnevali (40’ st Dublino), Francavilla (15’ st Paini), Mormina (28’ st Barchi). A disp. Becherucci, Barozzi. All. Di Tonno
SAN MINIATO BASSO: Battini, Pagliai, Liberati (35’ st Romeo), Lecceti, Ercoli (14’ st Di Benedetto), Cela, Santagata (25’ st Borgioli), Nolè, Mancini, Demi (41’ st Tremolanti), Ciravegna (14’ st Mhilli) . A disp.: Giannangeli, Gargini, Pacciani, Kthella. All. Collacchioni
ARBITRO: Serani di L’Aquila (Barretta e Camioni di Pistoia)
RETI: 10’ pt Cela (S), 26’ pt Lecceti (S), 36’ pt Carnevali (A), 30’ st e 40’ st Mancini (S), 42’ st Tremolanti (S)
Note – Ammonito: 35’ st Barchi
Quattro gol all’andata e cinque a ritorno: così il San Miniato ha liquidato la formazione nerazzurra nel doppio confronto. Non c’è mai stata storia alla Magona i padroni di casa presentano 8 ragazzi in quota nello schieramento iniziale cercando così di gettare le basi all’anno che verrà. La squadra di Collacchioni passa immediatamente sfruttando due calci di punizione: Cela di testa e Lecceti sotto misura indirizzavano la sfida nella piega giusta. In precedenza Mancini aveva fallito due ottime opportunità e aveva colpito anche un legno. Un bel gol di Carnevali riapriva i giochi trafiggendo Battini alla sua sinistra. Nelola seconda frazione Mancini dopo aver collezionato il secondo montante di giornata davanti a Petruccelli trovava la doppia gioia personale in una gara nella quale spesso i due si sono trovati a fronteggiarsi. Tremolanti in mischia arrotondava ulteriormente il punteggio. Il concomitante pareggio della Cuoio a Colle Val d’Elsa permette a Nolè e soci di affiancare i diretti rivali al secondo posto.
Colligiana-Cuoiopelli 2-2
COLLIGIANA: Chiarugi, Logi, Piochi, Pietrobattista, Bianchi, Tognarelli, Sitzia, Cito, Liberto (16’ st Finetti), Mugnai (24’ st Milanesi), Cirasella (18’ st Olmi). A disp. Petrucci, Valci, Bartalini, Focardi Cianciolo, Souman, Torricelli. All. Deri
CUOIOPELLI: Lampignano, Martinelli, Boghean (18’ st Iannello), Balduini (34’ st Bagnoli), Zocco (24’ st Martini), Chelini, Rossi, Borselli, Falchini, Bracci (16’ st Cavallini), Cornacchia (24’ st Baroncini). A disp. Lensi, Dal Porto, Colombini, Dal Poggetto. All. Marselli
ARBITRO: D’Angelo di Trapani (Pellegrini di Prato e Gallà di Pistoia)
RETI: 11’ pt Bracci (CU), 24’ pt rig. Mugnai (CO), 33’ st Milanesi (CO), 36’ st Baroncini (CU)
NOTE: Al 19’ pt Chiarugi para un calcio di rigore calciato da Falchini. Angoli 2-5. Ammoniti: 20’ st Bianchi, 29’ st Balduini, 33’ st Milanesi, 40’ st Iannello. Espulso: 18’ pt Piochi (CO, per aver interrotto una chiara occasione da gol), 47’ st Liberto (CO, dalla panchina). Recupero 1° tempo 2’, 2° tempo 6’.
Va in vantaggio, spreca un calcio di rigore in superiorità numerica subisce due gol dai valdelsani e evita una beffa quando il conto alla rovescia al Gino Manni si apprestava a partire. Era iniziata nella maniera migliore la gara per la Cuoio con Bracci che ribadiva in rete una corta respinta del portiere di casa. Era proseguita meglio pochi minuti dopo sul filtrante di Zocco per Rossi, Piochi ricorreva al fallo da rigore. Il direttore di gara siciliano decretava l’espulsione del giocatore di casa e il calcio di rigore. Falchini dagli undici metri si faceva parare il tiro e poco dopo sul versante opposto Cornacchia commetteva fallo su Mugnai il quale dal dischetto non falliva. Oltre il quarto d’ora della ripresa Falchini spediva sotto la traversa la palla del nuovo vantaggio. La squadra si sbilanciava troppo per cercare la rete facendosi infilare in occasione dell’azione finalizzata da Milanesi. Ci ha pensato il giovane classe 2003 Jacopo Baroncini a evitare una beffarda sconfitta nella battute finali facendosi trovare pronto su una palla in verticale permettendo ai conciari di evitare una sconfitta che avrebbe avuto dell’incredibile.
Fucecchio-Armando Picchi 1-1
FUCECCHIO: Ubirti, Giometti (33’ st Papa), Casanova, Falaschi (1’ st Bulli), Lischi, La Rosa, Masoni (33’ pt Nardi), Cenci (39’ st G. Morelli), Andreotti, Zefi, Rigirozzo (16’ pt Carnevale). A disp. Mannucci, Carli, Bruchi, Falconi. All. Lazzerini
ARMANDO PICCHI: Malasoma, Del Bravo, Bani, Bonsignori, Petri, Bartorelli, Campo (39’ st Lenzi), Quilici, Testa (31’ st M. Morelli), Neri, Bardini. A disp. Graziosi, Castagnoli, Giusti, Scafuri, Carnieri, Bellerini, Loizzo. All. Sena
ARBITRO: Labruna di Pontedera (Andreani di Ferarra e Gambini di Pontedera)
RETI: 28’ pt rig. Neri (A), 44’ st La Rosa (F)
NOTE: Angoli: 5 – 6. Espulso: 28’ pt Casanova (F per aver interrotto una chiara occasione da gol). Ammoniti: 44’ pt Bardini. Recupero 1° tempo 2’, 2° tempo 3’.
Un punto pesantissimo quello raccolto dal Fucecchio in prossimità dell’arrivo. Un punto di vitale importanza perché la squadra ha dovuto giocare in dieci per oltre un ora, perché Rigirozzo con molta probabilità ha finito qui la sua stagione e perché l’Armando Picchi ha dimostrato tutto il suo valore. Non è un caso se i labronici hanno perso solo in trasferta a Livorno e non è altrettanto un caso che la squadra di Sena, applica un calcio di grande qualità non sopportato dalle vittorie, con il pareggio odierno al “Corsini” sono 8 i pareggi in trasferta e per la quinta giornata consecutiva ha chiuso la gara sull’1-1. Eppure la prima palla gol l’aveva avuto il Fucecchio con Rigirozzo che da buona posizione di testa alzava la mira. Saliva in cattedra l’undici di Sena con il suo calcio organizzato fatto di tagli, inserimenti e con il suo capitano Neri sempre pronto a sciorinare grandi giocate. Poco prima della mezz’ora episodio chiave. Neri da sinistra obbliga Urbinati alla respinta raccoglie Quilici che spara in porta sulla linea Casanova con il corpo allontana. Il signor Labruna decreta il rigore ed espelle il laterale di casa, Neri non sbaglia dal dischetto. Gioca sul velluto la squadra ospite impossessandosi della linea mediana facendosi minacciosa ancora con Quilici sul quale Ubirti tocca quel tanto che basta per allungare la traiettoria e sul corner che ne scaturisce l’esterno sinistro di Campo per poco non si infila all’angolo alto, il portiere di casa è ancora attento sulla verticalizzazione di Bonsignori per Campo sporcando in angolo. Il duello tra i due caratterizza anche la seconda parte, il portiere di salva di piede e ringrazia il palo quando Neri mette in condizione il compagno di raddoppiare. Non cambia la sostanza quasi a metà tempo stavolta con il piede Ubirti disinnesca il pericolo portato ancora da Campo. Il Fucecchio ha bisogno dell’episodio e lo trova un attimo prima della fase di recupero: corner di Zefi, Andreotti colpisce la traversa e la Rosa incorna in gol, rompendo un digiuno casalingo che è durato 609 minuti. I bianconeri tirano un sospiro di sollievo. Ci sono gare nelle quali il pareggio vale molto più della vittoria.
Al termine della gara il tecnico del Fucecchio, Gabriele Lazzerini prima di concedersi ai taccuini va a salutare il collega avversario, Nicola Sena allenatore dell’Armando Picchi.
Mister, gli alibi per giustificare una sconfitta c’erano tutti.
“Invece di abbiamo creduto fino alla fine. Aver giocato per settantacinque minuti in dieci non era facile e dovevamo approfittare di quello che ci capitava. L’episodio è arrivato alla fine e ci ha premiati. Abbiamo preso un punto pesante contro una buona squadra”.
Un cambio forzato per l’infortunio di Rigirozzo, l’espulsione di Casanova e un avversario che produceva gioco in continuità.
“Non siamo mai stati domi, l’inferiorità numerica ha finito per esaltare le loro qualità. Abbiamo avuto carattere e finalmente dopo un sacco di tempo siamo riusciti a segnare in casa”.
Dietro il Castelfiorentino vi ha recuperato due punti e il Ponsacco vi ha affiancato. Non c’è tempo di rifiatare e mercoledì siete attesi dalla gara a Cenaia.
“Le ultime quattro giornate saranno tutte battaglie. Noi avremo una gara difficile. Occorre avere energie. Siamo fiduciosi perché la squadra ha disputato un bel girone di ritorno. Da qui alla fine conterà vedere su che tipo di rosa poter contare”
Magari partendo da Stefano cioè La Rosa, ha evitato la sconfitta e ha rotto un digiuno casalingo durato 609 minuti.
Tuttocuoio – Fratres Perignano 0-1
TUTTOCUOIO: Muscas, Bartorelli, Severi, Rosa, Vittorini, Chiti, Orlandi, Fino, Coppola (1’ st Lazzarini), Puviani (40’ st Fiscella), Curatelo (16’ st Echarri). A disp. Belli, Muratore, Segantini, Baldini, Bertolucci. All. Marmugi
FRATRES PERIGNANO: Iacopini, Lucarelli, Falleni, Gamba, Genovali, Parenti, Fiaschi (12’ st Aquilante), Vignali, Andolfi (17’ st Taraj), Remedi (6’ st Seghi), Sciapi (37’ st Angiolini). A disp. Borghini, Pennini, Giorgi, Pini, Pruneti. All. Ticciati
ARBITRO: Solito di Piombino (Nesi di Firenze e Perlamagna di Carrara)
RETI: 26’ pt Vignali
NOTE: Angoli: 2 – 9. Ammoniti: Orlandi e Gamba. Espulso: 31’ st Fino (T)
Seconda sconfitta consecutiva con lo stesso punteggio per il Tuttocuoio superato dal Fratres Perignano. La compagine nero-verde ha avuto le sue chance ma non è stata capace di finalizzarle. La gara entra nel vivo intorno al ventesimo. Iacopini è costretto ad uscire dalla propria area per chiudere su Orlandi e sul corner che ne scaturisce non va a bersaglio la battuta di Fino da favorevole posizione. Poco dopo ancora ad un passo dal vantaggio la squadra di casa Coppola propone in area un pallone raccolto da Rosa all’altezza dell’area piccola la cui conclusione di prima intenzione in diagonale sfiora il palo. Scampati i pericoli il Fratres piazza il gol da tre punti con Vignali che da due passi trova la correzione vincente in seguito ad un angolo. Sulla punizione di Coppola che va vicina al palo si chiude la prima parte. Non muta il tema nella seconda parte, Curatelo è bravo nell’inserimento in area ma conclude debolmente tra le braccia del portiere. Tuttocuoio vicino al pari poco prima della mezz’ora con un incornata di Vittorini che scheggia la traversa, poco dopo gli ospiti potrebbero far calare i titoli di coda ma vengono graziati dall’errore di Sciapi che sotto misura riesce a spedisce sulla traversa un invito più unico che raro di Aquilante prima che la retroguardia liberi, su un tiro velleitario di Orlandi si chiudono le ostilità.