Seconda Categoria, obiettivo prime tre posizioni per il Capannoli

Parla il direttore sportivo Andrea Salvini Donati. Cinque nuovi arrivi per aumentare qualità, tecnica e esperienza
Dopo la prima di campionato, il Capannoli ha iniziato la stagione cogliendo una vittoria, con il direttore sportivo Andrea Salvini Donati abbiamo analizzato l’anno che verrà.
“Ci sono un sacco di cose che vanno riviste. Abbiamo esordito in Coppa con il Fabbrica pareggiando per 0-0 con 4 squalificati e con due centrocampisti Disegni e Vergili infortunati che rientreranno a novembre. Nella seconda gara con la Pecciolese avevamo un solo risultato a disposizione, dovevamo vincere e anche qui abbiamo pareggiato per 1-1. Ci sarebbe piaciuto andare avanti, senza mai perdere siamo però usciti dalla competizione”.
Domenica in campionato è arrivata la prima vittoria.
“Abbiamo battuto il Carli Salviano per 1 a 0. Dopo otto minuti eravamo in vantaggio, non siamo andati con la giusta determinazione a cercare la rete della tranquillità. A dieci minuti dalla fine loro hanno fallito un calcio di rigore che se fosse stato trasformato la sfida avrebbe preso un senso diverso”.
Avete giocato con superficialità?
“Dopo una partita ti devi sempre porre la domanda perché hai vinto oppure perché hai perso”.
E lei che risposte si è dato?
“Dobbiamo avere più compattezza nello stare in campo, nell’aiutare e nel riprendere i compagni, senza i giocatori più anziani facciamo fatica. Siamo una squadra che parla poco ed ha poca presenza emotiva”.
Che obbiettivi vi siete posti?
“Provare ad arrivare nelle prime tre posizioni”.
Un podio da dividere con?
“Livorno 9 e il Selvatelle”
Seconda Categoria girone E, ovvero?
“Un campionato molto spigoloso perché ci sono le squadre livornesi e nel loro campo fanno valere l’agonismo, la scaltrezza e se le trovi in giornata possono battere chiunque”.
Anche quest’anno una squadra a chilometro zero.
“In rosa ne abbiamo 15 ragazzi bravi che però vanno tenuti sul pezzo. Pur sentendola tantissimo la squadra, l’amicizia che c’è tra loro e il clima che si respira, a volte perdono la rabbia agonistica”.
E qui entrano in ballo il tecnico e la società
“E qui noi dobbiamo assumerci le nostre colpe io e il tecnico Salvadori. Siamo attaccati a valori come la passione per questo gioco e dobbiamo all’interno del gruppo alimentare questa prerogativa essenziale nel gioco del calcio in maniera continua. L’ambiente che abbiamo forse è troppo tranquillo e su questa cosa i ragazzi si rilassano”.
Cinque nuovi arrivi
“Volevamo qualità nella squadra, due difensori, due centrocampisti e una punta, inserendo qualità, tecnica e esperienza. Fontanelli, Lici e Guidi avevano vinto il campionato a Lajatico, Vergili l’aveva vinto a Tirrenia, Moni ha sempre fatto la categoria superiore. Ci siamo mossi in questa direzione, sono tutte valutazioni che fai sulla carta poi c’è il campo”.
L’uomo copertina del Capannoli in questo primo scorcio?
“Il nostro portiere Gabriele Balli, è figlio d’arte. Ma una citazione la meritano anche i nuovi. Li conoscevo solo da avversari, mi sono trovato davanti ottime persone, oltre ad essere ottimo giocatori. Hanno già assorbito il senso di appartenenza, si sono messi a disposizione del gruppo con la loro esperienza”.
Il figlio direttore e il padre presidente. Il figlio allenatore e il padre vicepresidente. La vostra è una gestione familiare.
“La nostra è una gestione condivisa. Vogliamo chiudere il cerchio, aprendo una storia nuova. Basata sull’instaurazione di rapporti che durino nel tempo. Un’unione di valori, di obbiettivi, un intesa su come si intende il calcio, una visione che fortifica il nostro aspetto interpersonale. Magari riuscissimo a trasmetterla ad altre persone in modo da restare nella storia del paese”.
Una sorta di codice etico?
“Vedem in passato ne abbiamo sentite tante. Quando io giocavo e mio padre era allenatore, da me pretendeva molto di più rispetto agli altri per non far apparire agli occhi di tutti che facesse dei favoritismi. Tanti pensavano che io giocavo perché ero raccomandato”.
Nella seconda metà degli anni Ottanta, il Capannoli giocava in Promozione, l’attuale Eccellenza. Possono tornare quei tempi?
“Con la programmazione, la competenza, la passione, qualche favola si può realizzare. Per compiere determinati scalini ci deve essere una base dirigenziale, ci deve essere l’aiuto degli sponsor. Quelli che ci sono vicini ad una realtà come la nostra li ringrazio per il gesto d’amore che hanno compiuto e questo si è reso possibile per la credibilità delle persone. I sogni alimentano la vita, ma noi dobbiamo fare i passi mai più lunghi della gamba. Noi dobbiamo fare il massimo partita per partita cercando sempre di tirare fuori il massimo”.
I dettami basilari del calcio…
“Penso all’Atletico Madrid, è riuscito a vincere la Liga contro due superpotenze come Barcellona e Real Madrid, non aveva la loro possibilità economica, ma era in grado di poter contare sulla consapevolezza dei propri limiti, l’umiltà e il senso d’appartenenza”
Cercherà di aggrapparsi a queste prerogative la squadra viola per costruire la sua annata.
Rosa 2021-22
Portieri: Luca Bagagli, Nico Carpitelli, Gabriele Balli dalla Serie B cinese
Difensori: Matteo Bottoni, Dario Cecconi, Simone Regoli, Lorenzo Iacopini, Simone Guidi dal Lajatico, Nicola Bitozzi, Matteo Picchi, Marco Pratelli ex Fabbrica, Andrea Lapucci
Centrocampisti: Samuele Vergili dal Tirrenia, Edoardo Bottoni, Maicol Fontanelli dal Lajatico, Lorenzo Squarcini, Leonardo Giuntini, Mirko Disegni, Lorenzo Picchi, Mirko Terreni
Attaccanti: Filippo Bracci, Enxo Lici dal Lajatico, Luigi Mancino, Davide Ribechini, Alessio Moni dalla Pecciolese
Staff tecnico
Allenatore: Niccolò Salvadori
Allenatore in seconda: Marco Ribechini
Preparatore dei portieri: Paolo Cecconi
Massaggiatore: Federico Cerella
Direttore sportivo: Andrea Salvini Donati
Organigramma societario
Presidente: Fabrizio Donati
Vicepresidenti: Giovanni Salvadori e Gabriele Papineschi
Dirigenti: Dino Posarelli, Paolo Cecconi, Massimiliano Santoni, Paolo Squarcini, Cristiano Arcenni, Stefano Panicucci, Giovanna Papineschi, Francesco De Marco
Responsabile marketing e social media: Fausto Nieri e Alberto Puccioni