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Coppa Italia, Fucecchio ancora bestia nera della Cuoiopelli

4 ottobre 2020 | 20:33
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Coppa Italia, Fucecchio ancora bestia nera della Cuoiopelli

Un rigore di Taraj permette ai bianconeri il passaggio agli ottavi di finale

Fucecchio – Cuoiopelli 1-0

FUCECCHIO: Del Bino, Gremigni, Nardi, Lecceti, Malanchi, Papa, Cenci, Ghelardoni A., Paccagnini (24’ st Rigorozzo), Demi, Taraj (39’ st Kazazi). A disp.: Parrini, Banchi, Doni, Bruchi, Marianelli, Di Biase, Ferraro. All. Collacchioni.

CUOIOPELLI: Lampignano, Benassi, Bagnoli, Isola (7’ st Carli), Falivena, Ghelardoni V., Pinucci (22’ pt Zocco), Diomande, Petracci (33’ st Fambrini), Pirone, Dal Poggetto (8’ st Magnani). A disp.: Poli, Iannello, Marzi, Taddei, Alderotti, Carli, Fambrini, Zocco, Magnani. All. Marselli.

ARBITRO: Niccolai di Pistoia (Lombardi di Pontedera e Furiesi di Empoli)

RETI: 26′ rig. Taraj

NOTE: Angoli 3 – 3. Ammoniti: 29’ st Malanchi, 31’ st Benassi, 37’ st Pirone. Espulso: 50’ st Benassi (C doppia ammonizione). Recupero 1° tempo 2, 2° tempo 4’

Per il secondo anno consecutivo il Fucecchio elimina dal primo turno di Coppa la Cuoiopelli. Successo mai messo in discussione dopo l’1-1 dell’andata anche se gli ospiti di Santa Croce sull’Arno sono sempre rimasti in partita.

A decidere la sfida poco prima della mezz’ora della prima frazione un calcio di rigore di Taraj su cui Lampignano non può nulla.

È stato fino alle fine in bilico il risultato del derby del Cuoio. Il Fucecchio ha avuto più chance, la Cuoio le sue opportunità. È vero che i due estremi difensori non hanno dovuto compiere interventi prodigiosi ma le palle gol non sono mancate.

Il Fucecchio va avanti con le sue certezze, la Cuoio rispetto alla gara d’andata è cresciuta nel lungo percorso che la sta attendendo in questo nuovo corso ha dimostrato di poterci stare. Corsa, dinamicità e voglia dovranno essere le armi che accompagneranno i ragazzi di Marselli tutte le domeniche. Le qualità emerse oggi dovranno essere ripetute nelle prossime gare, è evidente che gli stimoli in un derby non mancano, bisognerà trovare le stesse risorse a partire da domenica quando si giocherà per i tre punti.

Questi dubbi non riguardano un Fucecchio già pronto per recitare un ruolo da protagonista. Per mettere a soqquadro le difese avversarie Gremigni non solo si serve delle incursioni, ma è capace di collezionare assist anche su fallo laterale con girata di Taraj sul fondo. Tre minuti dopo il folletto Dal Poggetto in area su un appoggio filtrante non si rende conto di trovarsi solo davanti a Del Bino e gli consegna una palla gol più unica che rara. Il signor Niccolai oltre il quarto d’ora di gioco sorvola su un contatto tra Gremigni e Bagnoli nell’area ospite quando gli estremi del rigore sembravano esserci.

È la fase in cui le redini del gioco sono gestite dai locali, i quali innescano un azione di rimessa da un rinvio calibrato di Del Bino a campo aperto per Demi, che è bravo a districarsi ma sbaglia l’ultimo passaggio per Paccagnini indirizzando la sfera sul portiere. L’azione precede la massima punizione: Isola va diritto su Gremigni e il direttore di gara assegna il rigore. Il terzo penalty calciato nelle ultime tre sfide è quello vincente per il Fucecchio. I due precedenti falliti sempre a Santa Croce dallo stesso Taraj lo scorso anno e da Demi nella sfida d’andata vengono vendicati dalla botta secca che manda al settimo cielo la sponda bianconera. Il colpo di testa di Isola salito in attacco precede l’intervallo.

La Cuoiopelli alza il baricentro alla ricerca del pari esponendosi all’azione di rimessa bianconera. Ottimo il rasoterra a tagliare il campo di Demi per Paccagnini il quale evita l’uscita di Lampignano ma il suo assist da posizione defilata è fuori misura per Taraj. Il quale poco prima dell’ora di gioco avvia smista un pallone per Paccagnini il quale lo va a servire sul secondo palo, incornata allontanata da Lampignano. La Cuoio spinge obbligando nella sua metà l’avversario e poco prima del quarto d’ora finale potrebbe pareggiare con il debuttante Petracci, il quale dentro l’area di rigore non si dimostra all’altezza della sua fama.

Nel finale Rigirozzo costringe all’allungo Lampignano e in pieno recupero innescato da Ghelardoni non infligge la stoccata del ki. La Cuoio che pur rischiando non ha mai alzato bandiera bianca manca con Magnani la correzione in una mischia in area.

Per il secondo anno consecutivo il visto per il secondo turno lo stacca il Fucecchio. La squadra più rodata, quella più pronta. La Cuoio rispetto a due settimane fa ha fatto passi da gigante e con serenità può preparare il debutto di domenica prossima. Nel turno in cui sono caduti gli dei, fuori Perignano, Cascina e San Miniato, il Fucecchio va avanti nella competizione e affronterà il Valdinievole Montecatini che sul filo di lana ha strappato la qualificazione a San Miniato al foto-finish.

Si è trattato dell’unico doppio confronto dell’anno, le due squadre ora prendono strade diverse grazie a una decisione che ha creato molte perplessità. La sana rivalità viene a mancare a causa di decisioni poco comprensibili.