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“Il covid non può permettere distrazioni”, il Gs Castelfranco rinuncia al campionato

30 settembre 2020 | 13:26
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“Il covid non può permettere distrazioni”, il Gs Castelfranco rinuncia al campionato

“Nessuno può permettersi di ammalarsi mentre si sta divertendo”

“Il covid non può permettere distrazioni”. Per questo, come aveva già fatto l’Asd Pannocchia (qui), anche l’Asd Gs Castelfranco 2003, Società di calcio amatoriale del comitato Uisp Valdera ha deciso di non partecipare alla prossima stagione agonistica.

“Ieri, martedì 29 settembre, il direttivo della nostra associazione ha deciso che, per la prima volta dalla propria fondazione, il Gs Castelfranco 2003 non parteciperà al campionato amatoriale in corso di approntamento”. Una decisione “complicata, dolorosa, estenuante ma… doverosa”, la definisce il Direttivo.

“Dopo lo stop della scorsa stagione quando i nostri colori veleggiavano saldamente al secondo posto del Girone B di Promozione (uno dei punti più alti, agonisticamente parlando, ai fini sportivi), la ripartenza pareva ipotesi sulla quale ragionare.
Purtroppo la curva epidemiologica ha ripreso a correre: in Europa e nel resto del mondo più che in Italia ma, i quasi 2mia contagi giornalieri, non fanno dormire sonni tranquilli. Sonni in un contesto dove l’effetto riaperture scuole deve ancora dispiegarsi e dove la forte crisi economica che morde ancora non ci può permettere di osservare nuovi lockdown.

Ecco che, a tutela di tutti i nostri tesserati, a maggior ragione quando casi di positività si stanno manifestando, in maniera importante, anche nel calcio professionistico, la decisione dello stop fino a data da destinarsi, rimane l’unica soluzione sensata.
Nessuno può permettersi di ammalarsi mentre si sta divertendo, nessuno può permettersi di coinvolgere cari per una partita o un allenamento di pallone, nessuno, a maggior ragione, può non andare al lavoro (per quel poco che ne è rimasto) perché deve osservare una quarantena da dover evitare. Nessuno si può permettere di stopparsi ancora.

Il virus c’è, vivo e vegeto e, l’unico rimedio per ‘combatterlo, vivendo’ è nell’affrontare una complicata convivenza ma, finché non ci sarà un’adeguata copertura vaccinale, nessuno potrà affrontarlo in maniera scriteriata”.

Rinunciare alle partite non significa sparire: “la macchina biancoverde, comunque, metterà a disposizione la propria collaudata organizzazione: limitazione agonistica, annullamento di ogni tipo di allenamento collettivo. Ma possibilità di poter organizzare manifestazioni alternative a minor impatto virale affinché poter sbarcare, nella prossima primavera, con ancor più esperienza, con ancor più convinzione dei propri mezzi, con ancor più consapevolezza delle proprie risorse”.