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È serie B: impresa di mister Alvini alla guida del Reggio Audace

22 luglio 2020 | 23:17
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È serie B: impresa di mister Alvini alla guida del Reggio Audace

Il tecnico fucecchiese conquista un altro storico traguardo dopo il miracolo Tuttocuoio. Gli aneddoti di una carriera di successo

Ed è gol. Uno, ma che vale 100 e lancia la Reggio Audace in B. Il gol è di Kargbo all’inizio del secondo tempo e la conquista della promozione ha l’accento fucecchiese di mister Massimiliano Alvini.

Lo avevamo intervistato prima della partita, quasi alla fine di un campionato memorabile, anche ma non solo causa Covid 19 (leggi qui l’intervista). Ma il mister ex Tuttocuoio ha raggiunto l’obiettivo.

Sono le 22,38 al Mapei Stadium. La Reggiana di Alvini è in serie B. Porta bene al tecnico di Fucecchio la via Emilia. A San Lazzaro di Savena il 28 aprile 2013, battendo il Castenaso, il suo Tuttocuoio vinceva il campionato di serie D dando consistenza alla favola del Tuttocuoio.

Sono passati 7 anni da quella data, Alvini si è affermato raggiungendo una salvezza impossibile l’anno dopo in Seconda Divisione e pilotando i conciari alla loro prima stagione in Lega Pro Prima Divisione con una campionato in cui la salvezza arrivò in maniera tranquilla. Poi la carriera lo ha visto sulle panchine di Pistoiese e Albinoleffe prima di arrivare alla Reggio Audace.

Era stato chiamato per riportare i granata fra i professionisti, perché la squadra doveva giocare la serie D. Invece è stata serie C e si è alzata notevolmente l’asticella delle difficoltà. È emerso anche nella finale il suo carattere, il suo modo di dirigere i suoi alzando le mani. È un direttore d’orchestra senza bacchetta. Addirittura durante il cooling break le bottigliette d’acqua gli sono servite per mostrare uno schema agli attaccanti.

Quanti aneddoti riaffiorano. Dal gatto nero che attraversa la strada a Ponte a Egola, mentre la squadra è appena partita per raggiungere lo stadio di Pistoia. Era il primo anno di serie D, gli arancioni erano favoriti, il Tuttocuoio gravitava in cattive acque. Il gatto ebbe l’effetto contrario anziché una sconfitta al Melani arrivò un successo insperato alla vigilia. L’animale soprannominato retrocessione divenne la mascotte e attualmente è ancora accudito dallo storico magazziniere Renzo Baronti.

Il giorno della promozione in Seconda Divisione, il pullman su cui viaggiava la squadra per andare a San Lazzaro, ebbe un guasto meccanico, sembrava l’inizio della fine. In soccorso arrivò il casuale passaggio di una volante della polizia la quale fermò un autista che arrivava da Formia e doveva andare a caricare un gruppo di turisti asiatici alla Malpensa. Quel giorno i neroverdi cambiarono quattro mezzi di trasporto e riuscirono a spiccare il volo nel professionismo.

Alvini in questi giorni ha ricordato il suo tifo per il Fucecchio. Con la sciarpa bianconera era al Corsini per incitare i bianconeri nelle semifinale playoff con il Valle del Tevere. In panchina ad Aversa nella semifinale playout del 2014 si fece inviare gli sms dal fratello per conoscere le sorti del palio e soprattutto della sua Ferruzza.

Al termine della partita ha dedicato la vittoria a suo padre e a sua madre, alla quale il diretta a Radio Bruno nel 2011 fece gli auguri per la festa della mamma dopo la vittoria salvezza a Carpenedolo. Ma aggiunse: “Un giorno arriverò in serie B”.

La profezia si è avverata. Era l’8 maggio 2011, sembra ieri. Complimenti Max.