Calcio, Capanne “non ci fa la bocca” ma si prepara alla Promozione

Intervista al Ds Melai aspettando il 5 giugno. "Ci sarà da capire quante società riusciranno a far fronte alla crisi da coronavirus"

E’ come se uno studente aspettasse con ansia l’esito degli scrutini. I quadri scolastici con la paura di avere qualche debito da recuperare oppure se anche quest’ultima prova d’appello non gli venisse concessa. Per le squadre di calcio, i quadri con molta probabilità verranno affissi venerdì 5 giugno: è il giorno in cui arriveranno i verdetti del consiglio federale.

In questo caso chi ha studiato bene, cioè quelli che hanno buona classifica attendono solo l’ufficializzazione di quello che ora è ufficioso. E’ il caso delle Capanne, squadra di Prima Categoria, fuori dalle sabbie mobili per la salvezza. Abbiamo fatto i conti con l’emergenza da marzo ad ora. Questa situazione metterà a repentaglio la vita futura di molte squadre. Quale sia la situazione a Capanne lo abbiamo chiesto ad Andrea Melai, direttore sportivo rossoverde.

“Ripartiremo con la Prima Categoria e la juniores”.
Pochi giorni prima del lockdown avete raggiunto il punto massimo della vostra storia disputando a Rosignano la semifinale di Coppa di Prima Categoria con il Castiglioncello.
“E grazie a questo bel cammino nella competizione ci siamo garantiti l’ingresso in una graduatoria di merito per un eventuale ripescaggio in Promozione. E’ quello che c’ha prospettato la Federazione. Le squadre seconde classificate e le semifinaliste di Coppa sono entrate in questa classifica di merito. Staremo a vedere”.

Se questa ipotesi si concretizzate, come vi comporterete?
“Chiaramente è una possibilità che va decifrata, ne abbiamo parlato con il nostro presidente Carlo Coscetti, ma non ci tireremo indietro”.
Quindi cercherete di non farvi cogliere di sorpresa.
“Di questa prospettiva, tutta da vedere, abbiamo messo al corrente anche il nostro tecnico Antonio Doveri”.
Quindi, confermato in panchina.
“Avevamo già iniziato a programmare il futuro prima che la pandemia prendesse il sopravvento nelle nostre vite. E’ chiaro che bisognerà sapere anche gli obblighi d’età del prossimo campionato, questo a prescindere dalla categoria del Capanne”.

Covid 19 che ha stoppato una stagione con una salvezza ancora da certificare.
“La nostra era una condizione medio bassa di classifica. Ma è altrettanto vero che il cammino fino alle semifinali di Coppa ci ha fatto concentrare maggiormente le energie su questa competizione rispetto al campionato. E’ vero che non eravamo salvi matematicamente, ma mancavano tre o quattro punti eravamo a quota 29 e le altre squadre che erano sotto a noi in classifica dovevano giocare anche degli scontri diretti. Solo una serie di fattori a noi sfavorevoli c’avrebbero fatto precipitare nei playout. Per carità nel calcio può succedere di tutto, ma eravamo quasi al sicuro”.

Anche in caso di passaggio di categoria, Doveri continua il suo operato.
“Abbiamo sempre agito con chiarezza. Sia con lui che con i ragazzi, facendo presente a chi è stato confermato che allo stato attuale non siamo in grado di quanto sia il rimborso del prossimo anno. Questo è dovuto alla disponibilità economica di chi fino ad ora c’ha dato un a mano. Le attività commerciali come l’industria hanno iniziato a prendere lentamente il loro cammino. Abbiamo sempre con tutti avuto un rapporto di correttezza, avendo sempre mantenuto quello che abbiamo promesso. E’ sempre stato il nostro modo di fare calcio a Capanne, ma ora dobbiamo aspettare per capire su quali risorse economiche possiamo contare. Ora non è facile addentrarci in discorsi economici non siamo in grado di farli”.

Allora anche voi aspettate con apprensione il Consiglio Federale del 5 giugno.
Noi non ci facciamo la bocca, sarebbe una manna dal cielo. Sarà una situazione tutta da vedere. Anche perché ci sarà da capire quante società riusciranno a far fronte alla crisi causata da coronavirus. Si parla di una fusione tra San Donato Acli e Albinia, l’Orentano ha portato le chiavi in Comune. La Federazione dovrà sincerarsi bene”.

Fare una sorta d’appello.
“La butto lì. Magari chiedere una cauzione nei primi giorni di luglio per capire nei vari campionati quanti sono in grado di iscriversi in modo da avere un idea sulla composizione dei gironi. Sperando che per completamento di organico non si arrivi a conoscere il proprio destino nei primi giorni d’agosto. Capite che per una società sarebbe un problema”.

Anche a Capanne aspetterete il consiglio federale.
“Sperando che si pronuncino e non prolunghino”.