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Capanne, in classifica “Siamo attardati per una serie di fattori”

1 febbraio 2020 | 10:34
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Capanne, in classifica “Siamo attardati per una serie di fattori”

Mister Doveri tra Coppa e Campionato

“Non so se questo è il miglior risultato nella storia del Capanne. Però i dirigenti mi hanno detto che erano 10 anni che non passavano il primo turno”. Lo racconta l’allenatore del Capanne Antonio Doveri dopo la storica qualificazione alle semifinali di Coppa.

“In Coppa abbiamo sempre fatto bene e abbiamo giocato tutte gare fuori casa”.
Ci sarà stato il problema logistico della trasferta, però avevate il vantaggio di avere due risultati a disposizione dopo i supplementari…
“Le abbiamo giocate tutte fuori casa, anche quella con il San Giuliano che abbiamo giocato a Montecalvoli. Prima della gara abbiamo sempre vinto: a Santa Maria a Monte con l’Orentano per 3-2 dopo che vincevamo 2-0 e in casa della Geotermica abbiamo vinto 2-0. Non siamo squadra capace di gestire. Non riusciamo a speculare”.

Però vi siete qualificati con un pareggio.
“Ci hanno raggiunto a 3 dalla fine e per poco, in pieno recupero abbiamo rischiato. Era un campo con dimensioni diverse dal nostro Valleverde. Il nostro è 60×100 quello di ieri era 50×95”.
Vi ha sfavorito?
“Occorrono determinate caratteristiche. Io ne so qualcosa avendo allenato la Butese. Loro erano una squadra con piedi buoni a centrocampo, molto bravi nel fraseggio. Noi siamo stati bravi ad essere corti e chiudere le linee di passaggio. La squadra ha dato l’anima e nel primo tempo non ci sono state che una conclusione per parte. Nel secondo siamo usciti da un punto di vista di ritmo. Il gol è arrivato attraverso uno schema. Il Corsanico è un buona squadra che non poteva giocare tutta la gara come ha disputato il primo tempo”.

La vostra crescita è coincisa con la loro flessione?
“La differenza l’hanno fatta i cambi. Non voglio togliere nulla a chi è stato sostituito. Ma chi è entrato ha permesso alla squadra di rimanere sempre in gara. Reputo la mia rosa composta di 19 titolari. Nel Corsanico può aver inciso solo l’ingresso di Sabatini. Un’ulteriore dimostrazione l’abbiamo avuta nei supplementari dove abbiamo fatto bene nel primo tempo. Nel secondo loro buttavano queste palle dentro e noi ci siamo sistemati con la difesa a 5 senza rischiare nulla, sbagliando solo la gestione in 3 o 4 situazioni in cui potevamo fargli male”.

Qual è l’aspetto che più la soddisfa? Il sacrificio o le risposte dai subentrati?
“Noi domenica abbiamo chiuso in 9 la gara con il Saline. Un risultato che era bugiardo già alla fine del primo tempo. In doppia inferiorità numerica sotto di un gol abbiamo colpito una traversa. La terza e la quarta rete sono arrivate quando ho inserito un’altra punta per giocarmi il tutto per tutto. Da un punto di vista fisico la squadra a Bargecchia ha tenuto”.

Perché in classifica le Capanne è così indietro?
“Siamo attardati per una serie di fattori. Abbiamo avuto difficoltà in fase realizzativa e gli infortuni che abbiamo subito li abbiamo avuti nei settori. A San Romano ci siamo presentati senza i due attaccanti Verola e Bracci e non è poco. In casa con il Castelnuovo abbiamo subito un gol su un rinvio controvento e la seconda rete con due miei giocatori che si sono scontrati. Ora è un periodo che questa squadra trova difficoltà a segnare, nel calcio ci sono anche questi periodi. Siamo arrivati a giocarci una semifinale di Coppa reduci da tre sconfitte consecutive. La squadra ha risposto, il merito va anche alla società. Ho un ottimo rapporto con Coscetti, Di Gianni e con il direttore sportivo Melai con il quale il confronto è quotidiano. Ai ragazzi negli spogliatoi ho detto che per noi quella sarebbe stata come un quarto di finale playoff del campionato è come se in campionato ci fossimo classificati terzi o quarti. Nel calcio ho sempre avuto rispetto di tutti: prendo informazioni dal Saline fino al Portuale Guasticce ma non ho paura di nessuno”.

E ora il Castiglioncello che in campionato vi ha rifilato la manita.
“Me lo ricordo bene. Primo tempo 2 a 0 per loro e noi per 4 volte sbagliamo davanti al loro portiere Barbetti. Non voglio trovare scuse, significa che ci sono anche dei demeriti nostri. È una bella squadra con un allenatore bravo. Giocheremo di pomeriggio. Ai ragazzi ho detto che chiunque vorrebbe giocare queste partite. Un conto è giocare gare con 30 persone e un conto è giocarle con 100. Loro hanno anche il tifo al seguito. E’ bello esserci, è bello viverle. Uno si allena per giocare gare di questo tipo. L’affronteremo senza patemi. Un po’ d’esperienza di gare da dentro o fuori ce l’ho. Ma ci sarà tempo per pensarci da qui al 26 febbraio. Ora ci rituffiamo sul campionato. Dovremo affronteremo il Calci con 4 squalificati dopo aver giocato una gara di campionato in 9 e aver disputato 120 minuti in un quarto di Coppa. Da qui alla gara ci sono 4 gare in una classifica dove siamo a 5 punti dai playoff e quattro dai playout. Cercheremo di arrivare all’appuntamento in ottime condizioni, fisiche, mentali. Valutando bene le condizioni di ogni singolo per scegliere la squadra che dia più garanzie”.

È l’ultima strada per arrivare alle Due Strade a Firenze.
“Un po’ d’acquolina in bocca viene a tutti. Siamo rimasti in 4 squadre. Non dobbiamo accontentarci, per noi sarà un altro step. Siamo meno esperti rispetto a loro. Ma sono convinto che daremo l’anima. Ma c’è tempo intanto pensiamo al Calci”.