Finche la pioggia era di intensità media ha seguito la sua squadra in piedi. Quando però ha raggiunto i massimi livelli si è rintanato in panchina. Cappellino blu, K-way arancione, i colori dei tempi in cui era un pilastro della difesa della Pistoiese gli sono rimasti dentro. Al termine della gara di Coppa vinta a Perignano si è complimentato con tutti, poi ai taccuini ha sottolineato: “C’è stata differenza tra la nostra età media e la loro. Avevamo in campo 8 quote e Nardi e Tersigni nati nel 2002. Abbiamo dato vita ad un’altra prova di affidamento. I ragazzi hanno dato una bella soddisfazione e una bella dimostrazione”.
Ha dosato le forze?
“Siamo arrivati all’appuntamento di Coppa un po’ contati. Mi scocciava cambiare molto. Questa è stata una squadra non sperimentale ma una formazione che potrebbe essere schierata in una ipotetica domenica”.
Preoccupato per l’uscita di Lecceti.
“Come si dice in gergo è un ‘cognacchino’. Ovvero roba da poco. Da qui a domenica dovremo recuperare energie mentali e fisiche”.
Avete battuto l’ex capolista Pro Livorno, avete centrato i quarti di finale di coppa. L’appetito vi viene mangiando.
“No, abbiamo sempre appetito. Punto. Mi fermo qui dobbiamo avere entusiasmo nel modo giusto”.
Domenica a Castelfiorentino si troverà di fronte Zizzari, Pecchioli, Vecchiarelli tutti ex compagni.
“Loro giocano ancora e io alleno. Una squadra che ha numeri e individualità. Che ha preso solo 4 gol ed è la miglior difesa del campionato. Affronteremo ancora una volta la prima della classe. E’ chiaro che un impegno del genere era meglio se non ci fosse stato l’impegno di Coppa, sotto questo aspetto abbiamo speso tanto”.
Tanto sapete già come si batte, la prima della classe.
“Sarà l’ennesima gara da affrontare con umiltà, coraggio e mentalità”.
Tre parole per vincere