Fucecchio, Simone Buti dice addio alla pallavolo giocata

22 aprile 2019 | 07:08
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Fucecchio, Simone Buti dice addio alla pallavolo giocata

Ha scelto il giorno di Pasqua e i canali social per comunicare che l’anno prossimo non vestirà più maglia, scarpini e ginocchiere. Simone Buti, centrale della Torre di Fucecchio, 35 anni, smette con la pallavolo giocate, anche se il volley resterà comunque il suo mondo. 2,08 metri per circa 100 chili Simone è crescito nella Tomei Livorno ma ha presto iniziato a girale l’Italia: Aria, Mantova, Montichiari, Verona (dove vince una Coppa Italia di serie A2), Pineto quindi la definitiva consacrazione con il ritorno a Montichiari nel 2009. Ci rimane per tre stagioni e conosce anche la soddisfazione della convocazione in maglia azzurra. Con la nazionale conquisterà l’argennto olimpico a Rio nel 2016 e altri allori: 4 argenti fra europei, Coppa del Mondo e Grand Champions Cup e tre bronzi fra Europei e World League. Dal 2012 ha militato per un anno nella Tonno Callipo di Reggio Calabria, quattro stagioni a Perugia e le ultime due a Milano, dove quest’anno è uscito dopo due gare di quarti playoff contro Modena.

Questo il messaggio lanciato sui social da Simone: “Sono sincero, mi ero promesso di non fare un post di “addio” alla pallavolo giocata, in primis perchè non ho mai amato gli addii e poi perchè mi piaceva l’idea di “andarmene” come ero arrivato: in punta di piedi… Dopo che la notizia si è diffusa però mi sono molto emozionato a leggere i tanti messaggi di affetto ricevuti, e visto che non riuscirò a rispondere e a leggerli tutti, ho pensato che forse era giusto scrivere due righe. Smetto di giocare perchè nella mia carriera ho chiesto tanto al mio fisico e adesso ne pago un pò le conseguenze, lo sport di alto livello è molto bello ma anche molto usurante, e quando arrivi al giorno in cui ti rendi conto che forzare ancora vorrebbe dire rischiare di compromettere la tua vita futura, penso che sia giusto, a malincuore prenderne atto. Mi ritengo un privilegiato e un ragazzo fortunato perchè questo sport mi ha dato molto, ma molto di più di quello che avrei mai immaginato, in termini di risultati si, ma soprattutto in termini di amicizie, di affetto ed emozioni!”.
“Si chiude questo capitolo della mia vita – conclude – un capitolo durato più di venti anni, ma non finisce qui l’amore per questo sport, sarò come un amico che cambia squadra, magari non mi vedrete più in campo ma continuerò a parlare di volley, continuerò a portare avanti progetti sul volley (tipo l’Eco Fun Camp che sto organizzando con Fabio Fanuli) e magari ci saranno altre opportunità per rimanere in questo mondo che mi piacerebbe contribuire a far crescere ancora di più. Grazie a tutti per i bellissimi messaggi, ma se qui c’è qualcuno che deve ringraziare quello sono io, perchè ho ricevuto molto di più di quello che ho dato, ma soprattutto perchè non sarei la persona che sono senza la pallavolo! Un abbraccio e a presto…”