Ponsacco-Tuttocuoio, doppio ex presenta la sfida

17 novembre 2018 | 18:26
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Ponsacco-Tuttocuoio, doppio ex presenta la sfida

Ha tenuto insieme al padre Romano il Ponsacco tra i professionisti per otto campionati consecutivi, è stato il direttore sportivo del Tuttocuoio nell’ultima stagione in cui i conciari militavano in Lega Pro, nel 2016-17. Chi meglio di Umberto Aringhieri può presentare la partitissima di domani (18 novembre) Ponsacco-Tuttocuoio.

Che cosa fa più clamore, il Tuttocuoio in testa o il fatto che il Ponsacco sia secondo in classifica?
“Il Ponsacco è attrezzato per vincere il campionato, ha 11 giocatori forti più una rosa costruita per vincere. Onori a Paola Coia e al suo staff. Nico Scardigli e Simone Masini hanno lavorato benissimo con mezzi economici ben al di sotto di quelli del Ponsacco, il Tuttocuoio è una squadra che è costruita bene”.
Come descrivere le due piazze?
“Ci sono due tifoserie simili. Come paese Ponsacco è tre volte più grande di Ponte a Egola. Durante i 90 minuti sono due tifoserie che non fanno mai mancare il sostegno alla squadra. Possono criticare ma questo lo fanno dopo, ma per tutta la durata della gara fanno di tutto per aiutare la propria squadra. E questo è un fattore positivissimo, dopo possono arrivare le critiche”.
Sfida tra bomber, Brega capocannoniere del girone con 10 gol e Di Paola che lo insegue a quota 8.
“Sono due elementi importantissimi. Il Ponsacco non è solo Brega, c’è Vanni, Zorica uno che quando entra lo fa nella maniera migliore, due giovani come Benericetti e Semprini. Nel Tuttocuoio troviamo Bellante con 6 gol. Brega e Di Paola sono le punte di diamante, ma anche gli altri contribuiscono”.
Dove si decide la partita.
“Sui particolari. Credo che sia una gara maschia dove le due squadre non si tirano indietro, sarà una gara equilibrata, potrebbe fare la differenza le palle inattive”.
E’ stato lei ha lanciare Di Paola…
“Lo conosco benissimo, lo portai alla Beretti del Pisa, è un ragazzo d’oro”.
Un ponsacchino che si presenta da avversario.
“E non è la prima volta. Francesco è un ragazzo a posto può darsi che sia frenato dall’emozione. Certamente non si presenterà con il dente avvelenato, per lui sarà una gioia giocare al Comunale”.
L’ultima volta in cui le due squadre si affrontarono, avvenne per il Memorial Romano Aringhieri, il 13 agosto 2016, altri tempi.
“Sarà tutta un’altra storia, dove gli ultras del Ponsacco e i tifosi della tribuna si faranno sentire. La tifoseria tutta si unisce e si stringe intorno alla squadra, perché tutti sono consapevoli della grande possibilità di vincere il campionato. E ricordatevi sempre giocare a Ponsacco non è facile”.
Un consiglio da dare a quelli del Tuttocuoio.
“Paola (Coia, ndr) è in gambissima, Nico Scardigli è validissimo, per le capacità che hanno dimostrato non hanno bisogno di suggerimenti”.
Per chi tifa Umberto Aringhieri?
“Io sono per il Ponsacco, se non dovesse vincere il campionato spero che lo vinca il Tuttocuoio. Fino ai tempi delle scuole elementari, il calcio per me era solo il Ponsacco, vedevo le partite dal terrazzo di casa mia. Quando andavo a scuola ad un mio compagno di classe dicevo che in serie A tifavo per il Bologna perché aveva le maglie rossoblu. Quando mi sono presentato al Comunale da avversario ho sempre pensato a venir via con la vittoria, mi sono sempre comportato da professionista”.
C’ è qualche rammarico che si porta dietro nella sua esperienza al Tuttocuoio.
“A Ponte a Egola non dovevamo retrocedere, troppi rammarichi ci portiamo dietro. La squadra era di buon livello, lo dimostra il fatto che 4 di loro ora militano in serie B e gli altri giocano in serie C, questo vuol dire della bontà delle scelte”.
Sarà sugli spalti?
“No, la mattina sarà impegnato a seguire le squadre del settore giovanile del Pisa (è il responsabile del settore giovanile), seguirò la gara alla radio”.

Andrea Signorini