
Tutto in un giorno. Il Fucecchio si gioca un’intera stagione domenica al Corsini con la Larcianese. Giusto ad un anno di distanza dalla festa promozione con la manita (5 gol) rifilata al Manciano, era il 30 aprile 2017, gli uomini di Cerasa sono chiamati a mantenere il titolo sportivo. Dopo un’assenza durata 14 anni, i bianconeri forti del miglior piazzamento nei confronti dei viola possono contare su due risultati a disposizione per rimanere in Eccellenza.
Mister Cerasa da quali basi si parte in vista di questo o tutto o niente?
“Dalla consapevolezza che in 10 gare abbiamo totalizzato 17 punti. Il rammarico è quello di non essere riusciti ad evitare i playout. E ci siamo andati molti vicini ad evitarli. Il calendario da quando sono subentrato era difficile, ma abbiamo fatto un buon percorso, abbiamo giocato alla pari con tutti e non abbiamo sfigurato con nessuno, nessuno ci ha messo sotto. Nel girone d’andata la squadra aveva fatto 13 punti e sono un po’ pochi, nel girone di ritorno ne abbiamo totalizzati 21. Una cosa che non riesco a capire è che una squadra che a 9 punti in più dell’avversario non sia salva, non mi sembra giusto”.
All’andata vinse la Larcianese a Fucecchio per 1-0, a ritorno con lei in panchina vi siete imposti per 3-0.
“Guai pensare a quella gara. Domenica si gioca una gara a se che è una finale, resettiamo tutto e lasciamo perdere quello che è successo prima”.
Che avversario è la Larcianese?
“Un complesso che ha buone individualità, giocatori che da anni giocano in questa categoria, una squadra che non merita la classifica che ha. Penso a Raffi, Melani, Borselli, il grande ex Mordagà, li rispettiamo tanto”.
Giocate in casa, avete due risultati su cui contare in 120 minuti.
“Speculare sul doppio risultato è pericoloso. Noi dobbiamo scendere in campo con le nostre credenziali che ci hanno contraddistinto. Lo spirito di squadra, l’atteggiamento giusto, la voglia, la determinazione, essere pienamente consapevoli che ci attende una gara durissima. Una partita che andrà interpretata bene dove i 5 cambi possono incidere sull’esito finale. Ma in primis io ragiono sui 90′ dove dobbiamo scendere in campo come abbiamo fatto in tutte le gare per vincere, mantenendo quell’atteggiamento che abbiamo sempre avuto in campionato, non scenderemo in campo pensando a pareggiarla, sarebbe un atteggiamento sbagliato. E’ una finale”.
Cosa dirà ai suoi prima che inizi la contesa?
“Di giocare pensando a noi, di regalare una grande gioia alla società, ai nostri tifosi di scendere in campo senza avere paura di niente con la massima attenzione e senza uscire dal campo senza avere il rammarico di non aver dato tutto”.
Andrea Signorini