
Il countdown è iniziato. Domenica alle 15 al Comunale di Castelfiorentino, Sangimignano e Cuoiopelli si troveranno di fronte a giocarsi la promozione in Serie D. Speranze, dubbi e certezze, Andrea Cipolli nei pressi del traguardo siete stati raggiunti, c’è un po’ di rammarico?
“Siamo stati tanto in testa, il Sangimignano è stato per molto tempo al comando nel girone d’andata. Ricordiamoci che domenica scorsa a 7 minuti dalla fine quando ha pareggiato la Larcianese a Santa Croce e loro stavano vincendo a Piombino: il Sangimignano in quel momento era promosso in Serie D. Poi la nostra rete ha riportato le due squadre ad essere appaiate in classifica. E’ una mia interpretazione, forse da un punto di vista psicologico loro possono stare peggio di noi. Il rammarico è quello e penso che riguardi anche loro, una squadra che chiude un campionato con 68 punti e non lo vince”.
Qual è stato il momento cruciale che non vi ha permesso di vincere l’Eccellenza?
“Sono stati due i treni che sono passati e non abbiamo saputo salirci. Il primo a Castelnuovo Garfagnana dove abbiamo sbagliato due calci di rigore, anche se mancavano ancora diverse gare alla fine. L’altro match point lo abbiamo avuto a Grosseto. Siamo stati ad un niente dalla vittoria, a 20 centimetri dal gol dal gol del vantaggio. Abbiamo fallito un paio di opportunità per chiuderla. Il Grosseto è stato in difficoltà 70 minuti su 90 e noi non siamo stati capaci di trovare la porta in quello che abbiamo creato. Con tanta supremazia devi vincere”.
Cuoiopelli con 60 gol fatti è il miglior attacco del girone, Sangimignano con 20 gol subiti la miglior difesa. Dove si decide lo spareggio?
“I numeri non mentono, ma ricordiamo che loro sono il secondo miglior attacco dopo il nostro. Guardate le medie tra le reti fatte dalle due squadre e quelle subite, la media è straordinaria. Stiamo parlando di due formazioni complete”.
E la bilancia da chi pende?
“Cinquanta e 50: abbiamo esattamente le stesse probabilità di andare in Serie D”.
Infermeria, squalifiche, apprensioni in vista?
“Ci mancherò Matteo Rossi era in diffida ed è stato ammonito. Per noi è un elemento cardine”.
Chi è il sostituto naturale?
“Potrebbe giocarci Battistoni, è tutto da decidere staremo a vedere”.
La Cuoio ha perso l’unica gara esterna a Sangimignano al suo esordio esterno stagionale e il Sangimignano ha perso una delle due gare in trasferta al Masini.
“Entrambe le gare si sono chiuse sul 3-1. Tutto dipende dal momento in cui affronti l’avversario è tutto relativo. Oggi è tutto diverso”.
Sarà una gara che potrebbe correre sul filo dell’equilibrio?
“Il Sangimignano ha più esperienza di noi, siamo una squadra più giovane e meno esperta rispetto a loro. Hanno molti elementi che sono tanti anni che giocano insieme sono più abituati a certi tipi di partite”.
Un attacco da far paura?
“Paci ha giocato poco ma ha segnato 16 gol in 15 gare. Cubillos è un giocatore da categoria superiore. Mitra ha molta qualità. Cammilli è un gran bel giocatore”.
E il reparto offensivo biancorosso come si oppone?
“Abbiamo tre attaccanti che sono andati in doppia cifra e questo è un lusso per questa categoria. Oltre ai 20 gol di Andreotti, Pirone ha fatto 12 gol e Remedi che è arrivato a dicembre ne ha segnati 10. Penso che questo possa preoccupare il Sangimignano, poi possiamo sempre contare sul contributo di Caciagli e Niccolai, un giocatore che io quando ero arrivato a Santa Croce nel periodo precedente era un ragazzino l’ho visto crescere e non sono sorpreso del suo rendimento”.
Come procede la preparazione?
“Mi sembra di vedere un gruppo in salute, sereno e si cerca di tenerli isolati da tutto per non fargli vivere la pressione che si avverte. Bisogna saperla gestire perché può incidere nello spareggio. Certamente oltre all’aspetto fisico, l’aspetto psicologico e mentale conta tantissimo. Lo abbiamo visto sulla nostra pelle domenica con la Larcianese, nel primo quarto d’ora i ragazzi mi sembravano imbambolati”.
Ci può svelare cosa dirà ai ragazzi un attimo prima di scendere in campo?
“Ragazzi se non si vince ci attende un altro mese di lavoro con il nostro preparatore atletico Maurizio Bachi, sotto il sole a 40 gradi. Sarebbe meglio evitare questa cosa”.
Andrea Signorini