Fucecchio-Cuoiopelli vista dall’esperto: Caramelli racconta

Chi se non Carlo Caramelli, può descriverci Fucecchio-Cuoiopelli? Lui, che da calciatore iniziò con la maglia biancorossa per poi spiccare il volo diventando nella seconda metà degli anni ’80 un pilastro nella difesa del Catanzaro per poi diventarlo con la Ternana. Ha collezionato 55 presenze in Serie B, 82 in C1: una carriera non da tutti. Lui che sulla panchina del Fucecchio in Serie D ha conseguito il miglior risultato dei bianconeri nella loro storia, chiudendo al terzo posto nel campionato 2001-02 arrivando addirittura ad insediare il primo posto dell’Aglianese poi vincitrice del girone.
Sfogliamo l’album dei ricordi.
“E’ sempre stato un derby molto sentito. Tanti anni fa, ero tifoso, li ho vissuti da ultrà. Lo stadio a Santa Croce è sempre stato pieno, erano derby in auge… i tempi sono cambiati ma inizio a sentire il tam tam come c’era allora. C’è un gruppo di ragazzi che sta seguendo la squadra, la Cuoiopelli merita la classifica che ha”.
Meravigliato?
“Pensavo che il Grosseto avesse un po’ più di forza. La Cuoio ha operato bene, ha preso giocatori giusti, non sono andati a prendere giocatori da categoria superiore ma hanno preso quelli bravi che c’erano in Eccellenza. I giovani e i vecchi sono bravi alla stessa maniera, è stata allestita una squadra equilibrata, stanno andando a gonfie vele”.
Un po’ d’invidia?
“Il primo anno abbiamo disputato un buon campionato arrivando ai playoff, se la società c’avesse aiutato”.
Lo scorso anno non avete mantenuto le aspettative.
“Lo scorso anno sono partiti 3 giocatori e ne sono arrivati 3 altrettanto bravi. La partenza è stata sottotono, gli infortuni di inizio stagione hanno finito per pregiudicarci il campionato. Non avevamo la forza e l’ossatura del Roselle che ora è stata tramutata nel Grosseto”
E del Fucecchio che ci dice?
“La squadra è salita di categoria, si è affidata in panchina ad un allenatore giovane, sono subentrate delle problematiche e purtroppo nel calcio quello che paga è sempre l’allenatore. Sicuramente l’assenza di uomo esperto in difesa come Collacchioni si è fatta sentire parecchio. E’ una squadra in sofferenza”.
Ora in panchina c’è un suo vecchio compagno di squadra ai tempi della Cuoiopelli.
“Sarei curioso di vedere se il mio amico Maurizio Cerasa è capace di esultare a un gol della Cuoiopelli”.
In sede di mercato di riparazione la Cuoio è stata quasi alla finestra, il Fucecchio è stato attivissimo, che idea ci si deve fare?
“Per quanto riguarda i biancorossi non avevano la necessità di stravolgere e portano avanti il gruppo che hanno ben costruito. Quando cambi molto come ha fatto il Fucecchio vuol dire che prima sono stati commessi degli errori”.
Può dare un consiglio a Cipolli, il suo successore sulla panchina santacrocese?
“Di vincerle tutte. Andrea è un amico. La squadra sta bene sotto tutti gli aspetti, non deve aver paura di niente. Ha un ottimo preparatore atletico (Maurizio Bachi) e questo standard fisico difficilmente commettono degli errori. La rosa è competitiva e non c’è divario tra chi gioca e chi subentra”.
E al suo ex compagno Cerasa?
“Gli auguro di fare un buon lavoro. Maurizio è un allenatore capace, due anni fa ha vinto l’Eccellenza con il Real Forte Querceta dopo un ottima stagione. E’ una persona preparata che sa stare con il gruppo. Non ho mai capito il suo esonero dello scorso anno, dopo 3 giornate. Se lo hai confermato fallo lavorare, altrimenti è giusto che vada a trovare un’altra collocazione. L’augurio è che inizi a far bene dalla prossima?
Dalla gara con la Cuoiopelli?
“No, da quella dopo”.
Carlo Caramelli allora tifa biancorosso?
“E’ la squadra della mia città, il mio cuore e per la Cuoiopelli, non c’è da dirlo neppure”.
Ci regala un aneddoto.
“A Fucecchio la tribuna era collocata nella maniera opposta a quella di oggi. Il massaggiatore era Giunio Martini un santacrocese, per tutta la partita fu bersagliato dal coro, la nella vale c’è un filo di.. Giunio di.. Poi si presentò al bar a Santa Croce ed era imbestialito. Un’altra volta vincemmo con gol di Garcea faceva coppia d’attacco con Vitulano, Negli spogliatoi si presentò Mario Brotini, con una mazzetta di soldi, li fece volare. Tutti io ci prodigammo per raccogliersi, perfino dentro le scarpe, all’interno delle borse”
Quando si entra veramente nel clima derby?
“E’ già iniziato. Sono venuti a Santacroce a scrivere sui muri del Masini, tanto a Fucecchio non venite. L’importante che sia una giornata di sport dove entrambe voglio raccogliere il massimo. I rapporti tra le società sono consolidati non c’è odio. L’importante che sia una bella partita”.
Caramelli, va a Fucecchio?
“Non lo so”.
Andrea Signorini