
Cuoiopelli – Castelnuovo Garfagnana 1-0
CUOIOPELLI: Morini, Rossi, Battistoni, Mancini, Botrini, Scaramelli (59′ Donati), Niccolai, Caciagli (74′ Morelli), Andreotti (83′ Ceceri), Bencini (94′ Giani), Pirone (66′ Guidi). A disp. Licciardi, Donati, Giani, Guidi, Morelli, Rossetti. All. Cipolli.
CASTELNUOVO GARFAGNANA: Maionchi, Genovali (69′ M. Tolaini), Inglese, Biagioni, Pieroni, Picchi (76′ Filippi), Biagiotti, Orsetti, Nardi, Gori (83′ S. Tolaini), Micchi (72′ Casci). A disp. Bechelli, M. Tolaini, Filippi, S. Tolaini, Casci, Tortelli, Taddei. All. Micchi.
ARBITRO: Calonaci di Empoli (Alfieri e Toska di Prato)
RETI: 90′ Battistoni.
NOTE: Angoli: 6 – 2. Ammoniti: 45′ Pieroni, 63′ Caciagli, 89′ Bencini, 92′ Filippi. Recupero 1° tempo 1′, 2° tempo 5′.
Con una rete di Battstoni poco prima della fase di recupero permette alla Cuoiopelli di battere il Castelnuovo Garfagnana e venire a capo di una gara complicata. Chi di minuto finale ferisce di minuto finale perisce. Il motto diventa proprio dei gialloblu: domenica scorsa in piena fase di recupero avevano evitato la sconfitta con il Grosseto, al “Libero Masini” cadono nel momento in cui la possibilità di uscire imbattuti da Santa Croce sembrava aver preso piede.
In una gara dove il duello tra i bomber principe del campionato, Luca Andreotti per i biancorossi e l’ex Francesco Nardi per i garfagnini è mancato (da stasera sono poi scavalcati dall’argentino Vegnaduzzo del Grosseto) la gara si è decisa a metà campo. Bene nei primi 45′ la squadra di Micchi nella gestione della palla, senza però riuscire a creare problemi a Morini. Seconda parte dove la Cuoio è salita in cattedra. Qui la differenza è arrivata dalle panchine, le forze fresche inserite da Andrea Cipolli hanno dato brillantezza alla manovra, mentre i cambi proposti dall’ex compagno di squadra ai tempi della C2 del Castelnuovo, Edoardo Micchi, sono apparsi meno reattivi.
Il Castelnuovo ha subito un calo fisico e questo ha finito per regalare slancio e soprattutto convinzione ai conciari che non hanno fatto cose stratosferiche ma con il passare dei minuti hanno preso stabile alloggio nella metà campo garfagnina. 4-3-3 e nessun stravolgimento nel clan di casa, stesso modulo ma più mascherato per il Castelnuovo con Edorado Micchi che si affida al turn-over mandando in campo Genovali e Biagiotti con Simone Tolaini e Filippi in panchina. La gara nel primo tempo è in mano al Castelnuovo che tiene Genovali alto con Gori e Micchi che spesso agiscono da tre-quartisti. E’ sempre il Castelnuovo a dettare i ritmi con la Cuoiopelli che non riesce a metà campo a riequilibrare il predominio territoriale degli ospiti, non sfruttando un paio di regali degli avversari in fase di impostazione. Solo in chiusura di tempo il Castelnuovo allenta la morsa e allora la Cuoio si affida al sinistro fatato di Bencini con un tiro a spiovere e con Niccolai bravo ad avventarsi sulla respinta di Maionchi in seguito ad un angolo, il cui tiro si infrange sul muro gialloblu. Latitano le chance anche per larga parte della ripresa, Gori il più talentuoso dei suoi imita Bencini con una soluzione da fuori palla larga alla sinistra di Morini. Inizia la girandola di cambi, Micchi forse intravede stanchezza nei suoi ed inizia a portare modifiche, la stessa mossa arriva anche dalla Cuoiopelli ma i cambi dei conciari garantiscono maggior slancio. La profondità che per tutto il primo tempo era mancata al Castelnuovo, la Cuoio riesce a trovarla. Niccolai, il migliore tra i biancorossi serve in un corridoio Andreotti, pronta l’uscita di Maionchi a chiudere lo specchio della porta a 12′ dalla fine. Subito dopo Andreotti imbeccato dal compagno chiude centralmente. La pressione è costante, la Cuoio ci crede e i garfagnani sono alle corde. All’85’ su assist di Battistoni manca la correzione Ceceri. Ma è lo stesso laterale sinistro a scaraventare in rete un azione con la palla che staziona per troppo tempo in area ospite con un sinistro secco in diagonale che buca Maionchi, per poi andare ad esultare per il primo centro stagionale sotto la tribuna mimando il gesto del cuore. Cerca di giocare il tutto per tutto la squadra di Micchi nei 5′ di recupero, ma una presa alta di Morini dopo un corner blinda i tre punti che vogliono dire secondo posto per i conciari. Il Castelnuovo rimedia la sua quarta sconfitta stagionale la terza nelle ultime 5 gare. La solidità difensiva sta diventando il marchio di fabbrica dell’undici di Cipolli, i conciari hanno visto salire la propria imbattibilità a 554′.
Le interviste del dopo-gara
E’ deluso Edoardo Micchi, stava ormai toccando con mano la possibilità di raccogliere il primo punto lontano dal “Nardini”. “C’è mancata un po’ di cattiveria nel primo tempo, abbiamo avuto 3 o 4 situazioni importanti ma senza calciare in porta”. Nel primo tempo, avete avuto la gara in mano ma nel secondo non siete stati capaci di proporvi sugli stessi standard. “La stanchezza si è fatta sentire, avevo bisogno di un paio di cambi a metà campo. L’ assenza di Cecchini si fa sentire. Non abbiamo corso grossi pericoli, è incredibile il modo in cui abbiamo subito gol eravamo in 10 nella nostra area di rigore e non siamo stati capaci di liberare la palla. dovevamo essere più furbi. Non sono ancora riuscito a fare 0-0. Abbiamo sbagliato 20 passaggi in uscita e non siamo mai riusciti a ripartire”.
Sorrisi e pacche sulle spalle, invece, nel clan biancorosso. Mister Cipolli come spiega l’evoluzione dal primo al secondo tempo? “La squadra è cresciuta grazie ai cambi, chi è subentrato a fatto bene. Il Castelnuovo non è più riuscito a passare la metà campo. Nel primo tempo siamo stati poco brillanti ci è mancata la brillantezza tattica. Forse qualcuno pensava che portassi delle modifiche allo schieramento”. Alla luce dell’esito finale perché non l’ha fatto? “Io sono tradizionalista, squadra che vince non si cambia. Oggi abbiamo avuto la conferma che tutti si sentono coinvolti e questo è il segreto della nostra squadra. Abbiamo giocato con più insistenza abbiamo alzato il baricentro. Questi tre punti pesano tantissimo con un avversario di valore come il Castelnuovo, ottenuti con cuore e fatica”.
Iniziate a guardare la classifica? “Io no, non so i dirigenti”. Annuisce il direttore generale Claudio Pagni. Cipolli di rimando: “Pensiamo ad arrivare a 38 o 40 punti”. Come la febbre? “Quando arriveremo a quella quota, faremo altri tipi di ragionamenti”.
Andrea Signorini