Tuttocuoio, Dolfi al lavoro per trovare una nuova proprietà

6 luglio 2017 | 08:27
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Tuttocuoio, Dolfi al lavoro per trovare una nuova proprietà

“Io più di così non posso fare, sto facendo il massimo. E’ un mese ormai che non lavoro e non sto più dietro alla mia azienda perché sto cercando di dare il Tuttocuoio a persone che lo possano seguire seriamente”. Si possono dire un sacco di cose su Andrea Dolfi, ma la prima che ti viene in mente, se sei a Ponte a Egola, è che il Tuttocuoio è casa. Perché l’ha sempre gestito come una famiglia e anche con la famiglia, una parte della quale resta lì, a sostenerlo. Anche se a volte può essere difficile stargli dietro, perché Dolfi è uomo d’azione. Lo ha detto in modo chiaro: “Parlerò quando ci saranno le firme” ma intanto qualcosa proviamo a dirla noi, anche grazie allo studio legale Grassani di Bologna, tra i massimi esperti in diritto sportivo che, ovviamente, non parla del caso Tuttocuoio ma traccia gli scenari possibili.

“Sono ancora aperti tutti i termini per le iscrizioni anche ai ricorsi fino a fine luglio – spiega l’avvocato -. Da allora si passerà a valutare i requisiti delle richiedenti ripescaggio: il Tuttocuoio non ha al momento scelte ostative, non ha, per esempio, commesso illeciti sportivi. Ci sono le condizioni di fattibilità e chance che danno discreti margini”. Non a costo zero, comunque: “I ricorsi sono onerosi”.
La decisione spetta al Tuttocuoio, qualunque forma prenda. Nel senso che un campionato in D pare possibile, ma al momento non è neppure escluso di tornare in C. Con una certezza: “Il Tuttocuoio – chiarisce Dolfi – non ha più un tesserato”. Tutto da ricostruire, insomma, in un mercato che comincia già a segnare i primi colpi. E’ anche vero, però, che salvare i neroverdi e la storia che rappresentano sarebbe già una vittoria. Ricostruire diventa la parola magica e cosa ricostruire la grande domanda. Già stasera 6 luglio, comunque, il tramonto su Ponte a Egola potrebbe essere diverso. “In giornata – racconta Dolfi – sarò tutto il giorno impegnato per incontrare queste persone alle quali lasciare. Io sicuramente voglio farmi da parte però prima di far ripartire il Tuttocuoio dall’ultima categoria voglio fare di tutto per salvarlo. Martedì scorso io e Antonio Guicciardini Salini abbiamo fatto un pagamento per saldo di 250mila euro perché vogliamo lasciare la società libera e sana per chi subentrerà. In questo modo abbiamo pareggiato i conti”. 
Chi sono queste persone, Dolfi non vuole dirlo ma neppure noi vogliamo saperlo perché sono cose di famiglia ed è giusto così. “Da un mese – però aggiunge – incontro 3 o 4 persone al giorno. Il mio consiglio è di ripartire dalla D ma loro non escludono di chiedere il ripescaggio per la C”. Per il posto lasciato libero dal Como, per quello lasciato libero dal Latina, retrocesso dalla B ma fallito e anche perché in vista potrebbero esserci altre defezioni. E’ comunque soltanto la società a decidere se sfruttare o no la possibilità.

Elisa Venturi e Giacomo Pelfer


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