
Magari sarà stato a casa, sicuramente a studiare calcio, quando è arrivata la chiamate nel quale gli veniva chiesta la disponibilità per allenare il Tuttocuoio in dirittura d’arrivo.
Mister Alessio De Petrillo di punto in bianco è piombato in questa squadra.
“Catapultato in questa famiglia. Proviamo a fare questa cosa che è difficile. Sapete bene che se uno sta a casa e non si mette in discussione, stando a casa non fai nulla”.
Che spogliatoio ha trovato?
“Uno spogliatoio con un alto valore, composto da ragazzi giovani che come è normale che sia hanno degli alti e dei bassi”.
Aveva mai visto giocare il Tuttocuoio?
“Alternandosi in casa con il Pontedera ho avuto la possibilità di poter abbracciare l’intero campionato”
Che idea si era fatto dall’esterno?
“Una squadra molto giovane a cui come è normale che sia manca l’esperienza”
Un’idea sul sistema di gioco?
“Il tempo che abbiamo a disposizione è nullo. Le condizioni per stravolgere le cose non ci sono. Partiamo dalle conoscenze e dalle certezze per non disorientare i ragazzi. E poi in vista di sabato dovremo valutare bene le condizioni di tutti?
Da un punto di vista fisico, il quadro come si presenta?
“Abbiamo al giornata della vigilia per capire meglio come stanno Shekiladze, Falivena e Tiritiello”
Ci può dire quale sono state le prime parole che ha pronunciato in sede di presentazione?
“Dobbiamo alzare la testa anche quando andiamo in difficoltà. L’atteggiamento non deve mai mancare, visto che non possiamo contare sull’esperienza”
E’ una Mission Impossible la sua?
“Nulla è impossibile. Ci sono tutti i presupposti per giocarcela”
Alessio De Petrillo è sempre stato un culture del lavoro.
“Stare sul campo fa sangue, genera adrenalina”.
Bentornato, mister.
Andrea Signorini