Il sorriso di Fiasconi dopo Olbia: ‘C’è ancora da lavorare’

27 marzo 2017 | 09:24
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Il sorriso di Fiasconi dopo Olbia: ‘C’è ancora da lavorare’

Spazia a tutto tondo, Luca Fiasconi, nel dopo partita. Il sorriso quando si presenta è eloquente. Poi attacca.

“Abbiano saputo anche soffrire, il primo tempo a sprazzi bene a sprazzi un po’ contratti. Si sa che tipo di partite ci sono in questo periodo. Giocare bene o al 100 per cento delle proprie qualità dove il risultato conta così tanto è difficile per tutti. A partire dall’Alessandria alla Cremonese fino ad arrivare a squadre come noi. Prendiamo la stessa Olbia, nel girone d’andata ha mostrato uno dei calci più belli come qualità e sviluppo di gioco e ora sono in difficoltà anche loro. Noi come la partita di sabato scorso con il Pontedera siamo stati a tratti un po’ contratti nella prima parte, poi prendiamo il quarto gol ho visto cosa ha fatto Picascia era un vecchio Picascia, che nelle ultime partite non lo aveva più fatto, ma non perché non aveva quelle qualità lì. Quando è il primo anno che sei titolare, oppure quando è il primo anno che senti la responsabilità sulle spalle, in queste partite dove i punti sono più pesanti è più difficile per i giocatori importanti figuriamoci per i ragazzi giovani. Con questo sono contento, il risultato è stato estremamente largo, l’Olbia non se lo meritava. Dopo il 2-0 l’Olbia ci ha messo in grande difficoltà, potevano riaprire la partita sul rigore e almeno un altro paio di situazioni, sul palo. Sono stati 10′ molto simili agli ultimi 10′ della gara con la Carrarese, dove siamo stati sempre nella nostra area e anche su questo aspetto dobbiamo lavorarci. Dopo il 3-0 abbiamo assaporato il gusto della vittoria e siamo stati molto belli, da un punto di vista mentale c’è ancora da lavorare è un discorso che arriverà non dall’oggi al domani ma tra qualche anno se saremo bravi a gestire le situazioni”.
La collocazione di Masia tra le linee?
“Se avessimo giocato con il 4-3-3 Shekiladze non sarebbe riuscito a fare i 90′ non sarebbe stato in grado di fare tutta la fascia, il problema al ginocchio lo ha costretto a saltare gli allenamenti. Un interprete molto bravo in quel modulo era Gelli ma era squalificato. Volevo proporre come con la Giana Erminio, Shekiladze e Gelli sulle fasce non li avevo a disposizione per riproporre quello che feci in quella partita li. L’Olbia è una squadra che ha Muroni e Geoni molto bravi nel palleggio con Ragatzu e Piredda che si abbassa mettendoci Masia sul loro play si andava a salvaguardare il loro possesso palla nella metà campo. Questi sono i motivi che mi hanno indotto a questa soluzione. Masia interpreta il ruolo in maniera favolosa ma gli manca l’essere determinante per la tipologia del ruolo, oggi gli è capitata una palla bellissima che ha calciato fuori. Gli manca un piccolo passo per essere importante. Ha interpretato il ruolo molto bene non aveva 90′ nelle gambe. Ultimamente è stato sacrificato un po’ dal cambio di modulo, per me il 4-3-3- lo può fare ma ci sono altri giocatori più adatti, Gelli, Shekiladze e Merkaj nella gara con la Cremonese”.
E’ tornata l’euforia dopo questa vittoria?
“E’ un successo che ci fa passare una domenica tranquilla e basta. Lo sapevamo da prima del 1 luglio che tipo ci campionato ci aspettava. Abbiamo un punto in più del girone d’andata dove abbiamo girato a 18 punti, se vogliamo salvarci nel girone di ritorno dobbiamo fare 24, quindi da qui alla fine dobbiamo raccogliere 5 punti in più rispetto alla prima parte del campionato. Ora ci attendono due derby a Pistoia e con il Siena, due gare dove all’andata abbiamo raccolto 0 punti. Dobbiamo avere carattere, giocare anche sul filo dei nervi. Ritorno alla gara con il Pontedera dove abbiamo subito il loro possesso ma dove abbiamo concesso un tiro e mezzo. Abbiamo saputo soffrire, dobbiamo avere coraggio dobbiamo fare una corsa in più, rischiare un passaggio in più, per arrivare prima degli altri”.

Fiasconi lascia il campo anzi i microfoni a Franco Ferarri al suo primo centro in Lega Pro.
“Sono contentissimo per la squadra. Quando si stava 1-0 o 3-0 si difendeva in 11. Ringrazio il mister per la fiducia che ha avuto in me. Poi ci sono quelle partite che contano più di 3 punti più che altro a livello mentale. Bisogna continuare così”.
Gol da opportunista, hai sperato nella respinta del portiere?
“Mio fratello mi dice sempre di andare su tutte le palle, grazie a dio mi sono sbloccato. Ho indossato la maglietta che portavo lo scorso anno, non riuscivo a trovarla me l’ha portata mio fratello”.

Andrea Signorini