Tuttocuoio-Pontedera senza emozioni, delusi i tifosi neroverdi

19 marzo 2017 | 12:31
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Tuttocuoio-Pontedera senza emozioni, delusi i tifosi neroverdi

TUTTOCUOIO: Nocchi, Tiritiello, Falivena, Bachini, Picascia – Serinelli, Caciagli, Provenzano (56’ Berardi), Merkaj (71’ Zenuni), Shekiladze, Siani (56’ Ferrari). A disp. Cappellini, Mulas, Borghini, Pinzauti, Masia, Gremigni, Frare, Pellini, Lo Porto. All. Fiasconi.
PONTEDERA: Lori, Risaliti, Della Latta (87’ Bonaventura), Polvani, A. Gemignani, Calcagni, Caponi, Calò (59’ Vettori), Corsinelli, Kabashi, Santini. A disp. Citti, Anedda, Borri, Disanto, D. Gemignani, Chella, Videtta, Di Giovanni, Massa, Cavalli. All. Indiani.
ARBITRO: Balice di Termoli.
ASSISTENTI: Ruggeri di Pescara e Montanari di Ancona.
Note – Angoli: 2- 5. Ammoniti: 20’ Caciagli, 35’ Calò, 56’ Picascia, 65’ Serinelli, 77’ Santini, 79’ Ferrari. Recupero 1° tempo 0’, 2° tempo 3’.

Nulla di fatto, nel vero senso della parola tra neroverdi e granata al termine del derby meno emozionante di sempre tra le due formazioni. Se si fosse trattato di un incontro di pugilato ai punti avrebbero assegnato la vittoria al Pontedera per il modo in cui è stata in campo, per la costante superiorità nella manovra, per aver avuto le opportunità migliori. Tranne una parata di Nocchi, i due portieri hanno dovuto sbrigare, l’ordinaria amministrazione. Della Latta guida il pacchetto difensivo nel Pontedera con Vettori in panchina. Rispetto alla squadra battuta a Cremona, nel Tuttocuoio ci sono i rientri di Tiritiello, Bachini e Picascia dietro, Provenzano torna a disposizione a metà campo, Shekiladze e Siani in avanti. Tridente per Fiasconi, centrocampo a 5 per il Pontedera e il numero maggiore di centrocampisti permette al Pontedera di avere e mantenere il pallino del gioco. I granata manovrano con padronanza ma è il Tuttocuoio a presentarsi per primo con Shekiladze che strozza la conclusione al 12’. La replica del Pontedera è affidata a Kabashi, il quale prima calcia sopra la traversa poi al 22’ esce di un niente il diagonale con deviazione decisiva di un neroverde. L’ex Caponi detta i tempi in una fase in cui la supremazia territoriale del Pontedera è evidentissima. Il possesso palla continuato è interrotto a 9’ dalla pausa scaturtia dal sinistro sopra la traversa di Picascia. In chiusura di tempo arriva la prima conclusione in porta del Tuttocuoio con Caciagli, Lori assorbe, sul proseguo di poco non trova la porta il destro a giro di Caponi che va vicino all’incrocio dei pali. Tema delineato anche nella seconda frazione. Fiasconi opera un doppio cambio richiamando Provenzano e Siani gettando dentro Berardi e Ferrari, Indiani replica inserendo Vettori in difesa con Della Latta che va ad affiancare Kabashi per innescare Santini. A metà del tempo un piazzato di Kabashi viene sporcato in angolo e dal tiro dalla bandierina Polvani prende il tempo a tutti ma spedisce sopra la traversa. Al 72’ Nocchi è vigile su un tentativo da fuori di Andrea Gemignani. A 13’ l’ennesimo errore di disimpegno del Tuttocuoio, l’autore in questo caso è Tiritiello, regala il via libera a Corsinelli in quale mette Santini in condizioni di battere a rete, il bomber granata calcia sulla pressione di Falivena, Nocchi si getta alla sua sinistra e smanaccia: l’attaccante protesta reclamando di essere stato spintonato da Falivena al momento della conclusione, il signor Balice lo ammonisce. Senza esito l’incornata di Della Latta su centro di Calcagni. A 2 miniuti dal termine Lori compie la sua prima, unica e ultima parata sulla pronta girata di Ferrari. Né vinci, né vincitori. Lo striscione esposto dalla frangia più accesa del tifo conciario “Forse non ci sentite e allora ve lo scriviamo. Noi vogliamo questa vittoria” dovrà essere preso in considerazione sabato prossimo alle ore 18,30 nel secondo impegno casalingo consecutivo con l’Olbia, un altro scontro salvezza.

Il dopopartita

Non usa giri di parole, Luca Fiasconi quando si presenta a taccuini e microfoni. “Oggi si è sofferto, speravo di fare meglio. Il Pontedera ha esercita una supremazia territoriale, ma non ha fatto tantissimo per vincere. Un tiro di Kabashi nel primo tempo. Ha avuto due occasioni un tiro sempre di Kabashi, una punizione laterale. Timothy ha compiuto un solo intervento su Santini. Azione questa generata da un nostro errore in uscita”
Ha livello di manovra vi hanno sovrastato?
“Il pallino lo hanno avuto sempre loro ma per la mole esercitata, abbiamo sofferto ma non abbiamo corso grandi pericoli. Ho fatto i complimenti ai ragazzi per aver tenuto il risultato. Hanno avuto 70′ di possesso palla ma senza avere grandi occasioni. Mi rendo conto che se si giocasse sempre così non ci si salva. Hanno schierato Della Latta dietro, proprio per far partire da lì l’azione, giocando con 3 difensori in modo da costringere le nostre mezze ali ad uscire. Una squadra giovane come siamo noi, va in difficoltà se non riesce a dettare i tempi di gioco, perde entusiasmo, cresce la frenesia, ti subentra il ‘braccino’ e fai una serie di errori in fase di impostazione. Noi non ne avevamo mai commessi tanti come stasera”.
Perché la scelta di Shekiladze e Siani in attacco?
“Perché volevamo giocare con due giocatori veloci contro una difesa di struttura come la loro, poi ho inserito Franco Ferrari. Lo scorso hanno è stato compagno di reparto di Santini e quindi si trova bene a giocare vicino a un compagno. Arriva da un lungo infortunio e quindi deve affinare l’intesa”.
Può aver influito la pressione di conoscere i risultati delle dirette concorrenti?
“Non si può sapere. Chiederemo di giocare sempre alle ore 14,30 in concomitanza con le altre. Più che vai verso il finale di stagione e le gare sono sempre più importanti, credo che si decida tutto nelle ultime tre giornate”.
Quanto ha pesato l’assenza di Gelli?
“Sul campo aveva dimostrato fino a due domeniche fa di essere il più forte di tutti. L’assenza ha pesato, già sabato scorso nell’occasione dell’espulsione ci siamo arrabbiati. Ma in quel contesto, sotto quella curva a Cremona, la situazione ambientale può aver inciso. Lo conosco dai tempi della Berretti spesso ha alternato alti e bassi, questo momento andava sfruttato. Mancherà anche la prossima, altra gara fondamentale dove non dovremo commettere gli errori di stasera”.

Esordisce con una battuta Paolo Indiani: “Non sono infuriato con l’arbitro, gli ho fatto i complimenti nel sottopassaggio. Abbiamo dato vita ad una buona gara che è stata l’ulteriore dimostrazione di tutta l’annata che non possiamo fare di più. O per una situazione o per un’altra gare come questa non le abbiamo vinte. Questa è stata una delle pochissime gare in cui siamo stati nettamente superiori all’avversario. Loro sono una squadra che rispecchia un po’ le nostre caratteristiche giocando con una sola punta d’avanti. Abbiamo avuto le nostre opportunità e non le abbiamo concretizzate, penso a Santini e al tiro di Kabashi”.
Non è che dopo la palla gol di Santini, ha temuto la beffa finale come all’andata?
“Si ciò pensato, al fischio finale ho detto, ce l’abbiamo fatta”.
Domenica andrete a far vista alla Cremonese.
“Se le due di testa continuano a perdere fuori, le cose possono essere due: ho il campionato è più difficile di quanto sembra, oppure anche loro hanno dei problemi. Sarei l’ultimo a stupirmi se andassimo a Cremona a fare il colpaccio. La squadra sta bene in campo, gioca, corre è organizzata, se andiamo con questo spirito, ci giochiamo le nostre chance”.

Andrea Signorini