
La fiducia ritrovata, in sé stessi. Perché è scontato dire che le vittorie danno morale, che ti fanno sentire più forte. Tutte frasi fatte che appartengono al calcio. Eppure è così, è stato così e sarà sempre così. È un’altra componente del calcio. Ed è in questo modo che mister Fiasconi spiega la metamorfosi di una squadra che nello spazio di pochi giorni in campo si è ritrovata, riuscendo a superare in trasferta la Giana Erminio (leggi qui). “Abbiamo remato tutti nella stessa direzione”.
Tutto qui? E allora perché vi eravate smarriti?
“Non possiamo farci distrarre dai pensieri che vanno al di là del campo. Dobbiamo rimanere concentrati e sempre sul pezzo. Contro la Lupa Roma, a Lucca e in casa con l’Arezzo le notizie di mercato ci hanno dilaniato. Se creano turbolenze in piazze come Alessandria, Cremona, figuriamoci in una realtà piccola come la nostra. Fatte le dovute proporzioni sono ugualmente destabilizzanti. Dopo la gara con il Padova avevamo tutti nella testa, la gara con la Giana Erminio e abbiamo focalizzato le attenzioni solo nel modo in cui potevamo affrontare l’avversario. Tutti uniti, abbiamo remato tutti nella stessa direzione. Società, staff e ragazzi, proprio perché siamo una realtà piccola facciamo meno fatica rispetto ad altre piazze nel compattarci. Non creiamo polemiche, non creiamo distrazioni, pensiamo ad una gara alla volta. Da oggi, ci si prepara al meglio per ricevere la Carrarese, la prossima settimana penseremo all’Alessandria, una gara alla volta. È chiaro che vincere ti dà certezze. Sono strafelice per la vittoria Gorgonzola in casa di una squadra che nei minuti di recupero aveva battuto la Cremonese”.
Ma la Giana Erminio senza Pinardi è stata un avversario più abbordabile.
“Anche noi avevamo Picascia squalificato e Pellini e Provenzano infortunati. L’assenza di quest’ultimo l’abbiamo concordata con il giocatore per cercare di recuperarlo in vista di domenica”.
Domenica c’è la Carrarese. Molti diranno che è una gara da vincere?
“Perché tutte le altre gare come sono? Siamo la squadra più giovane di tutto il panorama della lega Pro. Noi abbiamo 4 o 5 esperti, mentre gli altri hanno 4 o 5 giovani. Il Pontedera può avere una situazione simile alla nostra, ma nell’organico ha inserito due esperti come Grassi e Caponi. La Carrarese domenica ha lasciato fuori Galloppa, uno che ha calcato i campi della Serie A e aveva lasciato in panchina Del Nero, altro giocatore che ha militato nella massima divisione e Cais, gettando nella mischia tutto il potenziale per provare a vincere. Sarà una gara molto difficile”.
E quindi come si affronta una squadra dai nomi altisonanti?
“All’andata se c’era una squadra che meritava di vincere era il Tuutocuoio. Rimaniamo sul pezzo, pensiamo solo alla Carrarese, ragioniamo da gruppo e da squadra. La società ha fiducia in me, io nei ragazzi. Andiamo tutti nella stessa direzione e vedrete che centrare la salvezza sarà meno difficile”.
Andrea Signorini