Tuttocuoio fuori dalla Coppa Italia pensa alla Giana Erminio

TUTTOCUOIO 0
PADOVA 1
Tuttocuoio: Cappellini – Borghini, Tiritiello, Frare, Lo Porto – Berrardi, Caciagli (85′ Zenuni), Serinelli – Masia (56′ Pinzauti) – Merkaj, Siani (74′ Gelli). A disp. Nocchi, Picascia, Bachini, Falivena, Shekiladze, Gremigni. All. Fiasconi.
Padova: Favaro – Sbragia, Cappelletti, Monteleone – Mazzocco, De Risio (64′ Madonna), Gaiola, Bobb, Tentardini (87′ Mandorlini) – De Cenco (51′ Cisco), Alfageme. A disp. Iakob, Scevalo, Barzon, Boscolo Bisto, Poncia, Bertaso. All. Brevi.
ARBITRO: Perotti di Legnano. ASSISTENTI: Catamo di Saronno e sdig.ina Martinelli di Seregno.
RETE: 10′ De Cenco.
Note – Angoli: 8 – 4. Ammoniti: 19′ Berardi, 65′ Alfageme, 71′ Borghini. Recupero 1° tempo 1′, 2° tempo 3′.
Alzi la mano chi, quando Tiritiello ha incornato di testa all’ultimo istante, non ha pensato al gol con il Pontedera. Il 31 ottobre la palla finì alle spalle del portiere e Favaro, sul suono della sirena, ha compiuto la parata della qualificazione evitando i tempi supplementari. In semifinale ci va il Padova che sblocca alla prima e unica occasione dell’incontro e nella ripresa si rintana per proteggere l’esile ma decisivo gol dell’ex pontederese Caio De Cenco. I neroverdi, soprattutto nella seconda parte, hanno tentato di tornare in parità cozzando sul muro eretto dai biancoscudati cercando soluzioni da fuori, sfiorando il pari concretamente all’ultimo tentativo. Fiasconi si affida agli uomini di Coppa o perlomeno a quelli che hanno permesso al Tuttocuoio di arrivare ai quarti di finale. Il Padova che ha lasciato in Veneto molti titolari, si affida a un 11 che prevede rispetto alla gara vinta a Macerata solo la presenza di Cappelletti. Cielo grigio e vento freddo fanno da cornice alla sfida, aperta dall’affondo di Alfageme che va via da sinistra assorbito da Cappellini. Al 9′ ospiti minacciosi: De Risio centra Caciagli, libera sul piede di Tentarini che calcia immediatamente con il tiro che prima di terminare in corner sbatte su Borghini. E’ il preludio al vantaggio che scaturisce dal corner seguente calciato da Gaiola. De Cenco anticipa, Berardi schiaccia a terra e supera Cappellini. Passano 9′ e il Tuttocuoio risponde. Caciagli rifinisce una bella azione palla a terra servendo centralmente Masia, il cui sinistro dal limite obbliga Favaro all’allungo in angolo. Siani a cavallo della mezz’ora, dopo aver triangolato con Serinelli, entra in area ma consegna la sfera al portiere. Prima dell’intervallo su traversone di Borghini, il colpo di testa di Merkaj cozza con la testa di Mazzocco. La seconda frazione vede il gioco svilupparsi solo nella metà campo veneta. Intorno all’ora di gioco su piazzato di Caciagli, Sbraga arriva un attimo prima di Frare e allunga in angolo. Fiasconi getta nella mischia l’ultimo arrivato Lorenzo Pinzauti, che prova subito a dare battaglia. Gli spazi però sono intasati e Caciagli e soci sono costretti alle conclusioni dalla media distanza per impensierire Favaro. In successione ci provano Serinelli, Lo Porto e Caciagli e Gelli, gettato nella mischia nel quarto d’ora conclusivo. In pieno recupero arriva l’occasione più grossa per allungare la gara ma la mano destra di Favaro toglie dalla porta il colpo di testa di Tiritiello, anticipando di un istante il triplice fischio. L’avventura in Coppa, miglior risultato del Tuttocuoio nella manifestazione termina, riparte la corsa alla salvezza: prossimo appuntamento domenica a Gorgonzola con la Giana Erminio.
In sala stampa si presenta il direttore sportivo Umberto Aringhieri: “Ci tenevamo – dice -, è stato giusto dare spazio a quei giocatori che hanno permesso al Tuttocuoio di arrivare fino a questo punto nella manifestazione”.
Un problema in meno nella corsa alla salvezza?
“No. Il Padova a mia memoria ha concluso una sola volta in porta in tutta la gara e poi è stato solo remissivo. Abbiamo giocato una buona partita, intensa su buoni ritmi. Abbiamo avuto risposte confortanti da molti ragazzi: Frare è stato il migliore in campo, Pinzauti si è mosso bene cercando di lottare su tutti i palloni. Il primo tempo Borghini è andato bene. Complessivamente ho visto un Tuttocuoio che poteva arrivare ai supplementari. Ripartiamo da questo in vista di una trasferta difficile come quella a Gorgonzola, con la convinzione che tutti possono darci una mano”.
Una mano può essere arrivata dal giudice sportivo, è vero che in Lombardia Fiasconi rinuncerà a Picascia, ma contemporaneamente la Giana Erminio farà a meno di Pinardi e l’ex atalantino all’andata fece davvero la differenza.
Andrea Signorini