
Abbiamo chiesto ai due direttori, Aringhieri per i neroverdi e Giovannini per i granata di presentarci il derby fra Tuttocuoio e Pontedera in programma domani al Mannucci. Attese, speranze, timori, paure, insomma gli stati d’animo, di una partita che non è e non sarà mai come le altre, altrimenti non si chiamerebbe derby.
Umberto Aringhieri, come arriva al derby il Tuttocuoio?
“Bene. Veniamo da ottime prestazioni dove c’è mancato solo il risultato. La forza dell’avversario, errori nostri e sviste arbitrali non ci danno i giusti riscontri di classifica”.
Dovrete rivedere l’assetto difensivo, Falivena è squalificato e Mulas infortunato?
“È un incognita. Mulas fino ad ora ha fatto benissimo, Roberto Falivena è il nostro capitano ed uno dei più esperti. Giocheranno Borghini in difesa e Tiritiello centrale, due giocatori che fino ad ora non hanno mai giocato insieme e per tutti e due è un opportunità per mettersi in evidenza”.
Sulla panchina granata c’è Paolo Indiani con il quale lei nella stagione 2009-10 vinse la Serie D a Pisa, che cosa si aspetta?
“Indiani è un allenatore sprecato per questa categoria. Sicuramente metterà bene la squadra in campo e come al salito farà giocar bene il suo Pontedera”.
Lei per la prima volta, veste i panni dell’ex da dopo la vittoria della Serie D 2011-12 con i granata?
“Ritrovo vecchi amici. Sono stati due anni bellissimi. Siamo stati gli artefici della rinascita del Pontedera, calcistica e societaria. Non sapevamo neppure se saremmo ripartiti dalla Promozione o dalla Serie D. Siamo arrivati secondi il primo anno, potevamo già vincerlo. La promozione è arrivata l’anno dopo con un campionato da record. 9 vittorie fuori casa, 10 punti di distacco sulla seconda. In squadra c’erano tra gli altri Simoncini, Arrighini, Carfora, Magnani, Regoli, Vettori un’annata fantastica. Per un’ora e mezzo saremo avversari come è giusto che sia e ognuno pensa alla sua squadra, poi torneremo amici”.
Chi teme del Pontedera?
“Disanto, Della Latta, ma soprattutto Santini”.
Su chi confida?
“Sulla squadra. È scontato dire le punte, potrei dire il portiere, Tiritiello che quando si porta in avanti è pericoloso”.
Paolo Giovannini come si presenta all’ appuntamento il Pontedera?
“Il morale è sotto i tacchi, veniamo da un periodo nero dal quale vogliamo uscire al più presto”
Come è trascorsa la settimana?
“A prescindere dal periodo più o meno buono, abbiamo sempre lavorato con la stessa maniera e la stessa intensità con la quale abbiamo preparato le partite gli scorsi anni, ne più ne meno”.
Sulla panchina dei conciari c’è un suo ex giocatore.
“Luca Fiasconi è sempre stato un fedelissimo di Paolo Indiani, ha sempre seguito le orme del tecnico. L’ ho avuto a Massa in Serie D 2003-04 vincemmo il campionato. Si intuiva già che poteva fare l’ allenatore, tatticamente ci confrontavamo già allora. E’ una persona intelligente, è molto apprezzato, si è fatto prendere a ben volere dai giocatori”.
Chi teme dei nero-verdi?
“Shekiladze come singolo è un giocatore che mi è sempre piaciuto. Loro sono una squadra fisica che fino ad ora ha fatto bene, non hanno niente da perdere perché hanno avuto il loro rendimento. Mentalmente arrivano meglio di noi. Noi siamo più preoccupati, ogni nostri giocatore ha paura nel fare anche le cose più semplice. Anche nell’ aiutare il compagno”.
Questa mancanza di tranquillità è dovuta ai risultati?
“Anche a quello, ti innervosisci perché i risultati non arrivano. Loro sono nelle condizioni che eravamo noi al nostri primo anno di Lega Pro. Tanti giovani ai quali veniva offerta la possibilità di mettersi in luce. Quest’ anno le nostre aspettative sono più alte. Siamo anche noi giovani ma con un’intelaiatura che ha già alle spalle un campionato di Lega Pro. Daniel Gemignani, Della Latta, Vettori, Videtta sono tutti giocatori con i quali lo scorso anno abbiamo raggiunto il settimo posto, il migliore risultato nella storia del Pontedera. C’ è tutto tempo per rimediare siamo ad un terzo di campionato”.