
Ha lo sguardo sorridente Luca Fiasconi quando si presenta in sala stampa dopo il pareggio del suo Tuttocuoio in casa della Carrarese. Il gol in fuorigioco dei padroni di casa viene subito sviscerato. “È gol, lo ha dato l’arbitro”, si limita a dire il mister neroverde.
Mister il suo parete…
“Io penso, sbagliare è umano. In una mischia, anche se uno l’avesse sfiorata, non c’è la volontarietà: è sempre fuorigioco. Poi dal momento che l’arbitro ha deciso così, pace. I ragazzi sono stati bravi a reagire. Fino al gol nel primo tempo la partita l’abbiamo sempre fatta noi anche se con poca cattiveria, facevamo un possesso palla sterile. Cattivi lo siamo stati nel secondo tempo, quando dovevamo recuperare”.
Il rincorrere il risultato è il leitmotiv del campionato che dovrete fare?
“Il nostro è un torneo di sacrifici. Le partite il Tuttocuoio le può perdere. Ma questa, tra virgolette, può essere una fortuna, perché non abbiamo le pressioni rispetto a squadre come il Prato o la Carrarese in questo momento. Il fatto che se le perdiamo rientra nella normalità, non deve essere un alibi, ma i ragazzi devono reagire. Oggi l’hanno fatto. Ora ci attende un ciclo terribile con Alessandria in casa, poi andiamo a Piacenza a far visita ad una squadra che non perde in casa da tanto tempo e arriverà la Cremonese. Il campionato è di sofferenza fino all’ultima partita. I ragazzi che sono da noi hanno la fortuna che il Tuttocuoio gli offre la possibilità di potersi mettere in luce e questa possibilità devono fruttarla. Se perdono perché l’Alessandria è più brava di noi tanto di cappello, se perdono e hanno dato tutto significa che sono molto intelligenti”.
Nell’intervallo ha dovuto calmarli?
“Ho dovuto dire che se ci facevamo prendere dal nervosismo avrebbe vinto la Carrarese e saremo rimasti anche in 10. Ho cercato di far smaltire la rabbia, ma dovevamo trasformarla in lucidità, giocare con lucidità, altrimenti la partita si sarebbe messa male. Si è visto in contropiede a tempo scaduto nel primo tempo, avevamo perso la testa”.
Riassumendo il tutto, ma questo è un punto guadagnato o sono due punti persi.
“Per come si era messo il primo tempo, un punto guadagnato”
Arriva Marco Picascia, è smanioso e ha voglia di parlare.
“Sono corso ad abbracciare Frare. È due anni che siamo in questa società. Lo capisco, lui sta giocando poco, è un periodo brutto e lui sta soffrendo. Questa situazione io l’ho vissuta lo scorso anno, per me è come un fratello. Ma nella giornata in cui si celebrano i nonni, voglio dedicare la mia prima rete tra i professionisti ai miei nonni. Purtroppo non ho più il nonno materno e paterno. Lo dedico anche al presidente, alla società per la fiducia che mi hanno dato. Ringrazio il mister per avermi schierato, dopo un buon inizio sono stato in panchina. Ho dimostrato che in questa squadra ci posso stare”.
Quando ti è partito il sinistro eri convinto di segnare?
“Ho avuto la sensazione. Ci avevo provato anche prima. Nel secondo tempo abbiamo mostrato un calcio propositivo”.
Che cosa puoi dirci della rete della Carrarese?
“Il guardalinee ha alzato la bandierina, l’arbitro gli ha detto che aveva visto lui. La nostra reazione nel secondo tempo è stato il modo migliore per rispondere al danno subito. Ora ci attendono tre partite di fuoco. L’Alessandria ha fatto bene lo scorso anno e si sta confermando, ha dei giocatori che per la categoria sono il top. Loro sono primi in classifica, noi siamo giovani non abbiamo nulla da perdere. Siamo grintosi, abbiamo voglia di dimostrare e di giocare, lo abbiamo sempre fatto, lo vogliamo fare anche domenica”.
Il Tuttocuoio è tornato a fare punti, anziché cercare un pretesto per abbattersi ha reagito. Un altro segnale di crescita.
Andrea Signorini