
Il primo parziale non comincia bene per l’Italia del volley, in una storica semifinale giocata con quegli Usa battuti anche questa volta.
Contro gli Stati Uniti, quei primi minuti di gioco hanno fatto preoccupare. Poi il recupero e il pareggio sul 23. Tensione per un tocco sul 28 pari, che dà all’Italia un set point che diventa punto e parziale, tra il tifo e le grida di un pubblico da spettacolo. E’ a parti invertite il secondo set, con azzurri che sembrano volare e statunitensi che li prendo sul 21. E che, alla fine, chiudono il parziale riaprendo la partita. Un’Italia che non si può guardare gioca il terzo set, con un capitano che riesce a sbagliare persino una battuta che arriva lunga oltre il campo a stelle e strisce. Per gli Stati Uniti è un set facile, con una palla set che cade nel campo azzurro con l’Italia ancora ferma a 9. Il quarto parziale è un corpo a corpo: sempre a pari e giocato a colpi di challenge. Dalla squadra, dalla panchina, dai tecnici e dai tifosi. Un corpo a corpo che fa perdere la concentrazione agli Usa e mette pressione all’Italia, che sotto pressione dà il meglio e porta a casa il quarto parziale. Perché questa Italia è così: si abbatte tutta insieme e poi lotta tutta insieme. Partita riaperta, si ricomincia daccapo.
Punto dopo punto, con grinta e cattiveria, Buti e gli altri hanno conquistato il tie break e la finale ai giochi olimpici, per la prima volta dopo 12 anni. Proprio di Buti l’ultimo tocco. Ora è corsa all’oro.
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