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Catania 2
Tuttocuoio 1
CATANIA: C. Biondi, Migliacco (34′ Di Grazia), Dadone, Longo, Biancola (81′ Noce), Bonaccorsi, Di Stefano, Schisciano, Graziano, Rizzo, Fulvi (71′ Napolitano). A disp. Spataro, Papaserio, Spampinato, Bellanca, Asero, K. Biondi, Santoro, Pannitteri, Ciciulla. All. Pulvirenti.
TUTTOCUOIO: Grossi, Ferullo, Pucci, Islamaj, Gremigni, Ribechini, Marmugi, La Torraca (76′ Baldini), Motti, Colombo (76′ Intreccialagli), Buscè. A disp. Pannocchia, Maio, Ruberti, Bianchini, Lodà, Verrillo. All. Dal Bò.
ARBITRO: Pillitteri di Palermo. ASSISTENTI: Vecchi di Lamezia Terme e Maiorano di Rossano.
RETI: 20′ Motti (T), 65′ Graziano (C), 83′ rig. Di Stefano (C).
Il Tuttocuoio esce sconfitto di misura da Torre del Grifo Village. Di misura nella gara d’andata valevole per gli ottavi di finale del campionato “Dante Berretti”. Peccato perché la gara per l’undici di Manolo Dal Bò si era messa bene con la spizzata vincente di Motti che vale il suo dodicesimo centro stagionale. Gioca meglio il Tuttocuoio nella prima parte ma il risultato non subisce variazioni. Davanti ad un’ottima cornice di pubblico, gli etnei crescono con il trascorrere dei minuti e il pareggio arriva intorno al 20′ del secondo tempo con Graziano Imbeccato da Di Stefano il cui diagonale non dà scampo a Grossi. A un quarto d’ora dal termine, per un fallo di mano di Ribechini su conclusione di Di Stefano, Pillitteri indica il dischetto, Grossi annulla la trasformazione di Rizzo e il secondo tentatico. I siciliani non demordono neppure dopo la chance fallita e usufruiscono di un nuovo rigore a 7 minuti dalla fine: Islamaj atterra Risso che si guadagna nuovamente una massima punizione. Stavolta calcia Di Stefano e Grossi deve capitolare. Sussulto conciario nelle battute conclusive ma Cristian Biondi evita il pareggio dei pontaegolesi. Tra sette giorni al “Leporaia” alle 15, la gara di ritorno. Il Tuttocuoio dovrà vincere per 1-0 o con 2 reti di scarto. Il Catania sarà costretto a giocare per la prima volta su un terreno in erba naturale: i ragazzi di Manolo Dal Bò dovranno saper capitalizzare la maggiore dimestichezza su questa superficie.
Andrea Signorini