
Sono le 19,54 e il signor Massimi della sezione di Termoli chiude le ostilità e apre la festa neroverde. Il popolo spallino continua a festeggiare il ritorno dopo 23 anni in Serie B, dall’altra parte dalla panchina schizzano in campo uniti in un abbraccio collettivo.
Gli effetti delle urla dei tifosi spallini vengono ampliati dalle casse acustiche creando l’ effetto del dolby-surround. Ma in mezzo alla marea biancoceleste arrivano in lontananza i flebili ma continui cori festosi dei tifosi conciari che hanno varcato l’Appennino per stare vicino alla loro squadra. E’ qui la festa e pensare che tutto lasciava presagire un inizio più soft dei vincitori del campionato. I grossi calibri, 8 protagonisti assoluti in panchina e spazio a tutti. Eyes of the tiger è la colonna sonora che accompagna le squadre. E sì, ci vogliono gli occhi della tigre per andarsi a prendere la salvezza. Ma quelli che sono scesi in campo in casa estense hanno dato l’anima nella prima mezz’ora è stato un monologo, soprattutto con le sgroppate di Beghetto con cross lunghi a trovare l’ inserimento sul versante opposto così si è presentato Posocco, poi Spighi ha sondato i riflessi di Feola e Gentile a sfiorato il bersaglio. Al 17′ il Mazza è esploso, Beghetto centro per Ferri che con corregge ma sbuca Posocco e Feola non può arrivarci. Sciorina il suo calcio la squadra di Semplici sfiorando il bis con Bellemo su voleé che segue ad un corner di Grassi, con Ferri che non approfitta dell’assist di Ricciardi. Il Tuttocuoio vacilla ma colpisce nel momento giusto, al tramonto della prima parte con Andrea Peverelli, al suo primo centro stagionale, con un destro sotto la traversa, davanti agli occhi dei pontaegolesi. Un brivido sull’incornata di Gentile anticipa la chiusura del tempo. Non è cambiato nulla i risultati dagli altri campi dimostrano ancora di più che il Tuttocuoio dipende solo da se stesso, ma deve espugnare Ferrara. Ci pensa Andrea Caponi con un eurogol, destro da fuori che si insacca dopo aver toccato la traversa a far calare il silenzio sul Paolo Mazza per poi lasciarsi andare ad un esultanza irrefrenabile. Cala il silenzio nello stadio ma non in quel settore che con tanta speranza a seguito i suoi ragazzi. Fiasconi tiene la squadra corta, gioca compatto e non regala spazi neppure a Finotto e Zigoni due uomini cardine della Promozione. Scorre il tempo, il traguardo si materializza sempre di più l’ora X arriva alle 19,54 quel traguardo che dopo Lucca sembrava distante è stato raggiunto. Complimenti Tuttocuoio.
Andrea Signorini