
Lucarelli non si presenta in sala stampa, un lievissimo malore lo costringe a rimanere negli spogliatoi. E’ Richard Vanigli, il suo secondo ad analizzare la partita.
“Abbiamo regalato il primo tempo – spiega Vanigli – eravamo molto nervosi e bloccati. Siamo andati incontro a difficoltà tattiche rispetto a come avevamo preparato la partita in base alle caratteristiche dell’avversario. Abbiamo cambiato assetto quattro volte. Nel secondo tempo, pur non avendo avuto occasioni limpidissime, abbiamo mostrato più orgoglio, più voglia, più cattiveria e determinazione. I loro due tre-quartisti ci hanno costretto a cambiare immediatamente la disposizione tattica”.
L’impressione, forse, è che la squadra abbia in qualche modo accusato troppo la pressione, in una partita che per tutti era una vittoria da non mancare: “Può darsi – risponde Vanigli – che l’importanza della posta in palio abbia influito sul rendimento. Ma vi posso garantire che da un punto di vista fisico e nervoso, le ultime tre partite ci avevano fatto spendere molte energie. Questa settimana è trascorsa tranquillamente. Da qui alla fine i punti pesano, ci attendono otto gare, di cui cinque scontri diretti, per farci fare il salto. Oggi questa gara l’abbiamo toppata”.
Un mache, comuncue, nel quale l’ingresso di Kisto sembra aver dato alla squadra qualcosa in più: “Ci ha fatto salire – dice Vanigli – e per come si è sviluppata la gara, visto che cercavamo i lanci lunghi, magari dovevamo inserirlo anche prima. Con lui siamo stati maggiormente pericolosi”.
Di certo, il Tuttocuoio adesso non può davvero più permettersi di buttar via tempo e punti: “L’impegno da parte dei ragazzi in tutta la settimana è massimo – conclude il mister in seconda -. E’ questo il rammarico più grande”.
Andrea Signorini