Lucarelli e le riflessioni del post sconfitta

21 febbraio 2016 | 16:12
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Lucarelli e le riflessioni del post sconfitta

Amareggiato, beffato, ma non meravigliato. In sintesi il Lucarelli pensiero post Tuttocuoio-Pisa.

“Il calcio è questo. Io ho iniziato a giocare a calcio dall’ età di 6 anni, in 35 anni non è successo niente di anormale di quello che può succedere su un campo di calcio. Siamo stati superiori al Pisa su ogni punto di vista. Mi sarebbero girate le scatole con un pareggio pensando di non venire a commentare un pareggio in sala stampa. Si è perso e sono venuto a metterci la faccia. La partita di oggi è chiara a tutto. Il nostro momento è questo. Siamo riusciti a prendere gol senza riuscir a rinviare la palla. Una volta abbiamo dato 3 o 4 affettate di mortadella al pallone senza riuscire a metterla in fallo laterale. Il Pisa è una squadra sorniona ai punti avrebbe perso, sono stati più esperti, più scaltri di noi aspetti che alla fine fanno la differenza. In conferenza stampa ieri lo avevo detto che il 100 per cento non sarebbe bastato, non è bastato il 101. Le occasioni più importanti, tranne il palo di Mannini le abbiamo avute noi. E’ stata la gara che fotografa la situazione di due squadre, una formazione alla quale gira tutto bene e a noi tutto contro. Ci sono però segnali incoraggianti ora come ora non ci è sufficiente essere quasi perfetti”.
Come valuta la concessione del rigore?
“La mia era una posizione distante. Vedo più una mancanza di scaltrezza da parte nostra, anche se è un momento in cui gli arbitri non ci stanno aiutando. Per 88′ abbiamo fatto una grande partita non si può buttar via con un finale così, un risultato costruito e meritato non puoi metterlo in discussione nell’ ultimo assalto. Non vedevo da parte loro una grande convinzione. A me dispiace ma soprattutto mi girano le scatole per i ragazzi. Negli spogliatoi c’era qualcuno che piangeva”.
Preoccupato per il futuro?
“Ho talmente un rapporto bello con la società che basta che mi dicano di dimettermi. I ragazzi vedo come lavorano tutta la settimana e mi dispiace per loro, non posso arrabbiarmi per una prestazione del genere. Fino a ora con 26 gare di campionato, 2 di Tim Cup e 2 di Coppa Italia di Lega Pro l’ unica partita in cui non siamo neppure arrivati al campo è stata quella di Arezzo dove dopo 5′ eravamo già sotto per 2-0, tutte le altre le abbiamo giocate a viso aperto compresa quella di oggi”.
La classifica però si fa difficile.
“Non mi preoccupa così come non mi preoccupa la squadra. Proprio perché seminiamo tanto e non raccogliamo niente. Se tornerà a girare dalla nostra parte così come abbiamo fatto 8-9 risultati utili nel girone d’ andata possiamo farli anche nel girone di ritorno in modo da raggiungere la salvezza”.
Sabato gara salvezza a L’ Aquila.
“Abbiamo affrontato un ciclo terribile e anche a Teramo abbiamo giocato alla pari. Dal prossimo turno iniziano 10 finali, se riusciamo a fare poco più di un punto a partita con 14-5 punti possiamo arrivare a 40. Dobbiamo rimanere calmi, non dobbiamo farci prendere dall’ ansia. Anche davanti a queste sconfitte, proprio per come sono maturate dobbiamo accrescere la nostra autostima. Le ultime 3 gare come risultati non ci hanno premiano. Intanto oggi abbiamo segnato e sono questo aspetto ci siamo sbloccati”.
Fu buon profeta, Lucarelli un girone fa, speriamo che lo sia anche da qui alla fine. D’ altronde quale tecnico ha meglio di lui il termometro di uno spogliatoio?

Andrea Signorini