
TUTTOCUOIO: Falivena, Colombini, Ferraro, Marchetti (85′ Peverelli), Ricciardi, Paparusso, Shekiladze, Palumbo (75′ Balde), Cherillo (65′ Tempesti). A disposizione: Carboni, Frare, Bachini, Mancini, Giannarelli, Picascia, Boubacar, Bangal
Allenatore: Lucarelli
MACERATESE: Forte, Imparato, Fissore (32′ Clemente), Faisca Teixeira, Karkalis, Bonaiuto (46′ Alimi), Carotti, Foglia, D’ Anna (59′ Orlando), Kouko, Fioretti. A disposizione: Di Vincenzo, Djibo, Massei, Alimi, Sarr, Ganci, Belkaid
Allenatore: Cristian Bucchi
Arbitro: Amoroso di Paola
RETI: 18′ Cherillo (T), 60′ Foglia (M), 72′ Colombini (T)
Note: Ammoniti: 21′ Carotti, 45′ Palumbo, 47′ pt Imparato.
Dopo una settimana ricca di colpi di scena (l’addio di Colombo, la varicella che ha mandato fuori uso Caponi, il lutto familiare che ha colpito Esposito e con una formazione completamente diversa da quella del turno scorso), il Tuttocuoio batte la Maceratese piazzandosi ai piedi del vertice di classifica. Primo tempo in cui i neroverdi hanno surclassato la vicecapolista e seconda parte nella quale i marchigiani hanno dimostrato pienamente la loro quadratura e caratura, dimostrando che non sono per caso la seconda forza del girone. Un grande Feola ha impedito agli ospiti di andare in vantaggio e dopo la rete di Colombini, l’estremo locale è stato semplicemente superlativo sull’inzuccata di Faisca, impedendo agli ospiti di raggiungere il secondo pareggio. Carattere, cuore, sacrificio, compattezza stanno diventando sempre più il marchio di fabbrica dei ragazzi di Lucarelli e la vera e propria rivoluzione a livello di formazione ha evidenziato la forza del gruppo.
Insieme al rientrante da squalifica Colombini, partono titolari Marchetti, Muroni, Cherillo, Shekiladze e Palumbo. Quest’ultimo si mette subito in luce dopo 1′ cercando Cherillo con un diagonale, anticipato dall’intervento preventivo di Feola. I biancorossi rispondono subito con la deviazione aerea di Fioretti, palla alta. Un minuto dopo, su gentile concessione di Bonaiuto, Ricciardi può provare il sinistro radente da fuori, Forte si distende in corner. Sul versante opposto Feola in versione natalizia regala palla a D’ Anna, rimediando prima che l’assist per Fioretti risulti vincente. Al 9′ Palumbo chiama in causa Forte con un tentativo da fuori. Al 16′ sulla lunga battuta di Falivena, Cherillo in scivolata non riesce a trovare lo specchio di porta. Facendo però esplodere il popolo neroverde 120” dopo. Traversone basso di Marchetti che l’attaccante da due passi traduce in gol per il primo centro stagionale per l’uomo che aveva regalato due anni fa la Lega Pro nello spareggio con l’Arzanese. Alla mezz’ora, bello lo spunto di Shekiladze che da fuori cerca l’angolo alto non centrando la mira. La prima e unica risposta maceratese, della prima parte, arriva poco prima della mezz’ora: facilitato da un controllo impreciso di Ferraro, Kouko può presentarsi in area prima di mandare a lato. Al 28′ è fatale a Shekiladze un dribbling di troppo si assist di Ricciardi consentendo alla retroguardia ospite di disinnescare il pericolo. Ripresa e capisce subito che sarà tutta un’altra musica, gli inserimenti sugli esterni danno brillantezza ai ragazzi di Bucchi. Manca incisività ad un’azione di rimessa di Shekiladze con appoggio a Palumbo, ma il migliore in campo tra i padroni di casa, finisce per concludere sul portiere. Al 60′ la spinta ospite si concretizza con il pari, Kouko è bravissimo nell’appoggiare palla all’accorrente Foglia che piazza il destro chirurgico. Interrompendo l’imbattibilità dei neroverdi che non subivano gol su azione da 634′, tanto era il tempo intercorso dalla rete di Varela subita all’Arena Garibaldi. Lo stesso Foglia propone un centro pericolosissimo sfiorato da tutti ma allontanato dall’intervento fondamentale del portiere. Il pericolo corso scuote i conciari che colpiscono una traversa clamorosa da due passi con Marchetti. In seguito ad un corner nato da un affondo di Shekiladze con la chiusura preventiva in angolo. Arriva il gol partita grazie alla testa vincente di Colombini che sovrasta il più esperto Vasco Faisca. Assedio biancorossi, inaugurato dalla pettinata di Kouko, proseguito dalla conclusione di Foglia a fil di palo messa in angolo da Feola e concluso dalla capocciata a colpo sicuro di Faisca che il portiere di casa va a togliere laggiù dove osano le aquile. Ricciardi prima, respinta di Forte e Tempesti potrebbero anticipare i titoli finali. Gli ultimi ad arrendersi sono Kouko per due volte e addirittura Forte. Ma i conciari, soffrono e reggono. Il Tuttocuoio può alzare le braccia al cielo: il sesto risultato utile consecutivo proietta l’undici di Lucarelli lassù dove nessuno avrebbe pensato fino a poco tempo fa.
Dolfi: “Crediamo in questo gruppo e nei giovani che ci sono”. Lucarelli: “Abbimo vinto anche con gli uomini contati”
E’ Andrea Dolfi il primo a concedersi, in maniera realista analizza il momento: “Siamo contenti, rimaniamo con i piedi per terra, guardiamo di salvarci. Oggi abbiamo assistito ad una bella partita, avevamo timore della Maceratese che si è rivelato un avversario forte. Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo e anche se nella seconda parte non siamo stati al livello del primo abbiamo avuto due grandi palle gol. Noi pensiamo che le potenzialità di questa squadra non siano ancora uscite del tutto, questa squadra può ancora migliorare”.
Presidente, è iniziata l’era del dopo Colombo?
“E’ presto per dirlo. Colombo ci ha regalato cinque anni di grandi soddisfazioni. I ragazzi hanno reagito bene. Gli auguro ancora molte soddisfazioni, ha vinto tanto e per il suo carattere siamo stati bravi a tenerlo per così tanto tempo. Abbiamo avuto ottimi rapporti. Ma ha voi vi è sembrato che oggi fosse mancato?”
Tornerete sul mercato con la sua partenza?
“Non abbiamo intenzione. Crediamo in questo gruppo e nei giovani che ci sono”.
Quindi non dobbiamo aspettarci nessun movimento di mercato?
“Mai dire mai. Vedremo se ci saranno occasioni tutto dipenderà anche dalla posizione di classifica che occuperemo da qui a Natale”
L’applauso è l’abbraccio con l’autore del gol partita Colombini, certifica il passaggio di consegne “Abbiamo avuto forza, siamo una squadra compatta, dopo il pareggio ci siamo comportati da grande squadra, ora anche gli avversari a temerci di più. Loro sono stati una squadra forte che dopo il pari pensava di portarla a casa”
Poi una domanda per Colombini: Non c’è Colombo e ci pensa Colombini?
“Non scherziamo Colombo è di un altro pianeta. E’ e sarà sempre un giocatore di un’altra categoria, non posso essere paragonato a lui”.
Quanto vale questo successo?
“Aumenta l’ autostima e agli avversari diciamo che si siamo anche noi”.
L’ ultimo a presentarsi è mister Lucarelli, il quale puntualizza che questa volta aveva pagato prima.
“E’ stata una gara tosta, erano secondi in classifica e cercavano di superare la Spal in vetta. Oggi abbiamo giocato con gli uomini contati. Dopo la risoluzione del contratto di Colombo, stanotte Caponi con la varicella, Esposito che è stato colto da un lutto familiare, i ragazzi hanno risposto bene sono stati agguerriti. Nel mezzo al campo eravamo contati, ci siamo disposto con il 3-4-3 con loro che come caratteristiche sfruttano le corsie laterale cercando la superiorità numerica, nel primo tempo siamo riusciti a contenerli. All’intervallo ai ragazzi ho detto che loro non sarebbero stati quelli della prima parte e ci hanno costretto ad abbassarci. Con il carattere, il cuore, il sacrificio li abbiamo affrontati”
Il successo apre nuovi scenari…
“Inizia un nuovo campionato per noi. Ci sediamo al tavolo dei grandi e con umiltà vogliamo starci anche noi. Indossando il nostro abito da guerra. Senza farci condizionare, questo è un gruppo che più alto è il coefficiente di difficoltà e più si esalta. Ma prima di tutto raggiungiamo quei 40-42 punti poi faremo altre considerazioni. Non togliamoci da quell’obbiettivo”,
Pensava di trovarsi a metà dell’opera nella corsa salvezza avendo già messo in cascina 20 punti?
“Onestamente no. Quando siamo arrivati c’era molto da lavorare. I ragazzi si sono messi a disposizione. Questo è un ambiente particolare bisogna viverlo per conoscerlo. Questa prima di tutto è una famiglia e bisogna sapersi calare in questa realtà. Il calcio è un veicolo di passaparola e da tutte le parti conoscono le realtà di ogni club e sanno la serietà di questo club”.
Ci dovremo aspettare volti nuovi in arrivo?
“Non c’è questa esigenza. Valuteremo in base alla classifica che avremo a gennaio. Questa è una società che i sacrifici li ha sempre fatti e non si è mai tirata indietro”.
Società, famiglia, gruppo, cuore, sacrificio. Gli ingredienti che hanno portato il Tuttocuoio dalla Promozione alla Lega Pro.