Caramelli torna a casa: “Chiederò più del massimo”

21 giugno 2015 | 14:28
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Caramelli torna a casa: “Chiederò più del massimo”

Carlo Caramelli, prime parole da neotecnico della Cuoiopelli, la formazione di Eccellenza di Santa Croce sull’Arno che ha salutato l’allenatore delle ultime stagioni, Cipolli, approdato all’ambizioso Cenaia. Spesso in passato il suo nome è stato accostato alla panchina della Cuoiopelli, ora è la volta buona.

Mister Caramelli, qualcuno a Santa Croce sull’Arno dirà “finalmente”?
Rispetto agli accostamenti del recente passato sono cambiate alcune cose. La mia voglia e il loro desideri hanno fatto sì che questa cosa si verificasse.
Un ritorno al passato…
Fatto di grande stima le persone sono le stesse di quando iniziai a giocare. Hanno cambiato gli incarichi all’interno della società ma Brotini, Puccini e Ceglia c’erano prima e ci sono oggi. Tutto è nato da sé.
Allenare e ritornare a farlo, per quei colori per i quali si è scesi in campo, cosa significa?
La maglia biancorossa è qualcosa di speciale. Dieci anni trascorsi tra i professionisti ti fa ricordare da dove sei partito ciò che sognavi da piccolo. Ho grande entusiasmo, è una situazione che mi responsabilizza ancor di più. Pretenderò dai ragazzi più del massimo.
Cosa vi siete prefissi?
Un campionato tranquillo. Santa Croce è una piazza particolare. La gente la devi stimolare nel bene o nel male. E’ così nel calcio, è così nella pallavolo, altro sport di vertice. La gente si sente coinvolta quando c’è lo stimolo di un obbiettivo da conseguire nel bene o nel male. A Santa Croce non devi vivacchiare perché non crei interesse e coinvolgimento, quando fai una cosa la devi fare per vincere, perché la gente si sente protagonista.
Quindi non dovete cadere nell’ anonimato?
Tornando alla pallavolo la scelta di scendere di categoria è stata vista da parte degli sportivi come una sorta di menefreghismo da parte della società. Come dire, il messaggio che è stato percepito è stato: ma se non ci crede la società….
Allora sotto sotto…
Vogliamo stimolare tutti quelli, compreso chi ha attività imprenditoriali, che negli ultimi anni sono rimasti a seguire il calcio in poltrona, riportarli al campo attraverso prestazioni convincenti. Vediamo cosa offre il mercato. Il progetto è un campionato tranquillo, dignitoso per gettare le basi per l’ anno dopo.
In testa avete un programma biennale?
Esatto, vogliamo farci trovare attrezzati per l’anno dopo.
Avete iniziato a muovere i primi passi
Siamo solo all’inizio: posto che Mariotti ha preferito accasarsi al San Miniato Basso, Giordano andrà al Cenaia. Nardi, Niccolai, Marinai rimarranno con noi. Ci sono tante situazioni al vaglio cercheremo di muoverci nella maniera migliore possibile. Mi fido della società.
Che idea aveva della squadra dello scorso anno?
Spesso li ho visti giocare. Era una squadra che giocava bene.
Ha in testa un modulo?
Sono sempre i giocatori che determinano i sistemi di gioco. Vedremo in base a quello su cui potremo contare.
Le squadre di Caramelli: Cuoiopelli, Sestese, Fucecchio, Poggibonsi, hanno sempre evidenziato grande qualità e organizzazione. Quindi gli sportivi potranno star tranquilli?
La qualità la determina la mescola. Se ne trovi una buona allora viene bene anche l’ intonaco.
Caramelli si premunisce di acqua e calce e inizia così a gettare le basi per la sua creazione.