Tuttocuoio – Savona 3-0
TUTTOCUOIO: Bacci, Pacini, Ingrosso, Balde, Colombo, Falivena, Gargiulo (63′ Konate), Serrotti, Tempesti (71′ Cherillo), Colombo, Zanchi (77′ Agrifogli). A disp.: Morandi, Mancini, Pane, Gioè. All.: Alvini
SAVONA: Rossini, Antonelli (59′ Marchetti), Eguelfi, Cabeccia, Marconi, Carta (72′ De Martis), Giorgione, Taddei (83′ Morosini), Scappini, Giovinco, D’Amico. A disp.: Addario, Ficagna, Gemignani, Frugoli. All.: Riolfo
ARBITRO: Catona di Reggio Calabria (Bercigli del Valdarno e Mazzei di Brindisi)
RETI: 2’pt aut. Cabeccia, 24’pt Tempesti. 35’st Cherillo
NOTE: Ammoniti Marconi, Colombini, D’Amico, Taddei, Rossini, Zanchi
Ora non ci sono più dubbi, l’ennesima impresa è stata portata a compimento, manca l’ufficialità ma l’ufficiosità c’è tutta. Con una gara diligente, soffrendo anche il ritorno di un Savona affamato di punti, l’undici di Alvini non gioca la sua miglior partita dell’ anno, ma da vita ad una gara giudiziosa che le vale tre punti di fondamentale importanza. Primissime battute e la gara si sblocca. Cross di Colombini da destra Cabeccia sfiora soltanto, mettendo la palla sul sinistro di Zanchi, sinistro secco, Cabecchia appostato sulla linea di porta nel tentativo di liberare colpisce Rossini prima che la palla varchi definitivamente la linea di porta. 2′ dopo Giovinco apre da destra per Carta questi appoggia centralmente per Scappini che da due passi mette dentro. L’assistente Mazzei di Brindisi alza la bandiera per rilevare la posizione di off-side dell’ ex pisano. I bianco-blu oggi in completo rosso si proiettano in avanti alla caccia del pari con i ragazzi di Alvini che occupano la metà campo aspettando le mosse dell’ avversario. Ci prova Taddei, Bacci disinnesca. La gara si fa nervosa e al 12′ D’ Amico viene graziato dal direttore di gara. Senza esito i tentativi di Giorgione datati 14′ e 19′. Pallino in mano ai liguri e raddoppio pontaegolese. Colombo tocco volante per Gargiulo il quale appoggia a Tempesti, l’ ex empolese si porta avanti la palla e liberare un sinistro che non da scampo a Roossini. Le proteste savonesi per un tocco di mano dell’ attaccante nero-verde nel portarsi la palla sul sinistro valgono il giallo all’ estremo difensore. Al 29′ la pratica potrebbe essere chiusa definitivamente. Marconi fa sfilare in modo che intervenga Rossini, tra i due si inserisce Tempesti che non riesce a dare il tocco giusto alla porta ormai sguarnita. Lo stesso attaccante prova a riaprire la gara sul versante opposto quando nel tentativo di liberare la propria area sbaglia l’incornata obbligando Bacci all’ intervento decisivo. A 6 dalla pausa in piena area D’Amico spara a botta sicura, ma Falivena in scivolata riesce a far alzare l’angolo di tiro. Subito dopo Gargiulo si complica la vita in area e l’azione che ne consegue è conclusa dal tiro di Giorgione assorbito dal portiere di casa. Già dalla primissime battute della ripresa si capisce che il Savona non può sostenere il ritmo forsennato impresso alla prima frazione. Il Tuttocuoio controllo e riparte. Un azione ben congeniata porta Tempesti a sfiorare la doppietta al 63′. Ad un quarto d’ora dalla fine, Alvini vede e provvede quando in una gara giocata sul filo dei nervi, soprattutto dagli ospiti, toglie Zanchi a rischio cartellino rosso, il quale cerca di vendicarsi per una gomitata ricevuta da Marchetti. I titoli di coda anticipati calano al 79′ con Cherillo, l’uomo del gol salvezza nei playout con l’Arzanese dello scorso 8 giugno, piazza un destro a giro chirurgico che fa esplodere di gioia la tifoseria nero verde. Neppure il doppio tentativo di De Martis nella fase di recupero serve per scardinare la porta nero verde. Il Tuttocuoio ha compiuto l’ennesimo miracolo aggiornando la propria storia impresa di cui è capace per il settimo anno consecutivo.
E’ raggiante, il Massimiliano Alvini che arriva in sala stampa: “Sono soddisfatto abbiamo dato vita ad un campionato straordinario. Il merito è dei ragazzi”. Si sofferma nominandoli uno a uno, lasciando per ultimo in quanto capitano, Corrado Colombo. “Li ringrazio anche per tutto quello che hanno sopportato di me e del mio staff. Noi abbiamo cercato di metterci idee, il nostro stile il nostro modo di lavorare. Ci hanno ascoltato. Abbiamo raggiunto una grande maturità. Ricordiamoci che con la Pro Piacenza vincevamo 2-0 dopo il primo tempo”.
E ora a salvezza centrata?
“E’ riduttivo parlare di salvezza. Siamo stati 31 su 34 giornate tra le prime 10. Abbiamo subito due sole sconfitte consecutive a Reggio Emilia e in casa con l’ Ancona. E’ stato straordinario. La gara di oggi non era facile, loro hanno impresso alla gara un ritmo altissimo e nella ripresa ci siamo sistemati meglio”. E’ tempo di bilanci e Alvini tende a puntualizzare. “Il nostro è un percorso partito 7 anni fa. Quello di questa stagione è stato tra i più belli. Insieme alla vittoria di Roma (Coppa Italia riservata alle squadre di Eccellenza) metterei questa, anche se vedendo quelle immagini (rivolto alle gigantografie che campeggiano in sala stampa della festa dello scorso anno) quella dello scorso anno è stato molto emozionante”.
E da qui alla fine, cosa attendersi dalla passerella finale?
“Quattro partite che sarà bello viverle. Ad iniziare dalla gara di sabato prossimo a Ferrara e continuando con l’ ultima trasferta due settimana dopo a Pisa”.
E il futuro..
“Del domani non vi è certezza?. Sono pronto per allenare in una grande piazza e sono pronto per fare ancora più grande il Tuttocuoio. Chi mi vuole mi cerchi…”
Ha qualche rammarico?
“Una gara come quella di oggi 371 spettatori soltanto, una gara così ne meritava 700”.
Andrea Signorini