Il sesso nel Comprensorio. La sessuologa racconta l’intimità di uomini e donne

31 gennaio 2018 | 18:39
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Il sesso nel Comprensorio. La sessuologa racconta l’intimità di uomini e donne

Il sesso rimane sempre un ambito difficile da penetrare, perché entra nell’intimità delle persone. Si può incorrere in problematiche, disfunzioni legate alle cause più disparte, ma altre volte hanno origine nella psiche delle persone.

Ogni tempo e ogni territorio però si approccia in modo diverso alle problematiche della sessualità. A raccontare la sessualità di uomini e donne nel Comprensorio è una sessuologa che da tempo opera proprio nel Valdarno: Kendra Pupilli, che ha uno dei suoi ambulatori alla Pubblica assistenza di Castelfranco di Sotto dove riceve uomini, donne e coppie. È uno scenario inedito e alle volte anche impensato quello che racconta parlando del sesso nel Comprensorio. “La maggior richiesta di aiuto, in questo territorio, arriva dalle coppie, con un’età che va da 35 ai 55 anni circa che riscontrano una carenza del desiderio o non riescono più a provare piacere” spiega subito.
Kendra si addentra più specificamente nel contesto del comprensorio del Cuoio: “Mi chiedono aiuto – racconta – sia singole persone sia coppie, giovani e meno giovani. Mediamente l’età va dai 35 ai 55 anni. Per quanto riguarda le coppie, una delle richieste più frequenti è quella legata alla genitorialità”. Per quanto riguarda i deficit più diffusi tra gli uomini, la sessuologa spiega: “Il deficit più diffuso nel comprensorio è quello erettivo. Spesso, però, riscontro che gli uomini lasciano troppo spesso il percorso a metà, ottenendo scarsi risultati: frequentemente il motivo è che gli uomini pensano che la sessuologa dia una pillola e tutto si risolva. Ovviamente il percorso non è farmacologico, ma si basa su altri presupposti: si allungano i tempi, rispetto al farmaco, ma i risultati nel tempo sono più duraturi”. Kendra si sofferma su una caratteristica che emerge dai suoi pazienti: “Sembra che gli uomini che sono su questo territorio – dice – non siano affetti dal deficit dell’eiaculazione precoce, deficit frequente invece in altri territori”.
Kendra Pupilli, 38 anni, è una psicologa con in tasca un master in sessuologia clinica: una formazione che le ha consentito di svolgere a pieno titolo la professione di psicologa e sessuologa clinica. Fa servizio alle singole persone e alle coppie. Una novità nel comprensorio, infatti chi chiede aiuto o un supporto rispetto ai problemi relativi alla sessualità declinata da un punto di vista psicologico può trovare un professionista. Un sostegno che va ad affiancarsi a quello sulla genitorialità.
Per quanto riguarda le donne, il problema più diffuso è l’anorgasmia: “Sono molte le donne – spiega – che mi dicono di non raggiungere l’orgasmo. Questo spesso sfocia nel causare problemi di coppia, con conseguenze evidenti a livello psicologico. Allora bisogna impostare un cammino singolo e di coppia molto approfondito”. Ultimamente arrivano pazienti singoli molto giovani: “Ultimamente – dice Pupilli – mi capita di fare consulenza a ragazzi e ragazze molto giovani, 25 anni circa. Ma non mancano neppure uomini anziani, sui 70anni che hanno la badante che magari riaccende il desiderio e forse per curiosità si rivolgono alla sessuologa”.
La sessualità umana è una sfera molto complessa, dalle mille sfaccettature: per esplorarla, per cercare di capirci qualcosa o per risolvere alcuni disturbi serve l’aiuto dell’esperto.

Mirco Baldacci