Anteas Cisl di Pisa, Antonio Cerrai eletto all’unanimità nuovo presidente

Cerrai succede al presidente uscente Enrico Picchi. Confermate le vicepresidenti Fabiola Torellini e Raffaella Pica.
Lunedì (3 marzo) Antonio Cerrai è stato eletto all’unanimità presidente dell’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le età attive per la Solidarietà) della Cisl di Pisa. Cerrai succede al presidente uscente Enrico Picchi. Fabiola Torellini e Raffaella Pica sono state confermate come vicepresidenti.
Erano presenti al congresso il Segretario Generale Cisl Dario Campera, il Segretario Generale fnp Cisl Fabrizio Roberti, il presidente regionale Anteas Toscana Mauro Scotti.
Il commento
Il neo presidente Antonio Cerrai si è espresso riguardo il suo nuovo ruolo. “Sono molto soddisfatto dell’elezione anzi ne approfitto per ringraziare chi mi ha dato fiducia all’unanimità. La missione di Anteas – sottolinea – è incentivare il volontariato. Vogliamo accrescere la disponibilità delle persone a dedicarsi all’altro intervenendo positivamente sulla comunità. Cercheremo di identificare nuovi bisogni sociali senza fare doppioni di quelli già esistenti, diversificando i servizi erogati e la nostra progettualità. Un altro obiettivo – spiega – vogliamo svolgere un efficace rappresentanza dell’associazione e delle nostre associazioni affiliate sostenendole, rafforzandole e accompagnandole nei processi di cambiamento e favorendo ancor di più la partecipazione dei soci”.
Prosegue Cerrai. “Sarà un impegno importante, l’Anteas è un ente del terzo settore ed è un aps cioè un organizzazione senza scopo di lucro. Cercheremo – spiega – di aumentare la presenza sul nostro territorio, di stare sempre più vicini alle persone, alle famiglie, ai giovani e agli anziani. Il nostro impegno è basato sul volontariato, sulla passione e sulla gratuità. Ogni socio con il suo contributo può fare come lo è stato sin d’ora la differenza. Il nostro obiettivo – conclude – è quello di raddoppiare il numero attuale dei soci, attingendo anche da cittadini delle nostre comunità. Insieme puntiamo ad essere più numerosi, organizzati e motivati possiamo costruire insieme un futuro più solidale”.