Incidente mortale a San Pierino, è polemica: “Si riattivi l’autovelox nel tratto più pericoloso”

Dopo la tragedia, torna la proposta di intervenire sulla prevenzione
Il giorno dopo un incidente mortale le polemiche non mancano, e come in questo caso anche le proposte. Perché non spostare l’autovelox che si trova a San Pierino nei pressi del Cimitero sulla variante sr 436 dove si è verificato ieri (6 luglio) l’incidente mortale? Oggi in tanti, dopo quanto avvenuto ieri a Fucecchio, si pongono questa domanda, indipendentemente da quella che può essere stata la dinamica del fatto che la polizia locale dell’Unione dei Comuni è stata incaricata di ricostruire.
È di pubblico dominio, segnala un lettore, in quanto ne parlarono a suo tempo nel 2019 dettagliatamente gli organi di informazione locale, che “l’apparecchio per il rilevamento della velocità che si trova sulla 436 sanminiatese è spento su disposizione della Prefettura di Firenze in quanto le migliaia di sanzioni comminate vennero annullate a seguito dei ricorsi presentati sia al Prefetto che al Giudice di Pace. Sulla base di ciò gli organi competenti potrebbero valutare l’eventualità di spostare questo apparecchio sul tratto, sempre della 436, in cui si è verificato l’incidente”.
Una proposta, quella del lettore (come chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti) che potrebbe però essere ritenuta ragionevole in prospettiva futura.
“L’ente proprietario della strada è lo stesso – spiega – e se l’Unione dei Comuni deve pagare un noleggio per un apparecchio spento, tanto vale attivarlo a qualche centinaio di metri in un tratto rettilineo e pericoloso in cui il limite è di 70 chilometri orari in modo da fungere da deterrente”.