Consiglio provinciale al rinnovo, Rifondazione Comunista non parteciperà

24 novembre 2021 | 14:25
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Consiglio provinciale al rinnovo, Rifondazione Comunista non parteciperà

In attesa del “ripristino del voto popolare diretto di primo livello, con sistema proporzionale”

Domenica 12 dicembre si terranno le elezioni per rinnovare i consigli provinciali, enti di secondo livello e quindi con votazioni limitate a consiglieri eletti nei consigli comunali. Il consiglio provinciale dunque non esprimerà la volontà dei cittadini, ma rappresenterà gli equilibri stabiliti nei consigli comunali dalla legge maggioritaria con cui sono eletti.

Dopo la riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001 e la Legge Delrio del 2014, le Province sono state trasformate in “enti di area vasta, con competenze ridotte al minimo e i consigli provinciali eletti non da cittadini, ma dai consiglieri dei comuni. Rifondazione Comunista si è sempre battuta contro questo scippo di democrazia e di rappresentanza per cittadine e cittadini, che non possono esprimere direttamente con il voto i propri rappresentanti nel consiglio provinciale.

Inoltre, cittadini e cittadine hanno votato contro la riforma costituzionale voluta da Renzi per abolire Province e Senato nel Referendum confermativo confermativo del 4 dicembre 2016: da allora Rifondazione Comunista propone il ripristino del voto popolare diretto di primo livello, con sistema proporzionale, per l’elezione dei consigli provinciali.

Coerentemente con questa posizione, Rifondazione Comunista rinnova la decisione, già adottata alla precedente edizione, di non partecipare in alcuna forma alle elezioni del consiglio provinciale: pur auspicando che chi sarà eletto risponda ai bisogni reali della cittadinanza (scuole, strade, trasporto pubblico locale) e si adoperi per restituire il pieno diritto di voto a cittadini, invitiamo consiglieri e le consigliere eletti con il sostegno di Rc a non aderire ad alcuna lista e a non partecipare alle votazioni”.