Seminare rispetto, l’iniziativa dei genitori per le scuole di Castelfranco

Che invitano a donare una piantina
Una piantina alla scuola per seminare rispetto. L’iniziativa è partita da alcuni genitori di Castelfranco di Sotto con il duplice intento di celebrare la giornata contro la violenza sulle donne ma anche ricordare quella giornata ogni giorno, perché un giorno non serva più una giornata per ricordare che la violenza è sempre sbagliata e lo è anche di più se usata verso i più deboli.
Accoglienza, comprensione, rispetto non sono parole ma abitudini, che non si dicono ma si fanno e che contribuiscono a creare un mondo senza violenze. Come ogni abitudine, si impara meglio se ci si lavora da piccoli. Lo sanno bene i genitori: quelli delle bambine e delle ragazze alle quali è necessario insegnare l’indipendenza e l’amor proprio e quelli dei bambini e dei ragazzi, affinché diventino uomini capaci di usare le parole giuste e le mani soltanto per abbracci e carezze.
Un compito difficile, specie in questo tempo in cui le buone maniere sembrano cose da vecchi e da “sfigati”. Non a Castelfranco, però, dove questa giornata, quella del 25 novembre, vuole lasciare davvero un segno. L’invito a bambini, ragazzi e genitori è ad acquistare una piantina da regalare alla scuola e portarla, entro una settimana, alla segreteria. Nella convinzione che “Prendersi cura di una piantina è il miglior modo per celebrare questa giornata, sensibilizzando sul valore di ogni vita” e che tutte le donne “hanno diritto di vivere la vita che desiderano”.
L’iniziativa è stata subito sposata con entusiasmo dal dirigente dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci Sandro Sodini. “Le piante abbelliranno gli ingressi delle scuole grazie a questa iniziativa che è già partita nel capoluogo e che presto partirà anche nelle frazioni. Abbiamo poi un bellissimo laboratorio che è quello dell’orto e che speriamo di continuare: saranno questi ragazzi a prendersi cura delle piante”. Tutti gli altri, passandoci davanti ogni giorno, potranno avere un ricordo visivo della giornata e anche vedere la fatica, l’impegno e la dedizione che servono per coltivare la cultura del rispetto. Verso le donne certo, ma anche per tutti gli altri.